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Ambiente - Bastioli (Socialisti Riformisti) chiede intervento della Provincia su questione inquinamento pozzi nell'area folignate
(Cittadino e Provincia) – Perugia 17 gennaio 2012 – “Nel corso del 2011 – scrive in una mozione urgente il capogruppo dei Socialisti Riformisti in Consiglio Provinciale Enrico Bastioli -il Comune di Foligno ha dovuto emettere delle ordinanze di divieto di irrigazione a causa di casi di inquinamento di pozzi nell’area nord di Foligno e presso la località La Paciana. Ad inizio 2012, un nuovo caso di inquinamento è stato rilevato presso l’abitato di San Giovanni Profiamma, con conseguente nuova ordinanza di divieto di irrigazione. A seguito di quest’ultimo caso, oramai l’intera area della pianura interessata dal fenomeno presenta valori superiori alla soglia di contaminazione. La nuova ordinanza, che sostituisce integralmente quella dello scorso maggio individua l’area inquinata, suddividendola in due aree, A e B. La stessa ordinanza prevede il divieto di utilizzare per il consumo umano le acque captate da tutti i pozzi ricadenti nell’area B. il divieto viene esteso anche all’uso irriguo rivolto alla produzione di alimenti nell’area B. Nell’area A il divieto interessa le perforazioni nel sottosuolo, a qualunque scopo destinate, che si approfondiscano al di sotto del livello statico della falda idrica. Inoltre le acque captate da pozzi privati nella zona A non offrono adeguate garanzie per essere ritenute idonee all’uso potabile. A seguito di tale emergenza sono stati previsti piani di controllo congiunti tra Comune, Asl ed Arpa regionale”. Bastioli valuta quindi “necessario, per quanto di propria competenza, un coinvolgimento diretto della Provincia di Perugia in quest’opera di monitoraggio e prevenzione, considerato anche che i casi di inquinamento già riscontrati nella pianura di Foligno, possono estendersi nei territori dei comuni limitrofi come Bevagna e Cannara” invitando il Presidente e la Giunta Provinciale “ad attivarsi per costituire, con tutti i soggetti interessati (Comuni, Provincia, Regione Asl. Arpa) un tavolo tecnico che sia in grado di monitorare costantemente la qualità delle acque del bacino idrico interessato da forme di inquinamento nel territorio folignate e possa coordinare in brevissimo tempo le eventuali misure da adottare, non solo per fronteggiare la crisi ma anche per pianificare interventi di bonifica e messa in sicurezza”.
Gc12013.red
modificato il 26/01/2021
(Cittadino e Provincia) – Perugia 17 gennaio 2012 – “Nel corso del 2011 – scrive in una mozione urgente il capogruppo dei Socialisti Riformisti in Consiglio Provinciale Enrico Bastioli -il Comune di Foligno ha dovuto emettere delle ordinanze di divieto di irrigazione a causa di casi di inquinamento di pozzi nell’area nord di Foligno e presso la località La Paciana. Ad inizio 2012, un nuovo caso di inquinamento è stato rilevato presso l’abitato di San Giovanni Profiamma, con conseguente nuova ordinanza di divieto di irrigazione. A seguito di quest’ultimo caso, oramai l’intera area della pianura interessata dal fenomeno presenta valori superiori alla soglia di contaminazione. La nuova ordinanza, che sostituisce integralmente quella dello scorso maggio individua l’area inquinata, suddividendola in due aree, A e B. La stessa ordinanza prevede il divieto di utilizzare per il consumo umano le acque captate da tutti i pozzi ricadenti nell’area B. il divieto viene esteso anche all’uso irriguo rivolto alla produzione di alimenti nell’area B. Nell’area A il divieto interessa le perforazioni nel sottosuolo, a qualunque scopo destinate, che si approfondiscano al di sotto del livello statico della falda idrica. Inoltre le acque captate da pozzi privati nella zona A non offrono adeguate garanzie per essere ritenute idonee all’uso potabile. A seguito di tale emergenza sono stati previsti piani di controllo congiunti tra Comune, Asl ed Arpa regionale”. Bastioli valuta quindi “necessario, per quanto di propria competenza, un coinvolgimento diretto della Provincia di Perugia in quest’opera di monitoraggio e prevenzione, considerato anche che i casi di inquinamento già riscontrati nella pianura di Foligno, possono estendersi nei territori dei comuni limitrofi come Bevagna e Cannara” invitando il Presidente e la Giunta Provinciale “ad attivarsi per costituire, con tutti i soggetti interessati (Comuni, Provincia, Regione Asl. Arpa) un tavolo tecnico che sia in grado di monitorare costantemente la qualità delle acque del bacino idrico interessato da forme di inquinamento nel territorio folignate e possa coordinare in brevissimo tempo le eventuali misure da adottare, non solo per fronteggiare la crisi ma anche per pianificare interventi di bonifica e messa in sicurezza”.