Rasimelli: "Si colpiscono i dipendenti pubblici ma non si pensa alla crescita del Paese"
(Cittadino e Provincia – Perugia 31 agosto 2011) – Un ordine del giorno unitario fortemente critico sulla manovra finanziaria del Governo e in particolare sulla conseguenza negli assetti istituzionali del Paese. E’ questa la contromossa della maggioranza provinciale, presentata questa mattina presso la Sala Pagliacci durante un incontro organizzato dai capigruppo consiliari. “La nostra viva preoccupazione non è la salvezza della Provincia – ha esordito il presidente Marco Vinicio Guasticchi – ma affermiamo che ci vuole un’analisi organica dello Stato, il taglio di questo Ente è solamente un palliativo, in termini numerici ininfluente. Ma quando si vuole fare cassa si tagliano gli enti locali e quindi si forniscono meno servizi ai cittadini. Bisognava dare in pasto qualcosa, come facevano gli antichi Romani”. “Comunque – ha continuato Guasticchi – le Province ora esistono e la nostra attività continuerà a pieno regime. Si ristrutturerà un’istituzione storica importante. Ricordo che ora sul tavolo è l’esistenza stessa dell’Umbria, invito quindi a compiere una controffensiva partendo dal basso, dalla gente”. “Siamo molto preoccupati – è intervenuto il capogruppo provinciale del Pd Giampiero Rasimelli – la manovra governativa è iniqua, hanno tolto il contributo di solidarietà e hanno messo mano alle pensioni, si colpiscono i dipendenti pubblici ma non si fanno interventi per la crescita del Paese”. “Noi comunque non ci sentiamo sminuiti da questo provvedimento – ha ribadito Rasimelli – si apre ora un percorso di discussione al quale parteciperemo attivamente”. Dello stesso tenore l’intervento del capogruppo dell’Italia dei Valori Franco Granocchia. “Dobbiamo ricordare che gli enti pubblici forniscono servizi ai cittadini – ha ricordato - la manovra non fornisce nessuna risposta alla gente. E’vero che c’è una situazione economica drammatica, molti in banca ritirano addirittura i propri risparmi, ma così si vanno a tassare solo gli anelli più deboli. E’ giusto fare una riforma sui costi della politica, ma bisogna partire dall’alto, qua in Provincia mandiamo a casa i mille e più lavoratori?”. “Siamo stati tutti presi in giro – ha detto il capogruppo dei Socialisti Riformisti Enrico Bastioli nel suo intervento – ci avevano fatto credere che eravamo usciti dalla crisi. Ora tagliano dal basso, un Comune come Bevagna passerà da 16 a otto consiglieri. Che ne sarà del dibattito democratico?” . “Sono allora anche io molto preoccupato – ha concluso Bastioli – la situazione non si sta affrontando in maniera razionale, si lasciano indisturbati gli evasori fiscali, abbiamo in Italia il più alto tasso europeo di elusione”. Andrea Ceccarelli, in sostituzione del capogruppo del PdCi Giampiero Fugnanesi, ha invitato tutti a sostenere la mobilitazione generale organizzata dalla Cgil il 6 settembre e Cesare Carini, segretario provinciale del Psi ha ribadito l’importanza della riforma endoregionale. “L’Umbria ha attivato un percorso importante”, ha ribadito. Infine il segretario provinciale del Pd Dante Andrea Rossi ha parlato di un “centro sinistra unito contro una manovra iniqua e inefficace. Ritroviamoci tutti per una vera mobilitazione sociale il 6 settembre”.
Gc11324.MLF
(Cittadino e Provincia – Perugia 31 agosto 2011) – Un ordine del giorno unitario fortemente critico sulla manovra finanziaria del Governo e in particolare sulla conseguenza negli assetti istituzionali del Paese. E’ questa la contromossa della maggioranza provinciale, presentata questa mattina presso la Sala Pagliacci durante un incontro organizzato dai capigruppo consiliari. “La nostra viva preoccupazione non è la salvezza della Provincia – ha esordito il presidente Marco Vinicio Guasticchi – ma affermiamo che ci vuole un’analisi organica dello Stato, il taglio di questo Ente è solamente un palliativo, in termini numerici ininfluente. Ma quando si vuole fare cassa si tagliano gli enti locali e quindi si forniscono meno servizi ai cittadini. Bisognava dare in pasto qualcosa, come facevano gli antichi Romani”. “Comunque – ha continuato Guasticchi – le Province ora esistono e la nostra attività continuerà a pieno regime. Si ristrutturerà un’istituzione storica importante. Ricordo che ora sul tavolo è l’esistenza stessa dell’Umbria, invito quindi a compiere una controffensiva partendo dal basso, dalla gente”. “Siamo molto preoccupati – è intervenuto il capogruppo provinciale del Pd Giampiero Rasimelli – la manovra governativa è iniqua, hanno tolto il contributo di solidarietà e hanno messo mano alle pensioni, si colpiscono i dipendenti pubblici ma non si fanno interventi per la crescita del Paese”. “Noi comunque non ci sentiamo sminuiti da questo provvedimento – ha ribadito Rasimelli – si apre ora un percorso di discussione al quale parteciperemo attivamente”. Dello stesso tenore l’intervento del capogruppo dell’Italia dei Valori Franco Granocchia. “Dobbiamo ricordare che gli enti pubblici forniscono servizi ai cittadini – ha ricordato - la manovra non fornisce nessuna risposta alla gente. E’vero che c’è una situazione economica drammatica, molti in banca ritirano addirittura i propri risparmi, ma così si vanno a tassare solo gli anelli più deboli. E’ giusto fare una riforma sui costi della politica, ma bisogna partire dall’alto, qua in Provincia mandiamo a casa i mille e più lavoratori?”. “Siamo stati tutti presi in giro – ha detto il capogruppo dei Socialisti Riformisti Enrico Bastioli nel suo intervento – ci avevano fatto credere che eravamo usciti dalla crisi. Ora tagliano dal basso, un Comune come Bevagna passerà da 16 a otto consiglieri. Che ne sarà del dibattito democratico?” . “Sono allora anche io molto preoccupato – ha concluso Bastioli – la situazione non si sta affrontando in maniera razionale, si lasciano indisturbati gli evasori fiscali, abbiamo in Italia il più alto tasso europeo di elusione”. Andrea Ceccarelli, in sostituzione del capogruppo del PdCi Giampiero Fugnanesi, ha invitato tutti a sostenere la mobilitazione generale organizzata dalla Cgil il 6 settembre e Cesare Carini, segretario provinciale del Psi ha ribadito l’importanza della riforma endoregionale. “L’Umbria ha attivato un percorso importante”, ha ribadito. Infine il segretario provinciale del Pd Dante Andrea Rossi ha parlato di un “centro sinistra unito contro una manovra iniqua e inefficace. Ritroviamoci tutti per una vera mobilitazione sociale il 6 settembre”.
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