Dal 1 al 5 febbraio protagonista la legalità - Porzi, "Esperienza da ampliare"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 28 gennaio 2011) – Dal 1 al 5 febbraio una settimana di incontri, proiezioni, mostre con le scuole umbre per affrontare il tema della legalità e i suoi valori per un totale di 15 appuntamenti in 8 comuni. Tutto questo è “Battiti di legalità”, l’iniziativa che si colloca nell’ambito del progetto “Lo Stato siamo noi – La legalità per il bene di tutti”, promosso dalla Provincia di Perugia per sensibilizzare le giovani generazioni sul tema della legalità in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale prendendo a modello un’esperienza in vigore da oltre cinque anni nel Liceo Scientifico “G. Marconi” di Foligno. Questo Liceo, aderendo al progetto “Lo Stato siamo noi”, ha intrapreso un percorso di scambi con altre realtà del territorio nazionale e perciò ospiterà una classe del Liceo Scientifico Savarino di Partitico (Pa) che parteciperà a questa iniziativa. La manifestazione include nel proprio programma anche l’intitolazione della Sala della Partecipazione ai giudici Falcone e Borsellino (4 febbraio h 16) alla presenza di Rita Borsellino. Si svolgerà nell’ambito territoriale provinciale toccando i Comuni di Perugia, Foligno, Umbertide, Cascia, Cannara, Gubbio, Todi e Campello sul Clitunno dove si svolgerà una serie di incontri, proiezioni, mostre, film e documentari a cui hanno aderito molti Istituti scolastici di vario ordine e grado. La presentazione dettagliata del programma è avvenuta stamani (venerdì) presso la Sala Pagliacci della Provincia alla presenza dell’assessore provinciale di Perugia alle Attività Culturali Donatella Porzi e del direttore fresco di nomina dell’Ufficio Scolastico Regionale Maria Letizia Melina, oltre ad amministratori dei Comuni che ospiteranno le iniziative. “Tutto ha inizio lo scorso 26 agosto – ha ricordato Donatella Porzi - quando venne presentato questo progetto “Lo Stato siamo noi” con l’intento di rapportare realtà diverse che possono crescere scambiandosi opinioni ed esperienze sul tema, appunto, della legalità. Partito da un’iniziativa della Provincia di Perugia – ha continuato Porzi – ha trovato il consenso di alcune province della Sicilia come Palermo, Catania e Ragusa, oltre ad altre aree nazionali ed europee tra cui Polonia, Bulgaria e Romania. Però vista la lontananza tra i territori, il progetto intende creare un processo di dialogo interculturale e intergiovanile connotato di carattere innovativo e tecnologico, attraverso l’utilizzazione di social network. Vorrei, inoltre, ricordare che per render operativo il progetto lo scorso 2 ottobre, presso la Limonaia di Villa Fidelia di Spello è stato inaugurato il Laboratorio Culturale Nazionale Centro Studi della legalità con l’intento di accogliere tutti i progetti sulla legalità”. Si è deciso di coinvolgere le scuole perché come ha spiegato Porzi “l’educazione alla legalità non può essere il semplice risultato di una serie di regole e di proibizioni imposte autoritariamente dall’alto. Ma deve iniziare dai banchi di scuola ed accompagnare lo studente per tutto il percorso di studio. Per questo motivo il progetto si rivolge anche alle famiglie, associazioni culturali e di categoria, alle cooperative sociali”. Dello stesso avviso anche Maria Letizia Melina, per la quale “si tratta di una materia di estrema importanza poiché offre ai giovani momenti di riflessione. L’Ufficio Scolastico Regionale è molto soddisfatto di aderire al progetto perché da più parti c’è un richiamo al rispetto delle regole e chi opera nella scuola ha il dovere di non rimanere indifferente nei confronti dell’illegalità”. Tra i temi affrontati durante questa settimana “Combattere la mafia”, “La discriminazione razziale”, “La tutela dell’ambiente”, “Il rispetto della dignità della donna”, “I giovani e la legalità: la responsabilità delle istituzioni e delle famiglie”, “Le regole per i bambini della prima infanzia”. Quest’ultimo argomento verrà discusso in particolare a Campello sul Clitunno dove si è pensato di coinvolgere le famiglie dei bambini che frequentano l’asilo nido. Durante gli appuntamenti è prevista la partecipazione di figure illustri come Salvo Vitale, presidente Associazione Peppino Impastato, il giornalista e scrittore Giommaria Monti, solo per citarne alcuni.
