(Cittadino e Provincia – Perugia, 29 marzo ’12) - L’unità d’Italia vista dai giovani. Dai giovani umbri per l’esattezza. E’ questo punto di vista che si è voluto privilegiare nell’indizione del concorso “Lo Stato siamo Noi”, avente come tema “aspetti e vicende dell’Umbria, nel periodo dell’annessione al Regno d’Italia, attraverso le fonti documentarie conservate presso l’Archivio di Stato di Perugia e sue Sezioni”. Un concorso rivolto a gruppi di alunni delle scuole secondarie di primo grado (ultimo anno) e di secondo grado del territorio provinciale, promosso dalla Provincia di Perugia ed organizzato dall’archivio di Stato di Perugia, in collaborazione con la stessa Amministrazione provinciale e con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria. Un concorso che ha vissuto la sua giornata conclusiva con la premiazione dei vincitori nell’auditorium dell’Istituto “Aldo Capitini di Perugia”, alla presenza dell’assessore alle attività culturali della Provincia di Perugia Donatella Porzi, del direttore dell’Archivio di Stato Paolo Franzese, di Domenico Petruzzo dell’Ufficio Scolastico Regionale e di Ilaria Moroni direttrice del Centro di Documentazione Archivio Flamigni. “Un concorso - ha detto Porzi - che non è nato da una semplice idea romantica di rivisitazione del passato, ma dalla convinzione che un equilibrato rapporto dialettico tra passato e presente, fondato sulla conoscenza dei fatti, non può che avere un ritorno positivo sulle giovani generazioni”. “In questo senso non possiamo che - ha aggiunto l’assessore - prendere atto con soddisfazione della notevole partecipazione delle scuole al concorso stesso”. “Tanto più - ha concluso Porzi - che siamo convinti di come il ruolo delle istituzioni debba essere di supporto alla attività didattica delle scuole stesse”. Un concorso che, secondo Petruzzo, ha rivelato, negli elaborati, non solo una notevole qualità delle ricerche e di coloro che le hanno effettuate, ma anche la rilevanza e l’attualità del tema, ancora sentito come fondamentale per l’identità del paese. Di seguito, Franzese ha ribadito l’importanza rivestita dalla buona risposta degli istituti scolastici e la riconferma di come gli archivi storici siano tutt’altro che polverosi ed inutili ma, invece, inesauribile fonte storico - culturale. Infine, Ilaria Moroni ha voluto vedere come un segno di speranza l’esito di questo concorso per un paese in cui sembra non essere ancora maturata la consapevolezza storica di ciò che è successo nel dopoguerra.
CL12033.CC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 29 marzo ’12) - L’unità d’Italia vista dai giovani. Dai giovani umbri per l’esattezza. E’ questo punto di vista che si è voluto privilegiare nell’indizione del concorso “Lo Stato siamo Noi”, avente come tema “aspetti e vicende dell’Umbria, nel periodo dell’annessione al Regno d’Italia, attraverso le fonti documentarie conservate presso l’Archivio di Stato di Perugia e sue Sezioni”. Un concorso rivolto a gruppi di alunni delle scuole secondarie di primo grado (ultimo anno) e di secondo grado del territorio provinciale, promosso dalla Provincia di Perugia ed organizzato dall’archivio di Stato di Perugia, in collaborazione con la stessa Amministrazione provinciale e con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria. Un concorso che ha vissuto la sua giornata conclusiva con la premiazione dei vincitori nell’auditorium dell’Istituto “Aldo Capitini di Perugia”, alla presenza dell’assessore alle attività culturali della Provincia di Perugia Donatella Porzi, del direttore dell’Archivio di Stato Paolo Franzese, di Domenico Petruzzo dell’Ufficio Scolastico Regionale e di Ilaria Moroni direttrice del Centro di Documentazione Archivio Flamigni. “Un concorso - ha detto Porzi - che non è nato da una semplice idea romantica di rivisitazione del passato, ma dalla convinzione che un equilibrato rapporto dialettico tra passato e presente, fondato sulla conoscenza dei fatti, non può che avere un ritorno positivo sulle giovani generazioni”. “In questo senso non possiamo che - ha aggiunto l’assessore - prendere atto con soddisfazione della notevole partecipazione delle scuole al concorso stesso”. “Tanto più - ha concluso Porzi - che siamo convinti di come il ruolo delle istituzioni debba essere di supporto alla attività didattica delle scuole stesse”. Un concorso che, secondo Petruzzo, ha rivelato, negli elaborati, non solo una notevole qualità delle ricerche e di coloro che le hanno effettuate, ma anche la rilevanza e l’attualità del tema, ancora sentito come fondamentale per l’identità del paese. Di seguito, Franzese ha ribadito l’importanza rivestita dalla buona risposta degli istituti scolastici e la riconferma di come gli archivi storici siano tutt’altro che polverosi ed inutili ma, invece, inesauribile fonte storico - culturale. Infine, Ilaria Moroni ha voluto vedere come un segno di speranza l’esito di questo concorso per un paese in cui sembra non essere ancora maturata la consapevolezza storica di ciò che è successo nel dopoguerra.
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