Assessore Porzi "L'attenzione al tema del paesaggio componente essenziale per la vita delle popolazioni locali, anche come risorsa economica primaria per lo sviluppo"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 22 settembre ’11) - Diventa sempre più realtà il progetto dell’Ecomuseo del paesaggio del Trasimeno. Il progetto ha preso avvio a Castiglione del Lago, nello scorso mese di giugno, con il corso - seminario per facilitatori ecomuseali a cui sono pervenute numerose adesioni, tra rappresentanti delle Istituzioni locali, del mondo dell’Associazionismo, delle Scuole, dei Centri di Educazione Ambientale del Trasimeno facenti parte della rete del CRIDEA e di coloro che, a vario titolo, hanno voluto approfondire i temi legati all’esperienza ecomuseale del Trasimeno, che si appresta ad avviare le attività previste dalla Legge regionale 34/2007 nel lungo percorso che porterà al suo riconoscimento. A quest’iniziativa hanno partecipato anche gli studenti, provenienti da varie parti d’Italia, che hanno seguito il Master “Cultural Routes: ideazione e gestione degli itinerari culturali” a Tuoro sul Trasimeno in collaborazione con la Rotta dei Fenici, uno dei cammini riconosciuti dal Consiglio d’Europa. E’ seguita la recente visita all’Ecomuseo del Casentino a cui hanno partecipato amministratori dei comuni del Trasimeno (Città della Pieve, Piegaro, Panicale,Passignano, Magione, Tuoro), rappresentanti dei CEA, delle scuole, delle associazioni, dei teatri, dei musei, delle aziende agricole e dei privati, l’assessore provinciale Donatella Porzi, il presidente Gianfranco Catani e la direttrice Francesca Caproni del Gal Trasimeno Orvietano: incontro che ha avuto valore istruttivo sia per gli amministratori sia per i rappresentanti del territorio nel toccare con mano quale è l’importanza dell’Ecomuseo per il territorio stesso.
“Il progetto dell’Ecomuseo è particolarmente sentito nell’area del Trasimeno – commenta l’assessore provinciale Donatella Porzi – e a confermarcelo è l’adesione al progetto stesso di tutte le otto Amministrazioni comunali lacustri. Un’adesione raccolta già dalla fine dell’anno scorso, all’accordo di programma per la realizzazione dell’Ecomuseo del Paesaggio del Trasimeno riconoscendo al Gal il ruolo di capofila e alla Provincia di Perugia il ruolo di promotore insieme al capofila. Questo importante traguardo di collaborazione tra tutte le Istituzioni locali rappresenta un momento fondamentale per gettare le basi di lavoro della promozione dell’Ecomuseo e arrivare alla sua realizzazione attraverso la partecipazione attiva della popolazione locale. L’Ecomuseo del Trasimeno nasce all’interno della nuova programmazione dell’iniziativa comunitaria Leader 2007-2013, che ha come tema centrale del nuovo PSL il “Paesaggio” nella sua concezione multidisciplinare e complessivamente individuata e definita dalla Convenzione Europea sul Paesaggio, un trattato internazionale adottato nel 2000 sotto gli auspici del Consiglio d’Europa. La centralità dell’azione amministrativa di promozione dell’Ecomuseo da parte della Provincia di Perugia rappresenta un elemento centrale per il raccordo istituzionale e garantisce una progettualità d’area vasta che ha l’obiettivo di mettere in rete le varie emergenze, culturali, naturalistiche, storico-artistiche e di tradizione”. “La crescente attenzione al tema del paesaggio, emersa in questi ultimi anni, è legata - prosegue la Porzi - alla consapevolezza del ruolo fondamentale che esso può assumere in termini di sviluppo sostenibile e ciò che può rappresentare quale componente essenziale per la vita delle popolazioni locali, come espressione del loro patrimonio culturale, naturalistico, di tradizioni, fondamento della loro identità, ma soprattutto una risorsa economica primaria per il loro sviluppo. L’obiettivo di tutte le Istituzioni dall’Unione Europea, alle Regioni, all’Ente locale sarà nei prossimi anni quello di preservare, recuperare ed incentivare la qualità del Paesaggio e allo stesso tempo generare condizioni di benessere sociale, reddito e lavoro: quindi il Paesaggio al centro di un concetto di sviluppo