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Progetto ‘Lo Stato siamo noi: la legalità per il bene di tutti’
Il progetto ‘Lo Stato siamo noi’ è nato con l’intento di rapportare realtà diverse che possono crescere scambiandosi opinioni ed esperienze sul tema della legalità. Partito da un’iniziativa della Provincia di Perugia, ha avuto il consenso di alcune province della Sicilia (Palermo, Catania, Ragusa) e successivamente di altre aree nazionali ed europee. Vista la lontananza tra i territori, il progetto intende creare un processo di dialogo interculturale ed intergiovanile connotato di carattere innovativo e tecnologico, attraverso l’utilizzazione dei nuovi canali del web, come ad esempio i social network, in una vera piazza virtuale dove tutti possano incontrarsi. L’educazione alla legalità non può essere il semplice risultato di una serie di regole e di proibizioni imposte autoritariamente dall’alto e fatta rispettare con misure repressive; al contrario è preferibile che la naturale predisposizione al rispetto delle leggi provenga da un incessante lavoro educativo da iniziare fin da i primi anni della scuola di base. Per questo motivo il progetto si rivolge alle scuole, ma anche alle associazioni culturali e di categoria, alle cooperative sociali o a chiunque possa dare un contributo utile a diffondere capillarmente la cultura della legalità. Una cultura della legalità intesa come rispetto in senso generalizzato ed esteso a tutto e a tutti. Una legalità vista come migliore qualità della vita, con un'attenzione all'ambiente, alla salute e al rispetto dell'altro. Una legalità come garanzia di pace e dunque dello sviluppo sociale, culturale ed economico. Per rendere il progetto operativo, il 2 ottobre 2010, presso la Limonaia di Villa Fidelia di Spello è stato inaugurato il Laboratorio Culturale Nazionale Centro Studi della Legalità. L’intento è quello di accogliere tutti i progetti sulla legalità per avere una “mappatura” delle attività per renderle visibili a tutti, per unire le forze in sinergia totale, per lavorare insieme e dimostrare che la società non è ostile alla convivenza civile e democratica.
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(Cittadino e Provincia – Perugia, 28 gennaio 2011) – Dal 1 al 5 febbraio una settimana di incontri, proiezioni, mostre con le scuole umbre per affrontare il tema della legalità e i suoi valori per un totale di 15 appuntamenti in 8 comuni. Tutto questo è “Battiti di legalità”, l’iniziativa che si colloca nell’ambito del progetto “Lo Stato siamo noi – La legalità per il bene di tutti”, promosso dalla Provincia di Perugia per sensibilizzare le giovani generazioni sul tema della legalità in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale prendendo a modello un’esperienza in vigore da oltre cinque anni nel Liceo Scientifico “G. Marconi” di Foligno. Questo Liceo, aderendo al progetto “Lo Stato siamo noi”, ha intrapreso un percorso di scambi con altre realtà del territorio nazionale e perciò ospiterà una classe del Liceo Scientifico Savarino di Partitico (Pa) che parteciperà a questa iniziativa. La manifestazione include nel proprio programma anche l’intitolazione della Sala della Partecipazione ai giudici Falcone e Borsellino (4 febbraio h 16) alla presenza di Rita Borsellino. Si svolgerà nell’ambito territoriale provinciale toccando i Comuni di Perugia, Foligno, Umbertide, Cascia, Cannara, Gubbio, Todi e Campello sul Clitunno dove si svolgerà una serie di incontri, proiezioni, mostre, film e documentari a cui hanno aderito molti Istituti scolastici di vario ordine e grado. La presentazione dettagliata del programma è avvenuta stamani (venerdì) presso la Sala Pagliacci della Provincia alla presenza dell’assessore provinciale di Perugia alle Attività Culturali Donatella Porzi e del direttore fresco di nomina dell’Ufficio Scolastico Regionale Maria Letizia Melina, oltre ad amministratori dei Comuni che ospiteranno le iniziative. “Tutto ha inizio lo scorso 26 agosto – ha ricordato Donatella Porzi - quando venne presentato questo progetto “Lo Stato siamo noi” con l’intento di rapportare realtà diverse che possono crescere scambiandosi opinioni ed esperienze sul tema, appunto, della legalità. Partito da un’iniziativa della Provincia di Perugia – ha continuato Porzi – ha trovato il consenso di