Firmato accordo di collaborazione. Guasticchi: "Abbiamo aperto la strada ad una nuova forma di collaborazione tra Enti"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 13 gennaio ’12) – “In merito alla problematica riguardante il dimensionamento degli Istituti scolastici, che, in questi giorni, ha tenuto viva l’attenzione, non solo degli addetti ai lavori ma, in qualche modo, dell’intero territorio interessato, mi permetto di riassumere e puntualizzare i punti cardine della situazione e delle scelte conseguenti”. L’affermazione è dell’assessore alla pubblica istruzione della Provincia di Perugia Donatella Porzi. “Innanzitutto – sottolinea Porzi - facendo presente come il mio assessorato abbia dovuto prendere decisioni nel momento poco favorevole del cambio di governo, con inevitabile mancanza delle certezze necessarie, da parte del ministero interessato, per meglio potersi orientare nelle scelte. Talché, avendo in quel momento tre situazioni da risolvere, ovvero la sistemazione dell’IPSA per quanto riguarda Spoleto, del Liceo Artistico, per Deruta, della possibilità di accorpamento, nel territorio di Assisi, di due Istituti, uno dei quali privo da un anno del D.S.G.A., anche a fronte dell’elenco delle scuole sottodimensionate del territorio, si è proceduto, su Assisi e Spoleto, scegliendo, come criterio guida, la messa in sicurezza della scuola professionale, già abbondantemente in crisi per le direttive del ministro Gelmini, creando così un polo Tecnico-Professionale stabile per quanto concerne i numeri. Una scelta del resto approvata all’unanimità dalla 3° Commissione Consiliare della Provincia di Perugia e dalla Conferenza Scolastica Provinciale. Scelta che, però, mi rendo conto, anche in quanto insegnante, può suscitare perplessità e provocare, com’è già successo, la reazione negativa di qualche istituto normodimensionato, ovvero del corpo docente del personale ATA. Ma, a fronte della necessità appunto di una scelta, ci è sembrato meno problematico farla ricadere su di un territorio che, per quanto vasto, possa permettere possibilità di spostamento, non particolarmente facile, al contrario, in altre zone del territorio stesso”. “Ricordo inoltre – conclude Porzi - che il dimensionamento non altera l'offerta formativa e comunque rende più stabili le realtà accorpate. Assisi candidata, per il 2019 al ruolo di Capitale Europea della Cultura, permette di sottolineare che non si può non rilevare come la cultura, nella sua accezione più larga e completa, comprenda anche integrazione e solidarietà”.
Pi12001.CC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 13 gennaio ’12) – “In merito alla problematica riguardante il dimensionamento degli Istituti scolastici, che, in questi giorni, ha tenuto viva l’attenzione, non solo degli addetti ai lavori ma, in qualche modo, dell’intero territorio interessato, mi permetto di riassumere e puntualizzare i punti cardine della situazione e delle scelte conseguenti”. L’affermazione è dell’assessore alla pubblica istruzione della Provincia di Perugia Donatella Porzi. “Innanzitutto – sottolinea Porzi - facendo presente come il mio assessorato abbia dovuto prendere decisioni nel momento poco favorevole del cambio di governo, con inevitabile mancanza delle certezze necessarie, da parte del ministero interessato, per meglio potersi orientare nelle scelte. Talché, avendo in quel momento tre situazioni da risolvere, ovvero la sistemazione dell’IPSA per quanto riguarda Spoleto, del Liceo Artistico, per Deruta, della possibilità di accorpamento, nel territorio di Assisi, di due Istituti, uno dei quali privo da un anno del D.S.G.A., anche a fronte dell’elenco delle scuole sottodimensionate del territorio, si è proceduto, su Assisi e Spoleto, scegliendo, come criterio guida, la messa in sicurezza della scuola professionale, già abbondantemente in crisi per le direttive del ministro Gelmini, creando così un polo Tecnico-Professionale stabile per quanto concerne i numeri. Una scelta del resto approvata all’unanimità dalla 3° Commissione Consiliare della Provincia di Perugia e dalla Conferenza Scolastica Provinciale. Scelta che, però, mi rendo conto, anche in quanto insegnante, può suscitare perplessità e provocare, com’è già successo, la reazione negativa di qualche istituto normodimensionato, ovvero del corpo docente del personale ATA. Ma, a fronte della necessità appunto di una scelta, ci è sembrato meno problematico farla ricadere su di un territorio che, per quanto vasto, possa permettere possibilità di spostamento, non particolarmente facile, al contrario, in altre zone del territorio stesso”. “Ricordo inoltre – conclude Porzi - che il dimensionamento non altera l'offerta formativa e comunque rende più stabili le realtà accorpate. Assisi candidata, per il 2019 al ruolo di Capitale Europea della Cultura, permette di sottolineare che non si può non rilevare come la cultura, nella sua accezione più larga e completa, comprenda anche integrazione e solidarietà”.
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