(Cittadino e Provincia) – Perugia 16 gennaio 2012 – “Il Gruppo provinciale del PRC, in una nota, esprime forte dissenso rispetto alla scelta della Regione Umbria di sottrarre alla Provincia di Perugia competenze fondamentali in ordine alle concessioni delle pertinenze idrauliche e delle aree fluviali. Con la Legge Regionale n. 18 / 2011 si è gettata alle ortiche, di fatto, la stessa Legge regionale n. 2 del 1999, privando l’Ente Provincia di ogni potere di intervento in campi delicatissimi quali la difesa dell’assetto idrogeologico, la tutela e valorizzazione delle risorse idriche, le opere interferenti con il reticolo idrografico demaniale ( nuovi ponti, modifiche dei viadotti esistenti, attraversamenti e/o occupazioni di terreni demaniali con tubazioni per fognature, elettrodotti, acquedotti ecc… ). Quali siano stati i criteri ispiratori di tali modifiche è un mistero : necessità di maggiore efficacia e speditezza nelle procedure ? Nessun Ente più della Provincia ha soddisfatto questo parametro, dal momento che, nel solo 2011, la Provincia di Perugia ha istruito ben 180 pratiche relative agli aspetti in questione, di cui 110 si sono concluse con un contratto di concessione. O forse è proprio questa efficienza che ha infastidito qualcuno tutto intento ad affermare con teoremi sperticati e indimostrabili l’inutilità delle Province ? Ci si è posti, da parte della Regione, il problema di come soddisfare ora con la stessa celerità i bisogni della collettività in un campo d’azione non certo di poco conto ? Ci si è posti il problema del destino che avranno le pratiche attualmente in corso di istruttoria in Provincia ? Esse dovranno essere passate subito alla Regione, con tutti i disagi per i cittadini che vedranno ripartire da zero l’iter previsto, oppure si concederanno deroghe a beneficio della Provincia? Grande è la confusione sotto il cielo, a quanto pare, ed allora è bene che la competente Commissione consiliare provinciale chieda lumi e venga investita della questione in tempi celeri”.
Gc12005.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 16 gennaio 2012 – “Il Gruppo provinciale del PRC, in una nota, esprime forte dissenso rispetto alla scelta della Regione Umbria di sottrarre alla Provincia di Perugia competenze fondamentali in ordine alle concessioni delle pertinenze idrauliche e delle aree fluviali. Con la Legge Regionale n. 18 / 2011 si è gettata alle ortiche, di fatto, la stessa Legge regionale n. 2 del 1999, privando l’Ente Provincia di ogni potere di intervento in campi delicatissimi quali la difesa dell’assetto idrogeologico, la tutela e valorizzazione delle risorse idriche, le opere interferenti con il reticolo idrografico demaniale ( nuovi ponti, modifiche dei viadotti esistenti, attraversamenti e/o occupazioni di terreni demaniali con tubazioni per fognature, elettrodotti, acquedotti ecc… ). Quali siano stati i criteri ispiratori di tali modifiche è un mistero : necessità di maggiore efficacia e speditezza nelle procedure ? Nessun Ente più della Provincia ha soddisfatto questo parametro, dal momento che, nel solo 2011, la Provincia di Perugia ha istruito ben 180 pratiche relative agli aspetti in questione, di cui 110 si sono concluse con un contratto di concessione. O forse è proprio questa efficienza che ha infastidito qualcuno tutto intento ad affermare con teoremi sperticati e indimostrabili l’inutilità delle Province ? Ci si è posti, da parte della Regione, il problema di come soddisfare ora con la stessa celerità i bisogni della collettività in un campo d’azione non certo di poco conto ? Ci si è posti il problema del destino che avranno le pratiche attualmente in corso di istruttoria in Provincia ? Esse dovranno essere passate subito alla Regione, con tutti i disagi per i cittadini che vedranno ripartire da zero l’iter previsto, oppure si concederanno deroghe a beneficio della Provincia? Grande è la confusione sotto il cielo, a quanto pare, ed allora è bene che la competente Commissione consiliare provinciale chieda lumi e venga investita della questione in tempi celeri”.
Gc12005.red