per il futuro. Tali obiettivi è possibile concretizzarli con l’esperienza di promozione, valorizzazione e ricostruzione dello stesso attraverso gli Ecomusei concezione che è stata percepita anche dalla Regione dell’Umbria che, quinta Regione in Italia, il 14/12/2007 ha promulgato la L.R. n. 34 diretta al riconoscimento e alla promozione degli Ecomusei”. “L’Ecomuseo del Trasimeno – conclude Donatella Porzi – nasce in un’area particolarmente privilegiata sotto l’aspetto ambientale, nella quale la presenza del bacino lacustre ne rappresenta la caratterizzazione fondamentale ma non esclusiva. Infatti, la ricchezza del patrimonio naturalistico, di quello culturale e delle tradizioni locali coglie perfettamente la vocazione principale di un Ecomuseo che è quella di conservare l’identità di un territorio nell’era della globalizzazione. L’obiettivo prioritario sarà infatti quello di documentare, interpretare e recuperare la memoria storica, la cultura materiale ed immateriale, i saperi e i sapori, le tradizioni locali, le pratiche e gli stili di vita e di lavoro, le produzioni locali attraverso il coinvolgimento attivo delle popolazioni presenti, al fine di garantire uno sviluppo futuro che preservi l’identità del territorio e del suo paesaggio che rappresenta la ricchezza fondamentale dell’area del Trasimeno in una ottica di valorizzazione basata sulla cultura della sostenibilità. Il ruolo della Provincia di Perugia e del Gal Trasimeno-Orvietano, sancito nel Protocollo d’Intesa che è stato ufficialmente firmato l’11 marzo scorso è quello di accompagnare le Istituzioni Locali nella promozione della realtà ecomuseale con fondi che si trovano principalmente nel PSL, ma vengono anche dai bandi regionali specifici e da impegni della Provincia stessa nel cofinanziamento di alcune azioni, e dei Comuni dell’area del Trasimeno per quanto riguarda i nove progetti che sono opere pubbliche che rappresentano altrettante Antenne Ecomuseali. I Comuni interessati hanno già ufficialmente aderito all’accordo di programma con l’obiettivo di arrivare alla costituzione dell’Ecomuseo del Trasimeno entro il 2013, e avendo già avviato tutte quelle attività di promozione che prevede la legge regionale e il conseguente regolamento. L’Ecomuseo è un concetto complesso, ma una delle definizioni condivisa da molti studiosi sull’Ecomuseo stesso è quella di «un patto con il quale la comunità si prende cura di un territorio”.
CL11188.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 22 settembre ’11) - Diventa sempre più realtà il progetto dell’Ecomuseo del paesaggio del Trasimeno. Il progetto ha preso avvio a Castiglione del Lago, nello scorso mese di giugno, con il corso - seminario per facilitatori ecomuseali a cui sono pervenute numerose adesioni, tra rappresentanti delle Istituzioni locali, del mondo dell’Associazionismo, delle Scuole, dei Centri di Educazione Ambientale del Trasimeno facenti parte della rete del CRIDEA e di coloro che, a vario titolo, hanno voluto approfondire i temi legati all’esperienza ecomuseale del Trasimeno, che si appresta ad avviare le attività previste dalla Legge regionale 34/2007 nel lungo percorso che porterà al suo riconoscimento. A quest’iniziativa hanno partecipato anche gli studenti, provenienti da varie parti d’Italia, che hanno seguito il Master “Cultural Routes: ideazione e gestione degli itinerari culturali” a Tuoro sul Trasimeno in collaborazione con la Rotta dei Fenici, uno dei cammini riconosciuti dal Consiglio d’Europa. E’ seguita la recente visita all’Ecomuseo del Casentino a cui hanno partecipato amministratori dei comuni del Trasimeno (Città della Pieve, Piegaro, Panicale,Passignano, Magione, Tuoro), rappresentanti dei CEA, delle scuole, delle associazioni, dei teatri, dei musei, delle aziende agricole e dei privati, l’assessore provinciale Donatella Porzi, il presidente Gianfranco Catani e la direttrice Francesca Caproni del Gal Trasimeno Orvietano: incontro che ha avuto valore istruttivo sia per gli amministratori sia per i rappresentanti del territorio nel toccare con mano quale è l’importanza dell’Ecomuseo per il territorio stesso.
