'L'azione della Provincia sul terreno della formazione e dell'orientamento al lavoro'
(Cittadino e Provincia – Umbertide, 30 aprile ’12) - Il comandante della polizia provinciale Luca Lucarelli interviene sulla questione “sicurezza” nel territorio comunale di Umbertide per illustrarne il ruolo. Come è evoluto negli ultimi tre anni il ruolo della polizia provinciale nei servizi sul territorio? “La Provincia, oltre a continuare a svolgere servizi nei settori storicamente di sua competenza come ambiente, caccia, pesca, viabilità, negli ultimi anni ha iniziato a svolgere il ruolo di “polizia di prossimità”. Significa che vengono effettuati controlli e soprattutto servizi di vigilanza in molti luoghi sensibili, in primis le scuole, per prevenire fenomeni come spaccio di sostanze stupefacenti o bullismo, che mettono pesantemente a repentaglio la tranquillità degli studenti e il loro rendimento scolastico. E poi anche in luoghi come parchi, scuole, uffici postali. Il fine è quello di dare ai cittadini una maggiore percezione di sicurezza. Un esempio: la polizia provinciale che sosta fuori dagli uffici postali scoraggia sicuramente i malintenzionati che cercano di derubare o truffare i pensionati che escono dopo aver ritirato la pensione”. Questi servizi si svolgono in collaborazione con le altre forze di polizia? “Nei comuni, e sono la maggior parte, con cui la Provincia ha sottoscritto protocolli di intesa questi servizi si svolgono in sinergia con le polizie municipali. L’ultimo Comune con cui abbiamo firmato l’intesa è stato Perugia. Con questi accordi riusciamo a garantire un servizio migliore ai cittadini. Si tratta di protocolli che hanno l’unico scopo di garantire maggiore sicurezza ai cittadini, grazie ai quali si riesce anche a svolgere un controllo più accurato nei centri storici. Nei comuni dove il protocollo di intesa è stato firmato abbiamo constatato che si riesce a svolgere servizi molto più a contatto col cittadino, perché vengono codificati e svolti in accordo con la polizia municipale, come avviene ad esempio in comuni come Perugia, Foligno, Città di Castello, Spoleto, Gubbio, per citare solo quelli di più rilevante dimensione”. Come giudicano i Comuni questi accordi? “In maniera estremamente positiva, perché sono i primi a giovarsene, in quanto avendo a disposizione pochi uomini possono avere dei servizi che altrimenti con le proprie forze non riuscirebbero a garantire. Inoltre la Provincia può mettere a disposizione dei Comuni dei mezzi che questi non possiedono per monitorare tutto il territorio”. Ci risulta che la Provincia starebbe per stanziare un finanziamento per la ristrutturazione della sede della caserma dei Carabinieri di via Spoletini. Può confermare questa indiscrezione? “La notizia è vera. I Carabinieri ad Umbertide hanno sede in uno stabile di proprietà della Provincia. Ormai da decenni Arma e cittadini chiedono una sede migliore e questa amministrazione Provinciale ha dato la sua disponibilità a stanziare una somma per ristrutturare la sede”. Nei comuni dove il protocollo di intesa non è stato firmato, come Umbertide, significa che la polizia provinciale non può operare? “No, noi possiamo comunque autonomamente svolgere servizi. A Umbertide siamo presenti nelle scuole, negli uffici postali e in molti altri luoghi sensibili. Il problema è che dove il protocollo di intesa non è stato firmato i servizi vengono svolti ognuno per proprio conto dalle varie forze di polizia. Quindi può succedere che ci troviamo nello stesso momento in due, sia noi che la polizia locale, in un determinato luogo e un altro viene lasciato completamente scoperto. Questa mancanza di collaborazione comporta minori controlli sul territorio, maggior dispendio di energie, sia di personale che finanziarie. A rimetterci è il cittadino”. Quindi l’auspicio qual è? “Noi confermiamo la piena disponibilità dell’ente a firmare protocolli di intesa con tutti i Comuni. Perché abbiamo a cuore i problemi concreti di chi chiede sicurezza, perché sappiamo il momento che stiamo vivendo in cui non possiamo permetterci con le poche risorse disponibili di disperdere uomini e mezzi sul territorio”.