alcune province della Sicilia come Palermo, Catania e Ragusa, oltre ad altre aree nazionali ed europee tra cui Polonia, Bulgaria e Romania. Però vista la lontananza tra i territori, il progetto intende creare un processo di dialogo interculturale e intergiovanile connotato di carattere innovativo e tecnologico, attraverso l’utilizzazione di social network. Vorrei, inoltre, ricordare che per render operativo il progetto lo scorso 2 ottobre, presso la Limonaia di Villa Fidelia di Spello è stato inaugurato il Laboratorio Culturale Nazionale Centro Studi della legalità con l’intento di accogliere tutti i progetti sulla legalità”. Si è deciso di coinvolgere le scuole perché come ha spiegato Porzi “l’educazione alla legalità non può essere il semplice risultato di una serie di regole e di proibizioni imposte autoritariamente dall’alto. Ma deve iniziare dai banchi di scuola ed accompagnare lo studente per tutto il percorso di studio. Per questo motivo il progetto si rivolge anche alle famiglie, associazioni culturali e di categoria, alle cooperative sociali”. Dello stesso avviso anche Maria Letizia Melina, per la quale “si tratta di una materia di estrema importanza poiché offre ai giovani momenti di riflessione. L’Ufficio Scolastico Regionale è molto soddisfatto di aderire al progetto perché da più parti c’è un richiamo al rispetto delle regole e chi opera nella scuola ha il dovere di non rimanere indifferente nei confronti dell’illegalità”. Tra i temi affrontati durante questa settimana “Combattere la mafia”, “La discriminazione razziale”, “La tutela dell’ambiente”, “Il rispetto della dignità della donna”, “I giovani e la legalità: la responsabilità delle istituzioni e delle famiglie”, “Le regole per i bambini della prima infanzia”. Quest’ultimo argomento verrà discusso in particolare a Campello sul Clitunno dove si è pensato di coinvolgere le famiglie dei bambini che frequentano l’asilo nido. Durante gli appuntamenti è prevista la partecipazione di figure illustri come Salvo Vitale, presidente Associazione Peppino Impastato, il giornalista e scrittore Giommaria Monti, solo per citarne alcuni.
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Progetto ‘Lo Stato siamo noi: la legalità per il bene di tutti’
Il progetto ‘Lo Stato siamo noi’ è nato con l’intento di rapportare realtà diverse che possono crescere scambiandosi opinioni ed esperienze sul tema della legalità. Partito da un’iniziativa della Provincia di Perugia, ha avuto il consenso di alcune province della Sicilia (Palermo, Catania, Ragusa) e successivamente di altre aree nazionali ed europee. Vista la lontananza tra i territori, il progetto intende creare un processo di dialogo interculturale ed intergiovanile connotato di carattere innovativo e tecnologico, attraverso l’utilizzazione dei nuovi canali del web, come ad esempio i social network, in una vera piazza virtuale dove tutti possano incontrarsi. L’educazione alla legalità non può essere il semplice risultato di una serie di regole e di proibizioni imposte autoritariamente dall’alto e fatta rispettare con misure repressive; al contrario è preferibile che la naturale predisposizione al rispetto delle leggi provenga da un incessante lavoro educativo da iniziare fin da i primi anni della scuola di base. Per questo motivo il progetto si rivolge alle scuole, ma anche alle associazioni culturali e di categoria, alle cooperative sociali o a chiunque possa dare un contributo utile a diffondere capillarmente la cultura della legalità. Una cultura della legalità intesa come rispetto in senso generalizzato ed esteso a tutto e a tutti. Una legalità vista come migliore qualità della vita, con un'attenzione all'ambiente, alla salute e al rispetto dell'altro. Una legalità come garanzia di pace e dunque dello sviluppo sociale, culturale ed economico. Per rendere il progetto operativo, il 2 ottobre 2010, presso la Limonaia di Villa Fidelia di Spello è stato inaugurato il Laboratorio Culturale Nazionale Centro Studi della Legalità. L’intento è quello di accogliere tutti i progetti sulla legalità per avere una “mappatura” delle attività per renderle visibili a tutti, per unire le forze in sinergia totale, per lavorare insieme e dimostrare che la società non è ostile alla convivenza civile e democratica.
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