(Cittadino e Provincia) – Perugia 28 febbraio 2012 – L’impianto di Biogas di Costano è finito sotto il tiro del Capogruppo in Consiglio Provinciale dei Socialisti Riformisti Enrico Bastioli che ha presentato sull’argomento al seguente interrogazione : “Nel mese di ottobre 2011 viene presentata al Comune di Bastia Umbra la dichiarazione di Procedura Abilitativi Semplificata da parte di Bastia Bioenergia Società Agricola a r.l. per la realizzazione di un impianto a biogas nel territorio di Costano. Nnel corso dell’iter amministrativo per la concessione delle autorizzazioni sono state sollevate dai cittadini e dalle forze politiche numerose obiezioni alla costruzione dell’impianto a biogas, ed è stata avviata una raccolta firme (489 firme raccolte) relative per una petizione popolare. Il 27 gennaio 2012è stata realizzata un’assemblea generale per la costituzione del Comitato per la Difesa dell’Ambiente di Costano. Il Comitato ha avviato una serie di iniziative di sensibilizzazione e informazione dei cittadini sui pericoli legati alla costruzione dell’impianto che, a loro sire, comporta: l’occupazione di un’area di circa 300mila mq, individuata al ridosso del paese di Costano; la lavorazione di 15mila tonnellate di vegetali l’ano con conseguente stoccaggio di insilato dal quale si sprigiona un forte odore acre, pungente ed insopportabile; lo spargimento nei terreni circostanti di azoto e fertilizzanti tutto l’anno in un terreno paludoso e già fortemente inquinato fino alle falde acquifere; l’’aumento sostanziale del traffico di mezzi pesanti su strade non adeguate a sostenerlo; il blocco dello sviluppo nell’area circostante sia abitativo che recettivo con un deprezzamento degli immobili e dei terreni; visto altresì il rifiuto espresso dalla società Bastia Bioenergia, rispetto alla richiesta di rinuncia al progetto presentata dall’amministrazione comunale di Bastia Umbra, in seguito alla vasta mobilitazione popolare contro la realizzazione dell’impianto. Il 3 febbraio u.s. nel corso della Terza conferenza dei servizi sono stati espressi pareri non favorevoli alla realizzazione dell’impianto da parte della sovrintendenza B.A.P. e della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, parere né favorevole né contrario da parte dell’Arpa (specie sulla gestione delle materie prime in ingresso e digestato in uscita dall’impianto) e la non chiara interpretazione da parte del Comune di Bastia Umbra di due articoli del regolamento della legge regionale n°7 che disciplina l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. A seguito di tale conferenza, la decisione finale è stata rimandata ad una quarta e conclusiva conferenza dei servizi che, ad oggi, è stata rinviata a data da destinarsi”. Bastioli chiede dunque all’all’ l’assessore competente di conoscere “la reale situazione dell’iter per la realizzazione dell’impianto a biogas a Costano di Bastia Umbra; se, dai dati in possesso della Provincia, hanno fondamento le preoccupazioni espresse dal Comitato per la difesa dell’ambiente di Costano e quali sono stati gli atti adottati dalla Provincia di Perugia, per quanto di propria competenza, per la concessione dell’eventuale autorizzazione a costruire”.
Gc12078.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 28 febbraio 2012 – L’impianto di Biogas di Costano è finito sotto il tiro del Capogruppo in Consiglio Provinciale dei Socialisti Riformisti Enrico Bastioli che ha presentato sull’argomento al seguente interrogazione : “Nel mese di ottobre 2011 viene presentata al Comune di Bastia Umbra la dichiarazione di Procedura Abilitativi Semplificata da parte di Bastia Bioenergia Società Agricola a r.l. per la realizzazione di un impianto a biogas nel territorio di Costano. Nnel corso dell’iter amministrativo per la concessione delle autorizzazioni sono state sollevate dai cittadini e dalle forze politiche numerose obiezioni alla costruzione dell’impianto a biogas, ed è stata avviata una raccolta firme (489 firme raccolte) relative per una petizione popolare. Il 27 gennaio 2012è stata realizzata un’assemblea generale per la costituzione del Comitato per la Difesa dell’Ambiente di Costano. Il Comitato ha avviato una serie di iniziative di sensibilizzazione e informazione dei cittadini sui pericoli legati alla costruzione dell’impianto che, a loro sire, comporta: l’occupazione di un’area di circa 300mila mq, individuata al ridosso del paese di Costano; la lavorazione di 15mila tonnellate di vegetali l’ano con conseguente stoccaggio di insilato dal quale si sprigiona un forte odore acre, pungente ed insopportabile; lo spargimento nei terreni circostanti di azoto e fertilizzanti tutto l’anno in un terreno paludoso e già fortemente inquinato fino alle falde acquifere; l’’aumento sostanziale del traffico di mezzi pesanti su strade non adeguate a sostenerlo; il blocco dello sviluppo nell’area circostante sia abitativo che recettivo con un deprezzamento degli immobili e dei terreni; visto altresì il rifiuto espresso dalla società Bastia Bioenergia, rispetto alla richiesta di rinuncia al progetto presentata dall’amministrazione comunale di Bastia Umbra, in seguito alla vasta mobilitazione popolare contro la realizzazione dell’impianto. Il 3 febbraio u.s. nel corso della Terza conferenza dei servizi sono stati espressi pareri non favorevoli alla realizzazione dell’impianto da parte della sovrintendenza B.A.P. e della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, parere né favorevole né contrario da parte dell’Arpa (specie sulla gestione delle materie prime in ingresso e digestato in uscita dall’impianto) e la non chiara interpretazione da parte del Comune di Bastia Umbra di due articoli del regolamento della legge regionale n°7 che disciplina l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. A seguito di tale conferenza, la decisione finale è stata rimandata ad una quarta e conclusiva conferenza dei servizi che, ad oggi, è stata rinviata a data da destinarsi”. Bastioli chiede dunque all’all’ l’assessore competente di conoscere “la reale situazione dell’iter per la realizzazione dell’impianto a biogas a Costano di Bastia Umbra; se, dai dati in possesso della Provincia, hanno fondamento le preoccupazioni espresse dal Comitato per la difesa dell’ambiente di Costano e quali sono stati gli atti adottati dalla Provincia di Perugia, per quanto di propria competenza, per la concessione dell’eventuale autorizzazione a costruire”.
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