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(Cittadino e Provincia – Umbertide, 30 aprile ’12) - Il comandante della polizia provinciale Luca Lucarelli interviene sulla questione “sicurezza” nel territorio comunale di Umbertide per illustrarne il ruolo. Come è evoluto negli ultimi tre anni il ruolo della polizia provinciale nei servizi sul territorio? “La Provincia, oltre a continuare a svolgere servizi nei settori storicamente di sua competenza come ambiente, caccia, pesca, viabilità, negli ultimi anni ha iniziato a svolgere il ruolo di “polizia di prossimità”. Significa che vengono effettuati controlli e soprattutto servizi di vigilanza in molti luoghi sensibili, in primis le scuole, per prevenire fenomeni come spaccio di sostanze stupefacenti o bullismo, che mettono pesantemente a repentaglio la tranquillità degli studenti e il loro rendimento scolastico. E poi anche in luoghi come parchi, scuole, uffici postali. Il fine è quello di dare ai cittadini una maggiore percezione di sicurezza. Un esempio: la polizia provinciale che sosta fuori dagli uffici postali scoraggia sicuramente i malintenzionati che cercano di derubare o truffare i pensionati che escono dopo aver ritirato la pensione”. Questi servizi si svolgono in collaborazione con le altre forze di polizia? “Nei comuni, e sono la maggior parte, con cui la Provincia ha sottoscritto protocolli di intesa questi servizi si svolgono in sinergia con le polizie municipali. L’ultimo Comune con cui abbiamo firmato l’intesa è stato Perugia. Con questi accordi riusciamo a garantire un servizio migliore ai cittadini. Si tratta di protocolli che hanno l’unico scopo di garantire maggiore sicurezza ai cittadini, grazie ai quali si riesce anche a svolgere un controllo più accurato nei centri storici. Nei comuni dove il protocollo di intesa è stato firmato abbiamo constatato che si riesce a svolgere servizi molto più a contatto col cittadino, perché vengono codificati e svolti in accordo con la polizia municipale, come avviene ad esempio in comuni come Perugia, Foligno, Città di Castello, Spoleto, Gubbio, per citare solo quelli di più rilevante dimensione”. Come giudicano i Comuni questi accordi? “In maniera estremamente positiva, perché sono i primi a giovarsene, in quanto avendo a disposizione pochi uomini possono avere dei servizi che altrimenti con le proprie forze non riuscirebbero a garantire. Inoltre la Provincia può mettere a disposizione dei Comuni dei mezzi che questi non possiedono per monitorare tutto il territorio”. Ci risulta che la Provincia starebbe per stanziare un finanziamento per la ristrutturazione della sede della caserma dei Carabinieri di via Spoletini. Può confermare questa indiscrezione? “La notizia è vera. I Carabinieri ad Umbertide hanno sede in uno stabile di proprietà della Provincia. Ormai da decenni Arma e cittadini chiedono una sede migliore e questa amministrazione Provinciale ha dato la sua disponibilità a stanziare una somma per ristrutturare la sede”. Nei comuni dove il protocollo di intesa non è stato firmato, come Umbertide, significa che la polizia provinciale non può operare? “No, noi possiamo comunque autonomamente svolgere servizi. A Umbertide siamo presenti nelle scuole, negli uffici postali e in molti altri luoghi sensibili. Il problema è che dove il protocollo di intesa non è stato firmato i servizi vengono svolti ognuno per proprio conto dalle varie forze di polizia. Quindi può succedere che ci troviamo nello stesso momento in due, sia noi che la polizia locale, in un determinato luogo e un altro viene lasciato completamente scoperto. Questa mancanza di collaborazione comporta minori controlli sul territorio, maggior dispendio di energie, sia di personale che finanziarie. A rimetterci è il cittadino”. Quindi l’auspicio qual è? “Noi confermiamo la piena disponibilità dell’ente a firmare protocolli di intesa con tutti i Comuni. Perché abbiamo a cuore i problemi concreti di chi chiede sicurezza, perché sappiamo il momento che stiamo vivendo in cui non possiamo permetterci con le poche risorse disponibili di disperdere uomini e mezzi sul territorio”.
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