(Cittadino e Provincia) – Paciano, 15 maggio ‘20 – Ha raggiunto l’invidiabile età di 100 anni in piena emergenza sanitaria. Per questo motivo Paciano, nonostante il grande affetto che nutre nei suoi confronti, non ha potuto fare altro che consegnare al sindaco Riccardo Bardelli il suo carico di saluti ed auguri.
Ha spento oggi le cento candeline Aldo Serafini, un uomo profondamente legato alla piccola comunità sulle colline del Trasimeno.
A causa delle restrizioni attuali nessuna vera e propria festa per lui, ma gli auguri, a distanza, di tanti parenti ed amici più stretti. E quelli, più istituzionali, del primo cittadino che a nome di tutta Paciano si è recato a casa sua per consegnargli una piccola scultura in legno di ulivo, realizzata dal falegname locale Angelo Belperio, raffigurante l'albero della vita.
Quella di Aldo è stata una lunga vita, con tante esperienze in giro per l'Italia ed il mondo ed un'innata passione per la conoscenza. Passione che coltiva ancora oggi, dividendo il tempo tra orto ed internet.
Aldo si trovava in Africa allo scoppio della seconda guerra mondiale, il 10 giugno 1940, e ha rischiato più volte la vita in azioni di sabotaggio. Dopo l’8 settembre si rifugiò sul Monte Pausillo dove organizzò quei ragazzi che si diedero alla macchia cercando di rimanere vicino alle famiglie.
Dopo la guerra è stato responsabile di diverse grandi aziende agricole. E’ stato poi assunto a Roma presso la FAO, dove ha lavorato a progetti di sviluppo agricolo in diverse parti del mondo. Ha contribuito nei primi anni ‘60 in maniera significativa allo sviluppo economico e culturale di Paciano, ideando e organizzando un parco sul Pausillo.
A riposo dal lavoro dagli anni ‘80, ha tuttavia continuato a studiare sistemi innovativi di contenimento energetico e di produzione con le rinnovabili.
Ogni mattina, prima dello scoppio della pandemia, lo si poteva incontrare al bar a fare colazione con un cornetto alla crema, tradendo così la sua spiccata golosità.
Paciano20007.ET
(Cittadino e Provincia) – Paciano, 15 maggio ‘20 – Ha raggiunto l’invidiabile età di 100 anni in piena emergenza sanitaria. Per questo motivo Paciano, nonostante il grande affetto che nutre nei suoi confronti, non ha potuto fare altro che consegnare al sindaco Riccardo Bardelli il suo carico di saluti ed auguri.
Ha spento oggi le cento candeline Aldo Serafini, un uomo profondamente legato alla piccola comunità sulle colline del Trasimeno.
A causa delle restrizioni attuali nessuna vera e propria festa per lui, ma gli auguri, a distanza, di tanti parenti ed amici più stretti. E quelli, più istituzionali, del primo cittadino che a nome di tutta Paciano si è recato a casa sua per consegnargli una piccola scultura in legno di ulivo, realizzata dal falegname locale Angelo Belperio, raffigurante l'albero della vita.
Quella di Aldo è stata una lunga vita, con tante esperienze in giro per l'Italia ed il mondo ed un'innata passione per la conoscenza. Passione che coltiva ancora oggi, dividendo il tempo tra orto ed internet.
Aldo si trovava in Africa allo scoppio della seconda guerra mondiale, il 10 giugno 1940, e ha rischiato più volte la vita in azioni di sabotaggio. Dopo l’8 settembre si rifugiò sul Monte Pausillo dove organizzò quei ragazzi che si diedero alla macchia cercando di rimanere vicino alle famiglie.
Dopo la guerra è stato responsabile di diverse grandi aziende agricole. E’ stato poi assunto a Roma presso la FAO, dove ha lavorato a progetti di sviluppo agricolo in diverse parti del mondo. Ha contribuito nei primi anni ‘60 in maniera significativa allo sviluppo economico e culturale di Paciano, ideando e organizzando un parco sul Pausillo.
A riposo dal lavoro dagli anni ‘80, ha tuttavia continuato a studiare sistemi innovativi di contenimento energetico e di produzione con le rinnovabili.
Ogni mattina, prima dello scoppio della pandemia, lo si poteva incontrare al bar a fare colazione con un cornetto alla crema, tradendo così la sua spiccata golosità.
Paciano20007.ET