Un fumetto per insegnare ai giovani il senso della lotta contro le infiltrazioni mafiose
(Cittadino e Provincia – Perugia, 29 novembre ’11) – Un modello chiaro per affermare la legalità e per combattere le infiltrazioni mafiose da trasmettere alle giovani generazioni. L’Istituzione Provincia ci sta lavorando attivamente con il progetto ‘Lo Stato siamo noi’ che ha dato i suoi frutti: il fumetto ‘Battiti di legalità, una storia di mafia’ e il progetto ‘Leg@l.Mente per guidare verso la cultura della legalità: due strumenti rivolti ai giovani. Il fumetto verrà donato per le festività natalizie a tutte le scuole del territorio provinciale. La volontà di combattere la mafia, rivolgendosi ai giovani e facendo squadra tra magistratura e istituzioni, protagonisti i cittadini, è emersa con chiarezza nel corso dell’incontro di presentazione, tenutosi stamani nel Palazzo della Provincia, alla presenza del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara, del Procuratore della Repubblica di Perugia e Procuratore Distrettuale Antimafia Giacomo Fumu, del Procuratore della repubblica di Terni Fausto Cardella, del Procuratore Generale e del Presidente della Corte d’Appello di Perugia Giovanni Galati e Vladimiro De Nunzio, del Sostituto Procuratore della Repubblica di Perugia e Presidente della Sezione Umbra dell’Associazione Magistrati Manuela Comodi. Personalità di primo piano nel campo della giustizia che insieme hanno fatto il punto della situazione. Il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi e l’assessore alle politiche giovanili e all’istruzione della Provincia di Perugia Donatella Porzi hanno aperto l’incontro. “Vogliamo combattere la criminalità organizzata – ha detto Guasticchi – con un modello chiaro e far conoscere alle scuole quali sono i veri punti di riferimento, usando lo strumento del fumetto che arriva direttamente ai ragazzi, secondo una logica di battaglia palese e diretta che vuole sostenere coloro che sono in prima linea nella lotta contro la criminalità”. “Abbiamo lavorato con le scuole in otto comuni – ha aggiunto Porzi – per strutturare nei ragazzi una coscienza salda e i valori della legalità, abbiamo costruito uno stretto rapporto con la Sicilia e una rete forte per rafforzare la resistenza rispetto alle infiltrazioni che possono permeare la nostra stabilità. Lavoriamo per rafforzarla, attraverso il nostro coordinamento, con tutti i soggetti preposti e le associazioni di cui utilizziamo la preziosa attività”. “Affermare la legalità è un punto di partenza molto importante – ha affermato Luca Palamara – e l’osservanza della legalità si basa su un gioco di squadra: tutti devono giocare la stessa partita. Lo Stato sono i cittadini e le Istituzioni non possono presentarsi divise altrimenti si genera un messaggio di confusione e lo Stato viene sconfitto. Oggi il Paese attraversa una fase difficile: è necessario uno sforzo, l’assunzione di responsabilità e l’individuazione di priorità. E’ necessario ridare dignità al sistema giudiziario, altrimenti si rischia che coloro che hanno commesso delle illegalità la possano fare franca. La magistratura può dare il suo grosso contributo. Il riscatto del Paese passa attraverso un processo che porta a seminare, in particolare tra i giovani: su questo terreno i magistrati ci saranno sempre, nello stesso gioco di squadra delle Istituzioni”. “Questa iniziativa – ha affermato il Procuratore Fumu – necessita del coinvolgimento di tutti. Lo Stato non delega i cittadini perché i cittadini sono lo Stato: questo va insegnato ai ragazzi i quali devono sapere di essere membri della società e di avere un ruolo. La scuola deve dare una mano”. Il Procuratrore Cardella ha portato l’adesione della Procura di Terni ‘all’importante e ambizioso progetto’. “Oggi il problema – ha sottolineato Cardella – è ricostruire il senso della legalità partendo da zero e parlando ai giovani con il loro linguaggio, quello dei fumetti. Dimostra sensibilità la nostra classe politica con questo progetto: ricordiamo che la mafia non è un problema solo del meridione”. “L’Umbria non è ancora territorio di mafia in senso aperto – ha aggiunto il Sostituto Procuratore Manuela Comodi – ma stiamo con gli occhi aperti. Non abbiate paura di denunciare”. All’incontro hanno preso parte anche il presidente dell’Associazione del Fumetto di Città di Castello Gianfranco Bellini e i due autori del volume Mirko Perniola e Lola Airaghi e il presidente del Consiglio Provinciale Giacomo Leonello Leonelli. Adesione e apprezzamento per l’iniziativa sono giunti dai Deputati per il Pd Walter Verini e Giampiero Bocci. I due deputati, nel loro messaggio, hanno sottolineato che ‘il nostro Paese potrà essere ricostruito rinsaldando, a partire dai giovani, i principi della legalità, del rispetto delle regole e della lotta contro ogni forma di violazione di questi principi’.