“Il progetto dell’Ecomuseo è particolarmente sentito nell’area del Trasimeno – commenta l’assessore provinciale Donatella Porzi – e a confermarcelo è l’adesione al progetto stesso di tutte le otto Amministrazioni comunali lacustri. Un’adesione raccolta già dalla fine dell’anno scorso, all’accordo di programma per la realizzazione dell’Ecomuseo del Paesaggio del Trasimeno riconoscendo al Gal il ruolo di capofila e alla Provincia di Perugia il ruolo di promotore insieme al capofila. Questo importante traguardo di collaborazione tra tutte le Istituzioni locali rappresenta un momento fondamentale per gettare le basi di lavoro della promozione dell’Ecomuseo e arrivare alla sua realizzazione attraverso la partecipazione attiva della popolazione locale. L’Ecomuseo del Trasimeno nasce all’interno della nuova programmazione dell’iniziativa comunitaria Leader 2007-2013, che ha come tema centrale del nuovo PSL il “Paesaggio” nella sua concezione multidisciplinare e complessivamente individuata e definita dalla Convenzione Europea sul Paesaggio, un trattato internazionale adottato nel 2000 sotto gli auspici del Consiglio d’Europa. La centralità dell’azione amministrativa di promozione dell’Ecomuseo da parte della Provincia di Perugia rappresenta un elemento centrale per il raccordo istituzionale e garantisce una progettualità d’area vasta che ha l’obiettivo di mettere in rete le varie emergenze, culturali, naturalistiche, storico-artistiche e di tradizione”. “La crescente attenzione al tema del paesaggio, emersa in questi ultimi anni, è legata - prosegue la Porzi - alla consapevolezza del ruolo fondamentale che esso può assumere in termini di sviluppo sostenibile e ciò che può rappresentare quale componente essenziale per la vita delle popolazioni locali, come espressione del loro patrimonio culturale, naturalistico, di tradizioni, fondamento della loro identità, ma soprattutto una risorsa economica primaria per il loro sviluppo. L’obiettivo di tutte le Istituzioni dall’Unione Europea, alle Regioni, all’Ente locale sarà nei prossimi anni quello di preservare, recuperare ed incentivare la qualità del Paesaggio e allo stesso tempo generare condizioni di benessere sociale, reddito e lavoro: quindi il Paesaggio al centro di un concetto di sviluppo per il futuro. Tali obiettivi è possibile concretizzarli con l’esperienza di promozione, valorizzazione e ricostruzione dello stesso attraverso gli Ecomusei concezione che è stata percepita anche dalla Regione dell’Umbria che, quinta Regione in Italia, il 14/12/2007 ha promulgato la L.R. n. 34 diretta al riconoscimento e alla promozione degli Ecomusei”. “L’Ecomuseo del Trasimeno – conclude Donatella Porzi – nasce in un’area particolarmente privilegiata sotto l’aspetto ambientale, nella quale la presenza del bacino lacustre ne rappresenta la caratterizzazione fondamentale ma non esclusiva. Infatti, la ricchezza del patrimonio naturalistico, di quello culturale e delle tradizioni locali coglie perfettamente la vocazione principale di un Ecomuseo che è quella di conservare l’identità di un territorio nell’era della globalizzazione. L’obiettivo prioritario sarà infatti quello di documentare, interpretare e recuperare la memoria storica, la cultura materiale ed immateriale, i saperi e i sapori, le tradizioni locali, le pratiche e gli stili di vita e di lavoro, le produzioni locali attraverso il coinvolgimento attivo delle popolazioni presenti, al fine di garantire uno sviluppo futuro che preservi l’identità del territorio e del suo paesaggio che rappresenta la ricchezza fondamentale dell’area del Trasimeno in una ottica di valorizzazione basata sulla cultura della sostenibilità. Il ruolo della Provincia di Perugia e del Gal Trasimeno-Orvietano, sancito nel Protocollo d’Intesa che è stato ufficialmente firmato l’11 marzo scorso è quello di accompagnare le Istituzioni Locali nella promozione della realtà ecomuseale con fondi che si trovano principalmente nel PSL, ma vengono anche dai bandi regionali specifici e da impegni della Provincia stessa nel cofinanziamento di alcune azioni, e dei Comuni dell’area del Trasimeno per quanto riguarda i nove progetti che sono opere pubbliche che rappresentano altrettante Antenne Ecomuseali. I Comuni interessati hanno già ufficialmente aderito all’accordo di programma con l’obiettivo di arrivare alla costituzione dell’Ecomuseo del Trasimeno entro il 2013, e avendo già avviato tutte quelle attività di promozione che prevede la legge regionale e il conseguente regolamento. L’Ecomuseo è un concetto complesso, ma una delle definizioni condivisa da molti studiosi sull’Ecomuseo stesso è quella di «un patto con il quale la comunità si prende cura di un territorio”.
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