(Cittadino e Provincia – Perugia, 23 marzo ’12) - Il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi ha acconsentito a ricevere, stamani, il giovane che lo aveva aggredito in Piazza Italia, davanti alla sede dell’Ente, un ex precario della precedente amministrazione. Un incontro all’insegna della franchezza nel corso del quale il giovane ha voluto porgere le scuse al presidente e portare le sue giustificazioni al gesto compiuto. “Ho riflettuto intensamente su ciò che avrei potuto fare, valutando le molteplici componenti della vicenda e ricordando, come rappresentante delle Istituzioni, l’insegnamento dei nostri politici e, come cattolico convinto, dei nostri ecclesiali. Ho ritenuto che il modo migliore per invitare tutti ad una riflessione sul senso del gesto compiuto dal giovane consisteva semplicemente nell’intuirne le motivazioni. Cosa resa possibile, peraltro, anche a seguito dell’incontro. Ritengo di accogliere le scuse del giovane pentito del suo gesto, nella consapevolezza che il disagio sociale, creato dalla precarietà del posto di lavoro, può generare negli animi più fragili anche reazioni avulse da un proprio stile di vita. Questa l’affermazione del presidente della Provincia Guasticchi, subito dopo l’incontro. “Del resto – ha spiegato il presidente – la mia convinzione di sempre è quella per cui il responsabile di un ente territoriale sta sul territorio soltanto per amministrare e comprendere le esigenze dei cittadini. Ruolo e funzioni da me rivestite mi impediscono, in questo caso, la sola idea di un accesso al giudice. Comunque ritengo che, al di là del perdono, si tratta di gesti che vanno ad aggravare e non a distendere un clima teso a causa del disagio sociale. La vicenda è conclusa e ora si va avanti”.
Oi12169.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 23 marzo ’12) - Il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi ha acconsentito a ricevere, stamani, il giovane che lo aveva aggredito in Piazza Italia, davanti alla sede dell’Ente, un ex precario della precedente amministrazione. Un incontro all’insegna della franchezza nel corso del quale il giovane ha voluto porgere le scuse al presidente e portare le sue giustificazioni al gesto compiuto. “Ho riflettuto intensamente su ciò che avrei potuto fare, valutando le molteplici componenti della vicenda e ricordando, come rappresentante delle Istituzioni, l’insegnamento dei nostri politici e, come cattolico convinto, dei nostri ecclesiali. Ho ritenuto che il modo migliore per invitare tutti ad una riflessione sul senso del gesto compiuto dal giovane consisteva semplicemente nell’intuirne le motivazioni. Cosa resa possibile, peraltro, anche a seguito dell’incontro. Ritengo di accogliere le scuse del giovane pentito del suo gesto, nella consapevolezza che il disagio sociale, creato dalla precarietà del posto di lavoro, può generare negli animi più fragili anche reazioni avulse da un proprio stile di vita. Questa l’affermazione del presidente della Provincia Guasticchi, subito dopo l’incontro. “Del resto – ha spiegato il presidente – la mia convinzione di sempre è quella per cui il responsabile di un ente territoriale sta sul territorio soltanto per amministrare e comprendere le esigenze dei cittadini. Ruolo e funzioni da me rivestite mi impediscono, in questo caso, la sola idea di un accesso al giudice. Comunque ritengo che, al di là del perdono, si tratta di gesti che vanno ad aggravare e non a distendere un clima teso a causa del disagio sociale. La vicenda è conclusa e ora si va avanti”.
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