L'accordo finalizzato all'esercizio coordinato delle funzioni di Polizia Locale
(Cittadino e Provincia – Perugia, 17 maggio 2012) - Viene presentato a Perugia, per la prima volta in Italia, nel Palazzo della Provincia - Sala del Consiglio, venerdì 18 maggio, alle ore 16.00, il progetto “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, iscritto nel 2011 nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Si tratta di una candidatura seriale, unica nel suo genere, per aver racchiuso in un solo sito sette importanti testimonianze monumentali dei “Longobardi italiani”: di cui due sono nella nostra regione. Il Tempietto e la Gastaldaga di Cividale del Friuli, il monastero di Santa Giulia a Brescia, il castrum di Castelseprio-Torba (Va), il Tempietto sul Clitunno a Campello (Pg), la chiesa di San Salvatore a Spoleto, la chiesa di Santa Sofia a Benevento, il santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (Fg). L’iscrizione ha coinciso fatalmente con i festeggiamenti per l’Unità Nazionale, le cui radici vanno ricercate proprio in quel medioevo barbarico di cui il popolo longobardo fu primo attore in Italia. Lo studio ha permesso di riconsiderare in modo ampio e interrelato la loro cultura evidenziando le peculiarità e i caratteri comuni dei siti; ampliando la prospettiva d’indagine anche ad ambiti sovranazionali, con i quali sono stati istituiti interessanti raffronti, in grado di spiegare e giustificare l’eccezionalità del portato dei Longobardi. Partiti dalla Scandinavia, giunsero nel nostro paese dopo una lunga peregrinazione attraverso l’Europa del nord. Nel VI secolo iniziarono progressivamente ad occupare la penisola, spartendola con i Bizantini. “Il popolo dalla lunga barba”, a contatto con la straordinaria cultura mediterranea, si trasformò da tribù analfabeta e guerriera in popolo raffinato e amante della tradizione classica, cristianizzato ma rispettoso delle proprie tradizioni nordiche. I beni iscritti sono profondamente diversi ma rappresentano, tutti, le eccellenze di questa nuova identità dei Longobardi in Italia. La presentazione viene realizzata con il patrocinio dell’Unesco, della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia, dei Comuni di Campello e Spoleto, la Camera di Commercio e l’associazione Italia Langobardorum. “L’evento vuole promuovere un dialogo costante tra conoscenza, promozione, tutela, riqualificazione paesaggistica e valorizzazione socio-economica dei territori di riferimento delle aree – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Perugia – questa iniziativa è motivo di orgoglio in quanto ospitata nello storico Palazzo della Provincia, quale sede esclusiva in Italia per la presentazione dei siti UNESCO e altresì in quanto due dei sette siti si trovano nel territorio della Provincia di Perugia”. “Il Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco ha inserito tra i siti tutelati il percorso che comprende le più importanti testimonianze monumentali Longobarde esistenti sul nostro territorio a formare quella che possiamo definire la prima “nazione” italiana- ha sottolineato l’Assessore alla cultura della Provincia di Perugia - una occasione unica per intraprendere un viaggio nella storia del nostro passato che diventa un’opportunità di viaggio e di conoscenza di un patrimonio storico di pregio.
(Cittadino e Provincia – Perugia, 17 maggio 2012) - Viene presentato a Perugia, per la prima volta in Italia, nel Palazzo della Provincia - Sala del Consiglio, venerdì 18 maggio, alle ore 16.00, il progetto “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, iscritto nel 2011 nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Si tratta di una candidatura seriale, unica nel suo genere, per aver racchiuso in un solo sito sette importanti testimonianze monumentali dei “Longobardi italiani”: di cui due sono nella nostra regione. Il Tempietto e la Gastaldaga di Cividale del Friuli, il monastero di Santa Giulia a Brescia, il castrum di Castelseprio-Torba (Va), il Tempietto sul Clitunno a Campello (Pg), la chiesa di San Salvatore a Spoleto, la chiesa di Santa Sofia a Benevento, il santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (Fg). L’iscrizione ha coinciso fatalmente con i festeggiamenti per l’Unità Nazionale, le cui radici vanno ricercate proprio in quel medioevo barbarico di cui il popolo longobardo fu primo attore in Italia. Lo studio ha permesso di riconsiderare in modo ampio e interrelato la loro cultura evidenziando le peculiarità e i caratteri comuni dei siti; ampliando la prospettiva d’indagine anche ad ambiti sovranazionali, con i quali sono stati istituiti interessanti raffronti, in grado di spiegare e giustificare l’eccezionalità del portato dei Longobardi. Partiti dalla Scandinavia, giunsero nel nostro paese dopo una lunga peregrinazione attraverso l’Europa del nord. Nel VI secolo iniziarono progressivamente ad occupare la penisola, spartendola con i Bizantini. “Il popolo dalla lunga barba”, a contatto con la straordinaria cultura mediterranea, si trasformò da tribù analfabeta e guerriera in popolo raffinato e amante della tradizione classica, cristianizzato ma rispettoso delle proprie tradizioni nordiche. I beni iscritti sono profondamente diversi ma rappresentano, tutti, le eccellenze di questa nuova identità dei Longobardi in Italia. La presentazione viene realizzata con il patrocinio dell’Unesco, della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia, dei Comuni di Campello e Spoleto, la Camera di Commercio e l’associazione Italia Langobardorum. “L’evento vuole promuovere un dialogo costante tra conoscenza, promozione, tutela, riqualificazione paesaggistica e valorizzazione socio-economica dei territori di riferimento delle aree – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Perugia – questa iniziativa è motivo di orgoglio in quanto ospitata nello storico Palazzo della Provincia, quale sede esclusiva in Italia per la presentazione dei siti UNESCO e altresì in quanto due dei sette siti si trovano nel territorio della Provincia di Perugia”. “Il Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco ha inserito tra i siti tutelati il percorso che comprende le più importanti testimonianze monumentali Longobarde esistenti sul nostro territorio a formare quella che possiamo definire la prima “nazione” italiana- ha sottolineato l’Assessore alla cultura della Provincia di Perugia - una occasione unica per intraprendere un viaggio nella storia del nostro passato che diventa un’opportunità di viaggio e di conoscenza di un patrimonio storico di pregio.