Cl11227.GC/PORT.GG
Scheda – Il fumetto ‘Battiti di legalità – Una storia di mafia’
Il volume ‘Battiti di legalità – Una storia di mafia’, realizzato dall’assessorato alle attività culturali della Provincia di Perugia, a cura dell’Associazione ‘Amici del Fumetto’ di Città di Castello, guidata da Gianfranco Bellini, rientra nel Progetto interregionale ‘Lo Stato siamo noi. La legalità per il bene di tutti’, promosso dall’Ente con una lunga serie di iniziative, anche con il coinvolgimento delle scuole.
Una nuova iniziativa editoriale nel campo dei fumetti che ha visto la Provincia di Perugia partner, come già per il fumetto dedicato alla storia del Risorgimento umbro.
Due i nomi affermati a livello nazionale a cui è stata affidata l’impresa: Mirko Perniola per la sceneggiatura e Lola Airaghi per i disegni. La storia che si snoda lungo il racconto è pensata per porre il lettore, specie il giovane lettore, nella condizione di trovare conferme alla realtà storica della mafia e, nello stesso tempo, di vivere una trama nella quale lo spiazzamento, l'ipotesi diversa da quella accreditata come ufficiale, è sempre possibile nella pagina successiva. Ciò, di fatto, per far intuire come i processi in atto dietro le strategie mafiose siano sempre stati più complessi di quanto si possa immaginare e che profondi drammi di coscienza si siamo agitati anche dietro la crudeltà e il cinismo della mafia.
Ogni riferimento a fatti o cose ‘non è puramente casuale’, come fatto notare gli autori.
Il fumetto, nato da un’idea di Maurizio Terzetti, si basa su una sceneggiatura di Mirco Perniola ed è stato disegnato da Lola Airaghi. Impaginato da Fotolito 90 di Città di Castello e stampato da Grafiche Sabbioni di Trestina, è stato pubblicato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
(Cittadino e Provincia – Perugia, 29 novembre ’11) – Un modello chiaro per affermare la legalità e per combattere le infiltrazioni mafiose da trasmettere alle giovani generazioni. L’Istituzione Provincia ci sta lavorando attivamente con il progetto ‘Lo Stato siamo noi’ che ha dato i suoi frutti: il fumetto ‘Battiti di legalità, una storia di mafia’ e il progetto ‘Leg@l.Mente per guidare verso la cultura della legalità: due strumenti rivolti ai giovani. Il fumetto verrà donato per le festività natalizie a tutte le scuole del territorio provinciale. La volontà di combattere la mafia, rivolgendosi ai giovani e facendo squadra tra magistratura e istituzioni, protagonisti i cittadini, è emersa con chiarezza nel corso dell’incontro di presentazione, tenutosi stamani nel Palazzo della Provincia, alla presenza del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara, del Procuratore della Repubblica di Perugia e Procuratore Distrettuale Antimafia Giacomo Fumu, del Procuratore della repubblica di Terni Fausto Cardella, del Procuratore Generale e del Presidente della Corte d’Appello di Perugia Giovanni Galati e Vladimiro De Nunzio, del Sostituto Procuratore della Repubblica di Perugia e Presidente della Sezione Umbra dell’Associazione Magistrati Manuela Comodi. Personalità di primo piano nel campo della giustizia che insieme hanno fatto il punto della situazione. Il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi e l’assessore alle politiche giovanili e all’istruzione della Provincia di Perugia Donatella Porzi hanno aperto l’incontro. “Vogliamo combattere la criminalità organizzata – ha detto Guasticchi – con un modello chiaro e far conoscere alle scuole quali sono i veri punti di riferimento, usando lo strumento del fumetto che arriva direttamente ai ragazzi, secondo una logica di battaglia palese e diretta che vuole sostenere coloro che sono in prima linea nella lotta contro la criminalità”. “Abbiamo lavorato con le scuole in otto comuni – ha aggiunto Porzi – per strutturare nei ragazzi una coscienza salda e i valori della legalità, abbiamo costruito uno stretto rapporto con la Sicilia e una rete forte per rafforzare la resistenza rispetto alle infiltrazioni che possono permeare la nostra stabilità. Lavoriamo per rafforzarla, attraverso il nostro coordinamento, con tutti i soggetti preposti e le associazioni di cui utilizziamo la preziosa