Rossi "Questa realtàè un patrimonio formativo che non va disperso"
(Cittadino e Provincia) Perugia 26 marzo ’11 - “Lavorare con i giovani e per i giovani nell’assistenza e nell’azione in favore della gioventù svantaggiata. L’intento è quello di far percepire ai giovani di essere ben accolti, per poi cercare di reinserirli nelle famiglie d’origine o direttamente nella vita sociale”. Uno slogan una filosofia e una realtà, quella di San Giovanni Bosco (santo educatore italiano dell’Ottocento) che qui in Umbria viene applicata nei tre Centri di Formazione professionale dei salesiani di Perugia, Marsciano e Foligno. A visitare il Centro di Formazione Professionale Don Bosco di Perugia è stato Aviano Rossi Vicepresidente della Provincia di Perugia con delega alla Formazione. Un incontro molto partecipato che ha visto Rossi visitare tutti i moderni laboratori del centro che accoglie, nelle tre sedi, circa 450 ragazzi. Durante la mattinata alle ore 11, docenti e ragazzi hanno avuto un momento di incontro-riflessione che rispecchia quello stabilito da Don Bosco che era solito dare la buona notte ai suoi ragazzi, lasciando un pensiero o una frase su cui riflettere. Un momento educativo questo che per l’occasione è stato occupato dal Vicepresidente Rossi. “Sono particolarmente emozionato – spiega Rossi - di occupare questo spazio che Don Bosco dedicava ai ragazzi. Ogni attività che si svolge deve esaltare il valore della vita che per realizzarsi ha bisogno di dare una identità alle persone. Questa identità passa attraverso una realizzazione professionale quella che voi avrete entrando nel mondo del lavoro. I corsi che voi state frequentando vi aiuteranno a diventare imprenditori della vostra vita. Siete in un contesto di eccellenza che vi permetterà di realizzare il vostro progetto di vita come persone e come uomini. Non mancherà mai a voi e al vostro Centro di Formazione, il sostegno della Provincia di Perugia”. Alla fine della visita si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato Tadeusz Rozmus Direttore dell’Istituto Salesiano Don Bosco, Elvisio Regni Direttore del C.F.P, Prelati Attilio Coordinatore del C.F.P, Sante Toniolo ex Direttore C.F.P, Michele Fiscella dirigente della Formazione della Provincia di Perugia e Beatrice Pinchi Funzionaria Provincia di Perugia. Il colloquio e’ stata l’occasione per esporre ad Aviano Rossi i problemi derivanti dalla recente Delibera Regionale del gennaio 2011 che stabilisce l’obbligatorietà, per i ragazzi che si iscrivono alle scuole secondarie, di assolvere l’obbligo scolastico iscrivendosi negli Istituti Professionali. Fino al 2010 i ragazzi dopo la terza media, potevano assolvere all’obbligo scolastico anche iscrivendosi ai centri di formazione. “Questa norma ci penalizza molto – ha spiegato Elvisio Regni – perché non avremo più iscritti tra i 13 e 14 anni ma solo dai 16 in su. Per noi significa perdita di posti di lavoro (abbiamo circa 70 dipendenti) e sottoutilizzo dei nostri moderni laboratori, ma soprattutto togliere una preziosa opportunità ai giovani che, per problemi con la scuola, sociali o familiari, vogliono subito avere una qualifica professionalizzante che li porterà ad entrare nel mondo del lavoro con capacità tecniche molto elevate. Ogni anno circa 400 aziende si rivolgono a noi quando hanno bisogno di forza lavoro giovane e professionalmente qualificata”. Aviano Rossi ha dato la sua disponibilità ad impegnarsi per una soluzione a questo problema sottolineando “che non può essere disperso un patrimonio di competenze come questo”. Al Vicepresidente Rossi il Direttore dell’Istituto Salesiano Don Bosco ha consegnato un libro sulla Biografia di Don Bosco.
Form11007.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 26 marzo ’11 - “Lavorare con i giovani e per i giovani nell’assistenza e nell’azione in favore della gioventù svantaggiata. L’intento è quello di far percepire ai giovani di essere ben accolti, per poi cercare di reinserirli nelle famiglie d’origine o direttamente nella vita sociale”. Uno slogan una filosofia e una realtà, quella di San Giovanni Bosco (santo educatore italiano dell’Ottocento) che qui in Umbria viene applicata nei tre Centri di Formazione professionale dei salesiani di Perugia, Marsciano e Foligno. A visitare il Centro di Formazione Professionale Don Bosco di Perugia è stato Aviano Rossi Vicepresidente della Provincia di Perugia con delega alla Formazione. Un incontro molto partecipato che ha visto Rossi visitare tutti i moderni laboratori del centro che accoglie, nelle tre sedi, circa 450 ragazzi. Durante la mattinata alle ore 11, docenti e ragazzi hanno avuto un momento di incontro-riflessione che rispecchia quello stabilito da Don Bosco che era solito dare la buona notte ai suoi ragazzi, lasciando un pensiero o una frase su cui riflettere. Un momento educativo questo che per l’occasione è stato occupato dal Vicepresidente Rossi. “Sono particolarmente emozionato – spiega Rossi - di occupare questo spazio che Don Bosco dedicava ai ragazzi. Ogni attività che si svolge deve esaltare il valore della vita che per realizzarsi ha bisogno di dare una identità alle persone. Questa identità passa attraverso una realizzazione professionale quella che voi avrete entrando nel mondo del lavoro. I corsi che voi state frequentando vi aiuteranno a diventare imprenditori della vostra vita. Siete in un contesto di eccellenza che vi permetterà di realizzare il vostro progetto di vita come persone e come uomini. Non mancherà mai a voi e al vostro Centro di Formazione, il sostegno della Provincia di Perugia”. Alla fine della visita si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato Tadeusz Rozmus Direttore dell’Istituto Salesiano Don Bosco, Elvisio Regni Direttore del C.F.P, Prelati Attilio Coordinatore del C.F.P, Sante Toniolo ex Direttore C.F.P, Michele Fiscella dirigente della Formazione della Provincia di Perugia e Beatrice Pinchi Funzionaria Provincia di Perugia. Il colloquio e’ stata l’occasione per esporre ad Aviano Rossi i problemi derivanti dalla recente Delibera Regionale del gennaio 2011 che stabilisce l’obbligatorietà, per i ragazzi che si iscrivono alle scuole secondarie, di assolvere l’obbligo scolastico iscrivendosi negli Istituti Professionali. Fino al 2010 i ragazzi dopo la terza media, potevano assolvere all’obbligo scolastico anche iscrivendosi ai centri di formazione. “Questa norma ci penalizza molto – ha spiegato Elvisio Regni – perché non avremo più iscritti tra i 13 e 14 anni ma solo dai 16 in su. Per noi significa perdita di posti di lavoro (abbiamo circa 70 dipendenti) e sottoutilizzo dei nostri moderni laboratori, ma soprattutto togliere una preziosa opportunità ai giovani che, per problemi con la scuola, sociali o familiari, vogliono subito avere una qualifica professionalizzante che li porterà ad entrare nel mondo del lavoro con capacità tecniche molto elevate. Ogni anno circa 400 aziende si rivolgono a noi quando hanno bisogno di forza lavoro giovane e professionalmente qualificata”. Aviano Rossi ha dato la sua disponibilità ad impegnarsi per una soluzione a questo problema sottolineando “che non può essere disperso un patrimonio di competenze come questo”. Al Vicepresidente Rossi il Direttore dell’Istituto Salesiano Don Bosco ha consegnato un libro sulla Biografia di Don Bosco.
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