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Spoleto - Consiglieri Provinciali Panfili (PDL) Capitani e Zampa (PD) su agitazione Consorzio Autotrasportatori Monteluco: latitanza di Parlamentari e istituzioni regionali"
(Cittadino e Provincia) – Perugia 25 gennaio 2012 - In riferimento alla vicenda relativa al Consorzio Autotrasportatori di Monteluco, che sta portando avanti uno sciopero per chiedere alla Cementir l’adeguamento delle tariffe, intervengono i Consiglieri Provinciali Giampiero Panfili (PDL) Massimiliano Capitani (PD) Laura Zampa (PD) nell’esprimere piena solidarietà ai lavoratori, lanciano un grido d’allarme circa il mancato interessamento delle istituzioni umbre e dei Parlamentari eletti in Umbria. “Le richieste degli autotrasportatori – affermano in una nota i tre esponenti spoletini -non sono soltanto legittime e doverose ma addirittura sacrosante. Le tariffe chilometriche attualmente applicate dall’azienda sono quelle del 1992 e quindi è assolutamente necessario un aggiornamento in virtù anche degli aumenti esponenziali del gasolio da autotrasporto e dei pedaggi autostradali. Desta profonda amarezza ed imbarazzo – continuano gli esponenti spoletini – l’assoluta latitanza della politica: nessuno dei 15 parlamentari eletti sul territorio umbro, sia di destra che di sinistra, si è esposto cercando di favorire un accordo tra le parti. Le Istituzioni Regionali tacciono e perfino la stampa, forse per qualche non troppo velata questione di conflitto di interesse, sembra non voler dare il giusto risalto alla vicenda! Evidentemente le sorti di ben 50 autrasportatori e relative famiglie, non sono abbastanza per distogliere l’attenzione della politica dalle questioni romane, la stessa casta che poi si sorprende davanti all’accusa di essere lontana dalle reali problematiche dei territori. Insieme ai colleghi Consiglieri Provinciali esponenti del territorio spoletino, abbiamo intenzione di promuovere un incontro pubblico tra i lavoratori in stato di agitazione e i Parlamentari, la Giunta Regionale e i Consiglieri di Palazzo Cesaroni per costringere la politica ad una presa di posizione. Ad oggi la situazione non sembra prospettare una soluzione positiva, anche in considerazione del fatto che gli ultimi incontri intervenuti tra gli esponenti del CAM e la proprietà non ha dato risultati favorevoli ed anzi sembrano aver ulteriormente allontanato l’ipotesi di un accordo”.
GC12023.red
modificato il 26/01/2021
(Cittadino e Provincia) – Perugia 25 gennaio 2012 - In riferimento alla vicenda relativa al Consorzio Autotrasportatori di Monteluco, che sta portando avanti uno sciopero per chiedere alla Cementir l’adeguamento delle tariffe, intervengono i Consiglieri Provinciali Giampiero Panfili (PDL) Massimiliano Capitani (PD) Laura Zampa (PD) nell’esprimere piena solidarietà ai lavoratori, lanciano un grido d’allarme circa il mancato interessamento delle istituzioni umbre e dei Parlamentari eletti in Umbria. “Le richieste degli autotrasportatori – affermano in una nota i tre esponenti spoletini -non sono soltanto legittime e doverose ma addirittura sacrosante. Le tariffe chilometriche attualmente applicate dall’azienda sono quelle del 1992 e quindi è assolutamente necessario un aggiornamento in virtù anche degli aumenti esponenziali del gasolio da autotrasporto e dei pedaggi autostradali. Desta profonda amarezza ed imbarazzo – continuano gli esponenti spoletini – l’assoluta latitanza della politica: nessuno dei 15 parlamentari eletti sul territorio umbro, sia di destra che di sinistra, si è esposto cercando di favorire un accordo tra le parti. Le Istituzioni Regionali tacciono e perfino la stampa, forse per qualche non troppo velata questione di conflitto di interesse, sembra non voler dare il giusto risalto alla vicenda! Evidentemente le sorti di ben 50 autrasportatori e relative famiglie, non sono abbastanza per distogliere l’attenzione della politica dalle questioni romane, la stessa casta che poi si sorprende davanti all’accusa di essere lontana dalle reali problematiche dei territori. Insieme ai colleghi Consiglieri Provinciali esponenti del territorio spoletino, abbiamo intenzione di promuovere un incontro pubblico tra i lavoratori in stato di agitazione e i Parlamentari, la Giunta Regionale e i Consiglieri di Palazzo Cesaroni per costringere la politica ad una presa di posizione. Ad oggi la situazione non sembra prospettare una soluzione positiva, anche in considerazione del fatto che gli ultimi incontri intervenuti tra gli esponenti del CAM e la proprietà non ha dato risultati favorevoli ed anzi sembrano aver ulteriormente allontanato l’ipotesi di un accordo”.