(Cittadino e Provincia – Perugia, 26 gennaio ’12) - L’assessore provinciale Aviano Rossi e i consiglieri provinciali Franco Granocchia e Teodoro Armillei hanno partecipato all’incontro tra gli eletti e amministratori provinciali Italia dei Valori ed i vertici nazionali del Partito per un confronto sul ruolo e sul futuro delle Province organizzato anche in vista del Consiglio Provinciale aperto di martedì prossimo. Al termine dell’incontro è stato condiviso e approvato, all’unanimità, un documento e concordata l’istituzione di una commissione paritetica, con rappresentanti dei vari livelli istituzionali (comuni, province, regioni) che collabori con i competenti rappresentanti parlamentari per la messa a punto di una vera riforma degli enti locali. ‘l'Italia dei Valori – si legge nel documento - nel rivendicare la sua azione riformatrice, ritiene di fondamentale importanza procedere ad una riforma organica degli Enti locali ed in particolare riteniamo che solo con una riforma razionale, organica e complessiva dello Stato e degli Enti Locali si potrà affrontare il tema delle caste, dei costi della politica e degli sprechi, il tutto nell'interesse dei cittadini e del nostro Paese. Infatti, non c'è dubbio che uno Stato con le attuali regioni, le attuali province, gli attuali comuni, e le migliaia di Enti di secondo livello non è il nostro modello di Stato e la proposta di legge popolare presentata da IDV va vista come avvio di un complessivo processo di riforma e va considerata un’azione riformatrice fondamentale per la democrazia ed il futuro dell'Italia, e ci permettiamo di dire anche dell'Europa. Rispetto al contenuto della riforma proposta dal Governo Monti, riteniamo che la stessa sia una proposta insufficiente che non modifica di fatto l'attuale assetto, ma sottrae alla libera determinazione del corpo elettorale la possibilità di eleggere l'ente intermedio. Occorre, quindi, se si vuole seriamente affrontare il tema delle riforme istituzionali, che oltre ai provvedimenti economico/finanziari il governo presenti al Parlamento un disegno di legge sulla riforma generale del titolo V della Costituzione (riforma dello Stato e degli Enti locali) e relative leggi attuative. Sarebbe un modo per evitare riforme parziali, peraltro a rischio di incostituzionalità. Detta riforma conformemente al programma del nostro Partito, deve prevedere: il dimezzamento dei parlamentari, il passaggio al sistema monocamerale per quanto riguarda la funzione legislativa e la trasformazione del Senato in Senato delle Regioni,
la riorganizzazione ed il riassetto delle regioni con particolare riferimento a quelle a statuto speciale, rivedere l'articolazione delle città metropolitane valutandone l'estensione anche ad altre realtà, la revisione e razionalizzazione delle società partecipate con eliminazione dei consigli di amministrazione delle stesse e la nomina di amministratori unici.
Tutto ciò – conclude il documento - per un vero federalismo che imponga un ripensamento del sistema dei poteri locali e richieda pertanto riforme forti e concrete, che non sommino spese centrali a quelle locali, ma che realizzino un federalismo delle responsabilità’.
GC12026.GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 26 gennaio ’12) - L’assessore provinciale Aviano Rossi e i consiglieri provinciali Franco Granocchia e Teodoro Armillei hanno partecipato all’incontro tra gli eletti e amministratori provinciali Italia dei Valori ed i vertici nazionali del Partito per un confronto sul ruolo e sul futuro delle Province organizzato anche in vista del Consiglio Provinciale aperto di martedì prossimo. Al termine dell’incontro è stato condiviso e approvato, all’unanimità, un documento e concordata l’istituzione di una commissione paritetica, con rappresentanti dei vari livelli istituzionali (comuni, province, regioni) che collabori con i competenti rappresentanti parlamentari per la messa a punto di una vera riforma degli enti locali. ‘l'Italia dei Valori – si legge nel documento - nel rivendicare la sua azione riformatrice, ritiene di fondamentale importanza procedere ad una riforma organica degli Enti locali ed in particolare riteniamo che solo con una riforma razionale, organica e complessiva dello Stato e degli Enti Locali si potrà affrontare il tema delle caste, dei costi della politica e degli sprechi, il tutto nell'interesse dei cittadini e del nostro Paese. Infatti, non c'è dubbio che uno Stato con le attuali regioni, le attuali province, gli attuali comuni, e le migliaia di Enti di secondo livello non è il nostro modello di Stato e la proposta di legge popolare presentata da IDV va vista come avvio di un complessivo processo di riforma e va considerata un’azione riformatrice fondamentale per la democrazia ed il futuro dell'Italia, e ci permettiamo di dire anche dell'Europa. Rispetto al contenuto della riforma proposta dal Governo Monti, riteniamo che la stessa sia una proposta insufficiente che non modifica di fatto l'attuale assetto, ma sottrae alla libera determinazione del corpo elettorale la possibilità di eleggere l'ente intermedio. Occorre, quindi, se si vuole seriamente affrontare il tema delle riforme istituzionali, che oltre ai provvedimenti economico/finanziari il governo presenti al Parlamento un disegno di legge sulla riforma generale del titolo V della Costituzione (riforma dello Stato e degli Enti locali) e relative leggi attuative. Sarebbe un modo per evitare riforme parziali, peraltro a rischio di incostituzionalità. Detta riforma conformemente al programma del nostro Partito, deve prevedere: il dimezzamento dei parlamentari, il passaggio al sistema monocamerale per quanto riguarda la funzione legislativa e la trasformazione del Senato in Senato delle Regioni,
la riorganizzazione ed il riassetto delle regioni con particolare riferimento a quelle a statuto speciale, rivedere l'articolazione delle città metropolitane valutandone l'estensione anche ad altre realtà, la revisione e razionalizzazione delle società partecipate con eliminazione dei consigli di amministrazione delle stesse e la nomina di amministratori unici.
Tutto ciò – conclude il documento - per un vero federalismo che imponga un ripensamento del sistema dei poteri locali e richieda pertanto riforme forti e concrete, che non sommino spese centrali a quelle locali, ma che realizzino un federalismo delle responsabilità’.
GC12026.GG