(Cittadino e Provincia – Perugia, 8 maggio ’12) - La tv per integrare. Questo è lo scopo dei reportages che la Tv romena ha prodotto sulla città di Perugia, per far conoscere in Romania la nuova patria dei connazionali emigrati. Reportages che la presidenza della Provincia di Perugia ritiene di grande valore, per pubblicizzare le straordinarie bellezze di una regione, come la nostra, bellissima, ricca di monumenti e, allo stesso tempo, ospitale e per cementare un nuovo rapporto tra la nostra comunità e quella romena, che inizi anche a scalfire quegli stereotipi negativi che vengono immessi nel circuito della comunicazione. Stereotipi che vanno superati, mettendo invece in luce la capacità di molti romeni di ritagliarsi un ruolo positivo nel nostro paese. Un ruolo positivo che, per l’assessorato alla cultura, va anche sollecitato con iniziative che coinvolgano entrambi i paesi, come ad esempio quella messo in atto tra le università di Perugia e quella di Bucarest che ha come scopo di vedere riconosciuti i titoli accademici in entrambi i paesi. Progetti che tanto più potranno nascere secondo Cristiana Andrei e Luiza Barcan della Tv romena, quanto meglio i due popoli si conosceranno. Due popoli, è stato ricordato anche da padre Radu Ionut, della Chiesa di San Fiorenzo a Perugia, che trovano anche motivo di vicinanza nelle loro comuni radici cristiane. Radici cristiane comuni importanti anche per il Capo Gabinetto Luciano Moretti, il quale ha ricordato l’impegno delle associazioni cattoliche per l’integrazione, in una nazione come la nostra così facilmente oscillante tra xenofobia e capacità di accoglienza. Al termine del dibattito è stata presentata la associazione “Umbria - Romania”, di cui faranno parte anche molti giovani presenti in sala, i quali hanno parlato diffusamente delle proprie esperienze lavorative e di vita all’interno del nostro territorio.
Oi12258.CC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 8 maggio ’12) - La tv per integrare. Questo è lo scopo dei reportages che la Tv romena ha prodotto sulla città di Perugia, per far conoscere in Romania la nuova patria dei connazionali emigrati. Reportages che la presidenza della Provincia di Perugia ritiene di grande valore, per pubblicizzare le straordinarie bellezze di una regione, come la nostra, bellissima, ricca di monumenti e, allo stesso tempo, ospitale e per cementare un nuovo rapporto tra la nostra comunità e quella romena, che inizi anche a scalfire quegli stereotipi negativi che vengono immessi nel circuito della comunicazione. Stereotipi che vanno superati, mettendo invece in luce la capacità di molti romeni di ritagliarsi un ruolo positivo nel nostro paese. Un ruolo positivo che, per l’assessorato alla cultura, va anche sollecitato con iniziative che coinvolgano entrambi i paesi, come ad esempio quella messo in atto tra le università di Perugia e quella di Bucarest che ha come scopo di vedere riconosciuti i titoli accademici in entrambi i paesi. Progetti che tanto più potranno nascere secondo Cristiana Andrei e Luiza Barcan della Tv romena, quanto meglio i due popoli si conosceranno. Due popoli, è stato ricordato anche da padre Radu Ionut, della Chiesa di San Fiorenzo a Perugia, che trovano anche motivo di vicinanza nelle loro comuni radici cristiane. Radici cristiane comuni importanti anche per il Capo Gabinetto Luciano Moretti, il quale ha ricordato l’impegno delle associazioni cattoliche per l’integrazione, in una nazione come la nostra così facilmente oscillante tra xenofobia e capacità di accoglienza. Al termine del dibattito è stata presentata la associazione “Umbria - Romania”, di cui faranno parte anche molti giovani presenti in sala, i quali hanno parlato diffusamente delle proprie esperienze lavorative e di vita all’interno del nostro territorio.
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