(Cittadino e Provincia – Perugia 23 maggio 2012) – Si è svolto questa mattina in Provincia un convegno dal titolo: “Le piccole e medie imprese negli appalti pubblici, analisi della specifica disciplina con particolare riguardo agli strumenti per un possibile rilancio del settore”. Sono intervenuti l’avvocato Cesare Loria, è stato direttore centrale dell’Ance ed è autore di molte pubblicazioni tra cui il “Il manuale di diritto dei lavori pubblici” e Luigi Cesaro, avvocato e autore di vari saggi in materia di servizi pubblici locali. Nella sua introduzione ai lavori il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi ha descritto l’attuale momento economico, che si riverbera anche nelle piccole imprese: “Ci troviamo di fronte - ha spiegato – ad una crisi epocale che non ha uguali, che è nata in maniera inaspettata in un contesto rarefatto dove sono protagoniste delle feroci speculazioni. Ora l’economia europea è sempre più asfittica, con aziende che hanno la necessità di rinegoziare il debito e che si trovano invece davanti delle banche ingessate. E le amministrazioni non potranno fare investimenti, viste il forte vincolo economico recato dal Patto di stabilità. Anche questo ci spinge verso la recessione”. Cesare Loria ha parlato delle medie e piccole imprese come reale ossatura del nostro sistema, ma che oggi sono realtà assolutamente non aiutate ad andare avanti. “E’ giusto – ha affermato – che oggi la politica non possa svolgere il suo ruolo pressata come è dall’economia e dalle agenzie di rating? Alle piccole imprese viene detto, per contrastare la globalizzazione, di accorparsi, ma poi come possono farvi fronte? Una nuova fusione non si crea con un atto amministrativo. Un'altra nota dolente: la discrezionalità di chi dirige le imprese e dei suoi collaboratori non è al giorno d’oggi più possibile, viste le tante norme che convogliano e incanalano il lavoratore in questo campo”. “Ma la vocazione degli italiani – ha concluso Loria - non sta nelle grandi imprese ma nelle medie e piccole, gestite spessissimo (lo ho appurato tante volte) con etica, aziende che creano anche occupazione. E’ nelle 30mila e più piccole - medie imprese il volano per il rilancio del nostro sistema economico”. Luigi Cesaro ha poi parlato di un’ulteriore differenza: “Le grandi imprese sono le uniche che possono attendere per la risoluzione di un contenzioso. Le piccole invece hanno l’esigenza di monetizzare, e per questo sono costrette ad andare molto più caute”. Cesaro ha poi parlato delle responsabilità dei progettisti nell’evitare errori progettuali, una materia oggi molto farraginosa e, ancora, di nessun aiuto. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato diversi piccoli imprenditori e ascoltatori, è stata poi esaminata l’attuale giurisprudenza in materia di appalto.
Oi12297.MLF
(Cittadino e Provincia – Perugia 23 maggio 2012) – Si è svolto questa mattina in Provincia un convegno dal titolo: “Le piccole e medie imprese negli appalti pubblici, analisi della specifica disciplina con particolare riguardo agli strumenti per un possibile rilancio del settore”. Sono intervenuti l’avvocato Cesare Loria, è stato direttore centrale dell’Ance ed è autore di molte pubblicazioni tra cui il “Il manuale di diritto dei lavori pubblici” e Luigi Cesaro, avvocato e autore di vari saggi in materia di servizi pubblici locali. Nella sua introduzione ai lavori il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi ha descritto l’attuale momento economico, che si riverbera anche nelle piccole imprese: “Ci troviamo di fronte - ha spiegato – ad una crisi epocale che non ha uguali, che è nata in maniera inaspettata in un contesto rarefatto dove sono protagoniste delle feroci speculazioni. Ora l’economia europea è sempre più asfittica, con aziende che hanno la necessità di rinegoziare il debito e che si trovano invece davanti delle banche ingessate. E le amministrazioni non potranno fare investimenti, viste il forte vincolo economico recato dal Patto di stabilità. Anche questo ci spinge verso la recessione”. Cesare Loria ha parlato delle medie e piccole imprese come reale ossatura del nostro sistema, ma che oggi sono realtà assolutamente non aiutate ad andare avanti. “E’ giusto – ha affermato – che oggi la politica non possa svolgere il suo ruolo pressata come è dall’economia e dalle agenzie di rating? Alle piccole imprese viene detto, per contrastare la globalizzazione, di accorparsi, ma poi come possono farvi fronte? Una nuova fusione non si crea con un atto amministrativo. Un'altra nota dolente: la discrezionalità di chi dirige le imprese e dei suoi collaboratori non è al giorno d’oggi più possibile, viste le tante norme che convogliano e incanalano il lavoratore in questo campo”. “Ma la vocazione degli italiani – ha concluso Loria - non sta nelle grandi imprese ma nelle medie e piccole, gestite spessissimo (lo ho appurato tante volte) con etica, aziende che creano anche occupazione. E’ nelle 30mila e più piccole - medie imprese il volano per il rilancio del nostro sistema economico”. Luigi Cesaro ha poi parlato di un’ulteriore differenza: “Le grandi imprese sono le uniche che possono attendere per la risoluzione di un contenzioso. Le piccole invece hanno l’esigenza di monetizzare, e per questo sono costrette ad andare molto più caute”. Cesaro ha poi parlato delle responsabilità dei progettisti nell’evitare errori progettuali, una materia oggi molto farraginosa e, ancora, di nessun aiuto. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato diversi piccoli imprenditori e ascoltatori, è stata poi esaminata l’attuale giurisprudenza in materia di appalto.
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