(Cittadino e Provincia) – Perugia 24 maggio 2012 – Il capogruppo del PRC in Consiglio Provinciale Luca Baldelli, in una nota, reputa non più rinviabile una discussione serena, aperta e approfondita , da parte della Provincia, sul tema della Orte – Falconara ad alta velocità, tratta ferroviaria di importanza fondamentale per la quale l’ipotesi della variante passante per Sant’Egidio , Assisi e per il comprensorio eugubino – gualdese deve essere messa sullo stesso piano dell’opzione del raddoppio, certo più costosa e in grado di garantire un minor bacino d’utenza, interessando, con la zona di Valtopina, una zona nella quale i treni ad alta velocità non fermerebbero di certo. “I tentennamenti su questo fronte afferma Baldelli - da parte della politica umbra, la chiusura verso l’ipotesi del raddoppio nonostante una decina di delibere di Consigli comunali di grande rilevanza rappresentano pietre sulla costruzione stessa della Orte – Falconara: in presenza soltanto dell’opzione Valtopina, insostenibile dal punto di vista dei costi quanto pervicacemente sostenuta , in maniera incomprensibile, anche da autorevoli Sindaci, il Governo, con la scusa delle risorse decrescenti , avrà sempre buon gioco a negare all’Umbria il diritto ad avere un ‘Alta velocità che, oltretutto, nei nostri territori non devasterebbe montagne e paesaggi, differentemente dalla Val di Susa. E’ ora quindi di finirla con il pervicace rifiuto di discutere dell’opzione variante ed è giunto il momento di mettere sul tavolo della Regione e della Provincia la discussione di questo punto come urgente e non procrastinabile. Il PRC su questo si è dimostrato lungimirante : quando tutti negavano la valenza strategica di Sant’Egidio rispetto ai collegamenti ferroviari, il gruppo provinciale sosteneva invece la necessità di collegare l’aeroporto alla strada ferrata ; questo si realizzerà, ma a solo beneficio di Foligno e di pochi altri territori. La città di Foligno ha invece l’esigenza di ridare fiato e sviluppo alle OGR ( Officine Grandi Riparazioni ) e può farlo solo con un progetto adeguato di variante basato su bacini d’utenza cospicui del trasporto pubblico, che significano più treni e quindi più lavoro”.
Gc12181.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 24 maggio 2012 – Il capogruppo del PRC in Consiglio Provinciale Luca Baldelli, in una nota, reputa non più rinviabile una discussione serena, aperta e approfondita , da parte della Provincia, sul tema della Orte – Falconara ad alta velocità, tratta ferroviaria di importanza fondamentale per la quale l’ipotesi della variante passante per Sant’Egidio , Assisi e per il comprensorio eugubino – gualdese deve essere messa sullo stesso piano dell’opzione del raddoppio, certo più costosa e in grado di garantire un minor bacino d’utenza, interessando, con la zona di Valtopina, una zona nella quale i treni ad alta velocità non fermerebbero di certo. “I tentennamenti su questo fronte afferma Baldelli - da parte della politica umbra, la chiusura verso l’ipotesi del raddoppio nonostante una decina di delibere di Consigli comunali di grande rilevanza rappresentano pietre sulla costruzione stessa della Orte – Falconara: in presenza soltanto dell’opzione Valtopina, insostenibile dal punto di vista dei costi quanto pervicacemente sostenuta , in maniera incomprensibile, anche da autorevoli Sindaci, il Governo, con la scusa delle risorse decrescenti , avrà sempre buon gioco a negare all’Umbria il diritto ad avere un ‘Alta velocità che, oltretutto, nei nostri territori non devasterebbe montagne e paesaggi, differentemente dalla Val di Susa. E’ ora quindi di finirla con il pervicace rifiuto di discutere dell’opzione variante ed è giunto il momento di mettere sul tavolo della Regione e della Provincia la discussione di questo punto come urgente e non procrastinabile. Il PRC su questo si è dimostrato lungimirante : quando tutti negavano la valenza strategica di Sant’Egidio rispetto ai collegamenti ferroviari, il gruppo provinciale sosteneva invece la necessità di collegare l’aeroporto alla strada ferrata ; questo si realizzerà, ma a solo beneficio di Foligno e di pochi altri territori. La città di Foligno ha invece l’esigenza di ridare fiato e sviluppo alle OGR ( Officine Grandi Riparazioni ) e può farlo solo con un progetto adeguato di variante basato su bacini d’utenza cospicui del trasporto pubblico, che significano più treni e quindi più lavoro”.
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