Guasticchi "Lo statuto dell'Ente faccia propria la memoria di Francesco e Benedetto"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 5 gennaio 2011) - Il lungo cammino verso la pace, la tolleranza religiosa tra i popoli, il messaggio di San Francesco, l’importante evento di portata internazionale della visita del Papa ad Assisi nel prossimo mese di ottobre e il valore del presepe: questi gli elementi che hanno caratterizzato la visita, nel Palazzo dell’Ente in Piazza Italia, di Monsignor Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni e Presidente della CEU – Conferenza Episcopale Umbra, ricevuto nel pomeriggio di oggi dal presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi. Presenti anche il vice presidente dell’Ente Aviano Rossi e l’assessore provinciale alle politiche culturali Donatella Porzi.
“La Sua graditissima visita, Eccellenza, è preziosa occasione – ha affermato Guasticchi rivolgendosi a Monsignor Vincenzo Paglia – per affermare che, nello stesso statuto della Provincia di Perugia, che fa già propri i valori della storia, delle tradizioni, degli ideali di pace, di giustizia, di libertà e di solidarietà e cooperazione tra i popoli, possa essere contemplata la memoria di Francesco e Benedetto. Questo perché l’Istituzione sia un elemento per promuovere la pace non solo a parole. Ma è necessario anche l’impegno dei cittadini e delle Istituzioni per marginalizzare ogni forma di estremismo. Lo voglio ricordare in questo inizio 2011 caratterizzato da intolleranze religiose tese a disarticolare quello che è stato il cammino iniziato da Giovanni Paolo II ad Assisi. Un impegno adesso ripreso da Benedetto XVI, sempre partendo da Assisi. San Francesco ha tracciato profondamente la nostra cultura. Non vogliamo essere professionisti della pace: la pace si costruisce passo per passo”. Guasticchi ha poi fatto un accenno al valore del presepe, sottolineando come la Provincia abbia aderito a questa tradizione, instaurando un rapporto di collaborazione con l’Associazione ‘Amici del Presepe’ per ‘valorizzare il territorio dando importanza alle tradizioni e all’identità storica, culturale e religiosa locale’. “Come coordinatore – ha concluso il presidente della Provincia – delle iniziative celebrative dei 150° anni delle Province italiane, proporrò di adottare per ogni Provincia un presepe: un segnale in direzione della pace e della tolleranza religiosa con cui sfidare chi vuole vedere la religione come elemento di divisione e non di unione”. “La CEU – sono le parole di Monsignor Vincenzo Paglia – vuole guardare all’esterno della nostra Chiesa e sentire la responsabilità del bene comune di tutta la nostra regione. Vogliamo dare il nostro contributo per tutto. Con ambizione, volendo essere efficaci, con umiltà ma con determinazione, vogliamo che la nostra società ritrovi la responsabilità del bene comune, riscoprire la responsabilità di tutti. La pace non è solo opera di ambasciatori o politici, ma di tutti e salutiamo con riconoscenza e gioia l’iniziativa del Papa di venire ad Assisi. La pace è anche opera della preghiera e dei tanti fili creati in tanti anni di incontri originati da Assisi. La riproposizione della nomina nello statuto non è una richiesta di parte, il problema non è mettere il marchio ma cogliere da parte dell’intera società umbra quelle dimensioni che rendono questa nostra regione ben più ampia di quanto potrebbe pretendere. Una dimensione di pace, quella di Francesco, quanto mai pregnante oggi. Segno di debolezza è la guerra, segno di forza è stare davanti all’altro convinti che lo capiremo”. Monsignor Vincenzo Paglia ha poi parlato del presepe definendolo “di sapore umbro fin dall’inizio”. “Nella sua semplicità – ha aggiunto – ha una forza incredibile proprio in questo tempo. Non è folklore, ma rivoluzione spirituale, quel bambino ha cambiato la storia. Di quel bambino ebbero paura i bempensanti di Gerusalemme ed Erode. Ridare voce al presepe, che ha una forza evocativa straordinaria, è ridare voce alla forza che può cambiare la storia”. Nel congedarsi il Presidente della Conferenza Episcopale Umbra ha ricolto al presidente della Provincia di Perugia espressioni augurali per i percorsi virtuosi e le iniziative intraprese dall’Ente in direzione della solidarietà e della pace.
