Porzi " La crisi economica può essere superata anche con l'utilizzo dei finanziamenti europei"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 10 marzo ’12) – A fine anno nelle pubbliche amministrazioni molti contratti a termine di varia natura non verranno riconfermati. Ed è per discutere di quali scenari potranno aprirsi, quale sarà il destino di molti lavoratori ed essere preparati su contenzioni che potranno aprirsi, che la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica Villa Umbra di Pila ha organizzato una giornata formativa in programma per martedì 13 marzo dal titolo “Mansioni e Mobbing nel pubblico impiego nella giurisprudenza dopo la cd Riforma Brunetta”. A tenere le lezioni due noti avvocati, Valerio Maio, Avvocato del lavoro e Professore di diritto del lavoro e Giovanni Beretta, Avvocato del lavoro. I lavori della giornata sono suddivisi in due parti. Nella prima, dedicata “mansioni e professionalità, il quadro normativo e giurisprudenziale” i principali argomenti trattati riguardano: l’inquadramento professionale e mutamento delle mansioni nel pubblico impiego; la contrastata applicazione dell’art. 2103 c.c. tra esigenze di specialità, tutela della professionalità e fenomeno del cd. mansionismo; i limiti all’esercizio dello jus variandi nel nuovo art. 52 del d.lgs. n. 165 del 2001; le mansioni equivalenti del pubblico dipendente e la classificazione prevista dai contratti collettivi: la nozione di equivalenza cd. formale; l’esercizio di mansioni superiori e i limiti della sua irrilevanza. Adibizione di fatto e trattamento giuridico ed economico conseguente (dopo Cass. Sezioni unite 16 febbraio 2011, n. 3814). Cenni sul contrasto tra giurisprudenza del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione; la cd. fungibilità delle mansioni dopo il d.lgs. n. 150 del 2009. L’adibizione consentita a mansioni inferiori; il trasferimento del lavoratore da un’amministrazione all’altra e le garanzie della professionalità del dipendente. Previsto anche un FOCUS sulla giurisprudenza della Corte Costituzionale in tema di reggenza di uffici superiori e processi di stabilizzazione nel settore delle autonomie locali e della sanità. Nella seconda parte sui parlerà di “demansionamento e mobbing nel contesto delle pubbliche amministrazioni e nell’elaborazione della Corte di Cassazione”. Gli argomento verteranno su: gli elementi essenziali del mobbing nella giurisprudenza di Cassazione; la questione del riparto di giurisdizione in caso di mobbing nel pubblico impiego; mobbing e rilevanza penale del comportamento vessatorio 4. Il confine tra demansionamento e mobbing ed il problema della prova (dopo Cassazione civile, SS.UU., 22 febbraio 2010, n 4063); condotta dell’amministrazione e danni risarcibili nella casistica (esistenziale, morale, biologico ecc.).
Gli orari del corso sono: 9-13 e 14-17.
Cs12025.RBr
(Cittadino e Provincia – Perugia, 10 marzo ’12) – A fine anno nelle pubbliche amministrazioni molti contratti a termine di varia natura non verranno riconfermati. Ed è per discutere di quali scenari potranno aprirsi, quale sarà il destino di molti lavoratori ed essere preparati su contenzioni che potranno aprirsi, che la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica Villa Umbra di Pila ha organizzato una giornata formativa in programma per martedì 13 marzo dal titolo “Mansioni e Mobbing nel pubblico impiego nella giurisprudenza dopo la cd Riforma Brunetta”. A tenere le lezioni due noti avvocati, Valerio Maio, Avvocato del lavoro e Professore di diritto del lavoro e Giovanni Beretta, Avvocato del lavoro. I lavori della giornata sono suddivisi in due parti. Nella prima, dedicata “mansioni e professionalità, il quadro normativo e giurisprudenziale” i principali argomenti trattati riguardano: l’inquadramento professionale e mutamento delle mansioni nel pubblico impiego; la contrastata applicazione dell’art. 2103 c.c. tra esigenze di specialità, tutela della professionalità e fenomeno del cd. mansionismo; i limiti all’esercizio dello jus variandi nel nuovo art. 52 del d.lgs. n. 165 del 2001; le mansioni equivalenti del pubblico dipendente e la classificazione prevista dai contratti collettivi: la nozione di equivalenza cd. formale; l’esercizio di mansioni superiori e i limiti della sua irrilevanza. Adibizione di fatto e trattamento giuridico ed economico conseguente (dopo Cass. Sezioni unite 16 febbraio 2011, n. 3814). Cenni sul contrasto tra giurisprudenza del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione; la cd. fungibilità delle mansioni dopo il d.lgs. n. 150 del 2009. L’adibizione consentita a mansioni inferiori; il trasferimento del lavoratore da un’amministrazione all’altra e le garanzie della professionalità del dipendente. Previsto anche un FOCUS sulla giurisprudenza della Corte Costituzionale in tema di reggenza di uffici superiori e processi di stabilizzazione nel settore delle autonomie locali e della sanità. Nella seconda parte sui parlerà di “demansionamento e mobbing nel contesto delle pubbliche amministrazioni e nell’elaborazione della Corte di Cassazione”. Gli argomento verteranno su: gli elementi essenziali del mobbing nella giurisprudenza di Cassazione; la questione del riparto di giurisdizione in caso di mobbing nel pubblico impiego; mobbing e rilevanza penale del comportamento vessatorio 4. Il confine tra demansionamento e mobbing ed il problema della prova (dopo Cassazione civile, SS.UU., 22 febbraio 2010, n 4063); condotta dell’amministrazione e danni risarcibili nella casistica (esistenziale, morale, biologico ecc.).
Gli orari del corso sono: 9-13 e 14-17.
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