Assessore Luciano Della Vecchia "Comuni, Province e Regione restino uniti"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 7 dicembre ’11) - Per la Giunta Provinciale a parlare in Consiglio è stato l’assessore Luciano Della Vecchia “Come membro direttivo dell’UPI Nazionale ho partecipato all’ultima assemblea dalla quale è emerso chiaro un concetto: “Assemblee elette a suffragio universale non possono essere sciolte per nessun motivo, c’è soltanto un precedente che è quello del 1925 in cui Mussolini sciolse le assemblee elettive. L’assemblea dell’UPI si è conclusa con un documento che parte da un recente studio realizzato dalla Bocconi dal quale emergono dati interessanti sfociati in una proposta per il riassetto delle Province. Dai dati emerge – continua Dalla Vecchia - che il risparmio che si avrebbe chiudendo questi Enti è assolutamente marginale rispetto alla spesa di altri enti di secondo livello. Il decreto Monti ha creato un conflitto evidente tra Poteri dello Stato in un momento in cui serve unità. Per questo è importante che in Umbria Comuni, Province e Regione restino uniti uscendo dalla logica di difesa del proprio orticello. Tagliare partendo dai livelli territoriali è sbagliato, perché è proprio da questi che potrà ripartire la crescita del paese. Inoltre negli ultimi anni gli enti locali hanno diminuito la propria spesa in maniera considerevole e, con il decreto Monti, a loro si chiede di tagliare ancora. È assurdo”.
Oi118008.DB
(Cittadino e Provincia – Perugia, 7 dicembre ’11) - Per la Giunta Provinciale a parlare in Consiglio è stato l’assessore Luciano Della Vecchia “Come membro direttivo dell’UPI Nazionale ho partecipato all’ultima assemblea dalla quale è emerso chiaro un concetto: “Assemblee elette a suffragio universale non possono essere sciolte per nessun motivo, c’è soltanto un precedente che è quello del 1925 in cui Mussolini sciolse le assemblee elettive. L’assemblea dell’UPI si è conclusa con un documento che parte da un recente studio realizzato dalla Bocconi dal quale emergono dati interessanti sfociati in una proposta per il riassetto delle Province. Dai dati emerge – continua Dalla Vecchia - che il risparmio che si avrebbe chiudendo questi Enti è assolutamente marginale rispetto alla spesa di altri enti di secondo livello. Il decreto Monti ha creato un conflitto evidente tra Poteri dello Stato in un momento in cui serve unità. Per questo è importante che in Umbria Comuni, Province e Regione restino uniti uscendo dalla logica di difesa del proprio orticello. Tagliare partendo dai livelli territoriali è sbagliato, perché è proprio da questi che potrà ripartire la crescita del paese. Inoltre negli ultimi anni gli enti locali hanno diminuito la propria spesa in maniera considerevole e, con il decreto Monti, a loro si chiede di tagliare ancora. È assurdo”.
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