attività”. “Affermare la legalità è un punto di partenza molto importante – ha affermato Luca Palamara – e l’osservanza della legalità si basa su un gioco di squadra: tutti devono giocare la stessa partita. Lo Stato sono i cittadini e le Istituzioni non possono presentarsi divise altrimenti si genera un messaggio di confusione e lo Stato viene sconfitto. Oggi il Paese attraversa una fase difficile: è necessario uno sforzo, l’assunzione di responsabilità e l’individuazione di priorità. E’ necessario ridare dignità al sistema giudiziario, altrimenti si rischia che coloro che hanno commesso delle illegalità la possano fare franca. La magistratura può dare il suo grosso contributo. Il riscatto del Paese passa attraverso un processo che porta a seminare, in particolare tra i giovani: su questo terreno i magistrati ci saranno sempre, nello stesso gioco di squadra delle Istituzioni”. “Questa iniziativa – ha affermato il Procuratore Fumu – necessita del coinvolgimento di tutti. Lo Stato non delega i cittadini perché i cittadini sono lo Stato: questo va insegnato ai ragazzi i quali devono sapere di essere membri della società e di avere un ruolo. La scuola deve dare una mano”. Il Procuratrore Cardella ha portato l’adesione della Procura di Terni ‘all’importante e ambizioso progetto’. “Oggi il problema – ha sottolineato Cardella – è ricostruire il senso della legalità partendo da zero e parlando ai giovani con il loro linguaggio, quello dei fumetti. Dimostra sensibilità la nostra classe politica con questo progetto: ricordiamo che la mafia non è un problema solo del meridione”. “L’Umbria non è ancora territorio di mafia in senso aperto – ha aggiunto il Sostituto Procuratore Manuela Comodi – ma stiamo con gli occhi aperti. Non abbiate paura di denunciare”. All’incontro hanno preso parte anche il presidente dell’Associazione del Fumetto di Città di Castello Gianfranco Bellini e i due autori del volume Mirko Perniola e Lola Airaghi e il presidente del Consiglio Provinciale Giacomo Leonello Leonelli. Adesione e apprezzamento per l’iniziativa sono giunti dai Deputati per il Pd Walter Verini e Giampiero Bocci. I due deputati, nel loro messaggio, hanno sottolineato che ‘il nostro Paese potrà essere ricostruito rinsaldando, a partire dai giovani, i principi della legalità, del rispetto delle regole e della lotta contro ogni forma di violazione di questi principi’.
Cl11227.GC/PORT.GG
Scheda – Il fumetto ‘Battiti di legalità – Una storia di mafia’
Il volume ‘Battiti di legalità – Una storia di mafia’, realizzato dall’assessorato alle attività culturali della Provincia di Perugia, a cura dell’Associazione ‘Amici del Fumetto’ di Città di Castello, guidata da Gianfranco Bellini, rientra nel Progetto interregionale ‘Lo Stato siamo noi. La legalità per il bene di tutti’, promosso dall’Ente con una lunga serie di iniziative, anche con il coinvolgimento delle scuole.
Una nuova iniziativa editoriale nel campo dei fumetti che ha visto la Provincia di Perugia partner, come già per il fumetto dedicato alla storia del Risorgimento umbro.
Due i nomi affermati a livello nazionale a cui è stata affidata l’impresa: Mirko Perniola per la sceneggiatura e Lola Airaghi per i disegni. La storia che si snoda lungo il racconto è pensata per porre il lettore, specie il giovane lettore, nella condizione di trovare conferme alla realtà storica della mafia e, nello stesso tempo, di vivere una trama nella quale lo spiazzamento, l'ipotesi diversa da quella accreditata come ufficiale, è sempre possibile nella pagina successiva. Ciò, di fatto, per far intuire come i processi in atto dietro le strategie mafiose siano sempre stati più complessi di quanto si possa immaginare e che profondi drammi di coscienza si siamo agitati anche dietro la crudeltà e il cinismo della mafia.
Ogni riferimento a fatti o cose ‘non è puramente casuale’, come fatto notare gli autori.
Il fumetto, nato da un’idea di Maurizio Terzetti, si basa su una sceneggiatura di Mirco Perniola ed è stato disegnato da Lola Airaghi. Impaginato da Fotolito 90 di Città di Castello e stampato da Grafiche Sabbioni di Trestina, è stato pubblicato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.