(Cittadino e Provincia) – Perugia 17 maggio 2012 – Un consiglio aperto per “esprimere vicinanza alla collettività e discutere su soluzioni concrete per fronteggiare l’emergenza sicurezza”. Con queste parole il Presidente del Consiglio Provinciale di Perugia ha aperto ufficialmente la seduta aperta dell’assise sulla “SICUREZZA A PERUGIA E NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA”. “Voglio ribadire – ha continuato - che questa iniziativa è stata fortemente voluta da tutti i consiglieri provinciali, dopo i gravi fatti di sangue avvenuti nella nostra città. Chi fa politica deve ricordarsi di essere prima di tutto cittadino. La nostra Regione ha fatto della ‘vivibilità’ delle proprie città e della qualità della vita una bandiera promozionale che, insieme alla bellezza del territorio, ha funzionato da volano per lo sviluppo, almeno fino al verificarsi di questi gravi fatti. Purtroppo in questi ultimi anni le cose sono cambiate ora si cerca di correre ai ripari, ma per troppo tempo si è avuta una divisione tra chi ha minimizzato troppo e chi si è affidato a slogan populisti. Entrambe le strade non hanno portato niente e gli anni sono passati aggravando la situazione. Ora serve recuperare unità tra istituzioni e cittadini per trovare soluzioni concrete e recuperare quell’immagine persa”. Il Presidente della Provincia nel suo intervento ha ribadito la necessità di fare “fronte comune” tra popolo e istituzione per il bene della nostra città”. “E’ strettamente necessaria – continua il Presidente - anche, la massima coesione tra tutte le forze dell’ordine contro la criminalità organizzata e contro il traffico di stupefacenti. Servono controlli pressanti sul territorio con uomini e mezzi adeguati a fronteggiare la difficile situazione che si è venuta a creare nella nostra città. Condivido pienamente quanto emerso nel corso dell’incontro del sindaco Boccali con il Ministro. La possibilità di poter contare su più uomini e reparti speciali per fronteggiare l’attuale situazione di emergenza, ci fa sperare nella possibilità di poter restituire a Perugia un’immagine positiva di città civile e colta, dove si può vivere bene”. “Se la gente esce e rientra a casa – ha affermato il Capogruppo del Pdl in Provincia - lo deve alle forze dell’ordine. In questi ultimi anni l’azione di supporto degli enti locali è venuta a mancare in termini di sviluppo urbanistico e sociale. Si è fatta una politica di sviluppo urbanistico che ha portato ad avere in alcuni quartieri (Bellocchio e Cortonese) una densità di popolazioni di 60/70 mila abitanti in poche centinaia di metri quadrati. Questo ha favorito lo svuotamento del centro storico e ha tolto la caratteristica fondamentale delle cittadine di provincia, ovvero quella dell’azione di controllo del vicino di casa, che permetteva l’individuazione di situazioni pericolose”.
Oi12285.DB
(Cittadino e Provincia) – Perugia 17 maggio 2012 – Un consiglio aperto per “esprimere vicinanza alla collettività e discutere su soluzioni concrete per fronteggiare l’emergenza sicurezza”. Con queste parole il Presidente del Consiglio Provinciale di Perugia ha aperto ufficialmente la seduta aperta dell’assise sulla “SICUREZZA A PERUGIA E NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA”. “Voglio ribadire – ha continuato - che questa iniziativa è stata fortemente voluta da tutti i consiglieri provinciali, dopo i gravi fatti di sangue avvenuti nella nostra città. Chi fa politica deve ricordarsi di essere prima di tutto cittadino. La nostra Regione ha fatto della ‘vivibilità’ delle proprie città e della qualità della vita una bandiera promozionale che, insieme alla bellezza del territorio, ha funzionato da volano per lo sviluppo, almeno fino al verificarsi di questi gravi fatti. Purtroppo in questi ultimi anni le cose sono cambiate ora si cerca di correre ai ripari, ma per troppo tempo si è avuta una divisione tra chi ha minimizzato troppo e chi si è affidato a slogan populisti. Entrambe le strade non hanno portato niente e gli anni sono passati aggravando la situazione. Ora serve recuperare unità tra istituzioni e cittadini per trovare soluzioni concrete e recuperare quell’immagine persa”. Il Presidente della Provincia nel suo intervento ha ribadito la necessità di fare “fronte comune” tra popolo e istituzione per il bene della nostra città”. “E’ strettamente necessaria – continua il Presidente - anche, la massima coesione tra tutte le forze dell’ordine contro la criminalità organizzata e contro il traffico di stupefacenti. Servono controlli pressanti sul territorio con uomini e mezzi adeguati a fronteggiare la difficile situazione che si è venuta a creare nella nostra città. Condivido pienamente quanto emerso nel corso dell’incontro del sindaco Boccali con il Ministro. La possibilità di poter contare su più uomini e reparti speciali per fronteggiare l’attuale situazione di emergenza, ci fa sperare nella possibilità di poter restituire a Perugia un’immagine positiva di città civile e colta, dove si può vivere bene”. “Se la gente esce e rientra a casa – ha affermato il Capogruppo del Pdl in Provincia - lo deve alle forze dell’ordine. In questi ultimi anni l’azione di supporto degli enti locali è venuta a mancare in termini di sviluppo urbanistico e sociale. Si è fatta una politica di sviluppo urbanistico che ha portato ad avere in alcuni quartieri (Bellocchio e Cortonese) una densità di popolazioni di 60/70 mila abitanti in poche centinaia di metri quadrati. Questo ha favorito lo svuotamento del centro storico e ha tolto la caratteristica fondamentale delle cittadine di provincia, ovvero quella dell’azione di controllo del vicino di casa, che permetteva l’individuazione di situazioni pericolose”.
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