(Cittadino e Provincia) – Perugia 17 febbraio 2012 - “Conseguentemente all’approvazione della L.R. n° 18/2011 – afferma in una interrogazione il Consigliere Provinciale del Pd Massimiliano Capitani - si sta manifestando una palese situazione di incertezza operativa relativamente alla modifica apportata dall’art. 6 “modificazioni all’art. 68”, che sostituisce la lettera l) dell’art. 68 della L.R. n°3/1999. Questa modifica comporta inevitabilmente l’eliminazione delle competenze delle Province in materia di concessioni di pertinenza idraulica e di aree fluviali. Nella prima stesura del disegno di legge propedeutico all’approvazione della Legge Regionale in oggetto, alla lettera l) corrispondeva il testo:“alla gestione delle opere idrauliche di qualsiasi natura e delle aree appartenenti al demanio idrico, ivi compresa la riscossione dei canoni concessori relativi a manufatti interferenti con il reticolo idraulico demaniale. Tale testo è stato modificato e successivamente approvato nella seguente forma: “alla gestione delle opere idrauliche di qualsiasi natura”. Questa competenza per le Province riguarda materie di estrema importanza per la funzione di gestione del territorio, difesa del suolo, tutela e valorizzazione delle risorse idriche, quali ad esempio le opere interferenti con il reticolo idrografico demaniale sia di interesse pubblico che privato. Nell’anno 2011 la Provincia di Perugia ha istruito 180 pratiche, di cui 110 che prevedono il contratto di concessione (60 di queste completate con la firma dell’atto concessorio e già archiviate), circa 20 hanno completato l’iter istruttorio e sono in attesa della firma del contratto concessorio, mentre circa 35 necessitano solo dei pagamenti dei canoni e delle cauzioni previsti della norma. Inoltre per circa 20 pratiche è stata completata la parte tecnica con la predisposizione del rapporto istruttorio, mentre dal 1 gennaio 2012 sono pervenute agli uffici della Provincia di Perugia circa 15 richieste per le quali è stato avviato il solo iter tecnico. Complessivamente sono in corso attualmente circa 90 pratiche e che non essendo prevista alcuna disciplina transitoria dalla norma in oggetto si ritiene che i procedimenti per i quali non è stato ancora emesso il provvedimento finale debbano presumibilmente essere ricondotti in capo alla Regione Umbra. Stante il carattere di urgenza che rivestono queste problematiche sopra riportate, vorreir sapere se la Provincia di Perugia intende richiedere alla Regione dell’Umbria un provvedimento esplicativo che faccia chiarezza su quale debba essere il comportamento degli Uffici dell’Ente nei confronti delle pratiche in corso di istruttoria e di quelle presentate dopo l’entrata in vigore della L.R. 18/2011, in considerazione del fatto che, come sembrerebbe evincersi dalla norma in oggetto, la competenza sia stata riacquisita in toto dalla Regione Umbria”.
Gc12056.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 17 febbraio 2012 - “Conseguentemente all’approvazione della L.R. n° 18/2011 – afferma in una interrogazione il Consigliere Provinciale del Pd Massimiliano Capitani - si sta manifestando una palese situazione di incertezza operativa relativamente alla modifica apportata dall’art. 6 “modificazioni all’art. 68”, che sostituisce la lettera l) dell’art. 68 della L.R. n°3/1999. Questa modifica comporta inevitabilmente l’eliminazione delle competenze delle Province in materia di concessioni di pertinenza idraulica e di aree fluviali. Nella prima stesura del disegno di legge propedeutico all’approvazione della Legge Regionale in oggetto, alla lettera l) corrispondeva il testo:“alla gestione delle opere idrauliche di qualsiasi natura e delle aree appartenenti al demanio idrico, ivi compresa la riscossione dei canoni concessori relativi a manufatti interferenti con il reticolo idraulico demaniale. Tale testo è stato modificato e successivamente approvato nella seguente forma: “alla gestione delle opere idrauliche di qualsiasi natura”. Questa competenza per le Province riguarda materie di estrema importanza per la funzione di gestione del territorio, difesa del suolo, tutela e valorizzazione delle risorse idriche, quali ad esempio le opere interferenti con il reticolo idrografico demaniale sia di interesse pubblico che privato. Nell’anno 2011 la Provincia di Perugia ha istruito 180 pratiche, di cui 110 che prevedono il contratto di concessione (60 di queste completate con la firma dell’atto concessorio e già archiviate), circa 20 hanno completato l’iter istruttorio e sono in attesa della firma del contratto concessorio, mentre circa 35 necessitano solo dei pagamenti dei canoni e delle cauzioni previsti della norma. Inoltre per circa 20 pratiche è stata completata la parte tecnica con la predisposizione del rapporto istruttorio, mentre dal 1 gennaio 2012 sono pervenute agli uffici della Provincia di Perugia circa 15 richieste per le quali è stato avviato il solo iter tecnico. Complessivamente sono in corso attualmente circa 90 pratiche e che non essendo prevista alcuna disciplina transitoria dalla norma in oggetto si ritiene che i procedimenti per i quali non è stato ancora emesso il provvedimento finale debbano presumibilmente essere ricondotti in capo alla Regione Umbra. Stante il carattere di urgenza che rivestono queste problematiche sopra riportate, vorreir sapere se la Provincia di Perugia intende richiedere alla Regione dell’Umbria un provvedimento esplicativo che faccia chiarezza su quale debba essere il comportamento degli Uffici dell’Ente nei confronti delle pratiche in corso di istruttoria e di quelle presentate dopo l’entrata in vigore della L.R. 18/2011, in considerazione del fatto che, come sembrerebbe evincersi dalla norma in oggetto, la competenza sia stata riacquisita in toto dalla Regione Umbria”.
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