OI11004.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 5 gennaio 2011) - Il lungo cammino verso la pace, la tolleranza religiosa tra i popoli, il messaggio di San Francesco, l’importante evento di portata internazionale della visita del Papa ad Assisi nel prossimo mese di ottobre e il valore del presepe: questi gli elementi che hanno caratterizzato la visita, nel Palazzo dell’Ente in Piazza Italia, di Monsignor Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni e Presidente della CEU – Conferenza Episcopale Umbra, ricevuto nel pomeriggio di oggi dal presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi. Presenti anche il vice presidente dell’Ente Aviano Rossi e l’assessore provinciale alle politiche culturali Donatella Porzi.
“La Sua graditissima visita, Eccellenza, è preziosa occasione – ha affermato Guasticchi rivolgendosi a Monsignor Vincenzo Paglia – per affermare che, nello stesso statuto della Provincia di Perugia, che fa già propri i valori della storia, delle tradizioni, degli ideali di pace, di giustizia, di libertà e di solidarietà e cooperazione tra i popoli, possa essere contemplata la memoria di Francesco e Benedetto. Questo perché l’Istituzione sia un elemento per promuovere la pace non solo a parole. Ma è necessario anche l’impegno dei cittadini e delle Istituzioni per marginalizzare ogni forma di estremismo. Lo voglio ricordare in questo inizio 2011 caratterizzato da intolleranze religiose tese a disarticolare quello che è stato il cammino iniziato da Giovanni Paolo II ad Assisi. Un impegno adesso ripreso da Benedetto XVI, sempre partendo da Assisi. San Francesco ha tracciato profondamente la nostra cultura. Non vogliamo essere professionisti della pace: la pace si costruisce passo per passo”. Guasticchi ha poi fatto un accenno al valore del presepe, sottolineando come la Provincia abbia aderito a questa tradizione, instaurando un rapporto di collaborazione con l’Associazione ‘Amici del Presepe’ per ‘valorizzare il territorio dando importanza alle tradizioni e all’identità storica, culturale e religiosa locale’. “Come coordinatore – ha concluso il presidente della Provincia – delle iniziative celebrative dei 150° anni delle Province italiane, proporrò di adottare per ogni Provincia un presepe: un segnale in direzione della pace e della tolleranza religiosa con cui sfidare chi vuole vedere la religione come elemento di divisione e non di unione”. “La CEU – sono le parole di Monsignor Vincenzo Paglia – vuole guardare all’esterno della nostra Chiesa e sentire la responsabilità del bene comune di tutta la nostra regione. Vogliamo dare il nostro contributo per tutto. Con ambizione, volendo essere efficaci, con umiltà ma con determinazione, vogliamo che la nostra società ritrovi la responsabilità del bene comune, riscoprire la responsabilità di tutti. La pace non è solo opera di ambasciatori o politici, ma di tutti e salutiamo con riconoscenza e gioia l’iniziativa del Papa di venire ad Assisi. La pace è anche opera della preghiera e dei tanti fili creati in tanti anni di incontri originati da Assisi. La riproposizione della nomina nello statuto non è una richiesta di parte, il problema non è mettere il marchio ma cogliere da parte dell’intera società umbra quelle dimensioni che rendono questa nostra regione ben più ampia di quanto potrebbe pretendere. Una dimensione di pace, quella di Francesco, quanto mai pregnante oggi. Segno di debolezza è la guerra, segno di forza è stare davanti all’altro convinti che lo capiremo”. Monsignor Vincenzo Paglia ha poi parlato del presepe definendolo “di sapore umbro fin dall’inizio”. “Nella sua semplicità – ha aggiunto – ha una forza incredibile proprio in questo tempo. Non è folklore, ma rivoluzione spirituale, quel bambino ha cambiato la storia. Di quel bambino ebbero paura i bempensanti di Gerusalemme ed Erode. Ridare voce al presepe, che ha una forza evocativa straordinaria, è ridare voce alla forza che può cambiare la storia”. Nel congedarsi il Presidente della Conferenza Episcopale Umbra ha ricolto al presidente della Provincia di Perugia espressioni augurali per i percorsi virtuosi e le iniziative intraprese dall’Ente in direzione della solidarietà e della pace.
OI11004.GC