(Cittadino e Provincia) – Perugia, 28 gennaio ‘20 – Con una missiva indirizzata a Presidente, direttore generale e segretario generale della Provincia di Perugia il consigliere provinciale di opposizione Marcello Rigucci interviene sulla vicenda del nuovo Regolamento di Polizia provinciale in attesa di approvazione da parte del Consiglio.
“Il nuovo regolamento, che vuol essere approvato dalla maggioranza di Sinistra a guida Pd, - scrive Rigucci - vede sia la figura di comandante, che quella di vice comandante con funzioni di coordinatore, coperte da personale pescato all’interno della Provincia, senza concorso esterno e la men che minima selezione. Il testo che la Consigliera delegata Letizia Michelini vuol fare adottare, a differenza di quanto da lei sostenuto in articoli di stampa, è illegittimo ed illegale, perchè in netto contrasto con la sentenza della Corte di appello di Perugia nr. 209/2019, che vista la legge quadro n 65/86 ha dichiarato che l’art. 5 e 7 (quello che prevede la qualifica di agente di p.s. per il personale di vigilanza) non sono applicabili per le guardie delle Province. Tale circostanza, sostenuta in giudizio dall’avvocatura della Provincia e riconosciuta dai giudici di merito pertanto, non può essere poi ignorata in sede di stesura di regolamento. Ormai è pacifico e non oggetto di interpretazione, come vorrebbe far intendere la stessa Michelini, che le guardie provinciali non abbiano la qualifica di agenti di pubblica sicurezza come invece hanno i vigili urbani. Il Regolamento che si vuole approvare contiene inoltre altre disposizioni ‘impositive e vessatorie’ nei confronti del personale che prevalicano le leggi nazionali ed i ccnl”. “Laddove la vigilanza è carente – fa poi notare Rigucci nella stessa lettera - è assurdo impiegare il personale della Polizia provinciale, in attività volte a distrarli dai loro effettivi compiti istituzionali. Ci si domanda nel 2019 quanti servizi verbalizzati siano stati emessi in campo ambientale dalle guardie provinciali, discariche abusive, sversamento di liquami o altro, quante contravvenzioni per mancanza di assicurazione rca sono state eseguite, considerato che i cittadini pagano la percentuale massima sulla imposta provinciale sulla rca e soltanto nel mese di dicembre ho segnalato ben 2 richieste di intervento in campo ambientale. La mancata messa a ruolo delle contravvenzioni – aggiunge - ha prodotto un danno erariale alla Provincia di 630.000,00 euro, soldi sottratti alla manutenzione stradale, per l’insegnamento alla sicurezza stradale nelle scuole e per una quota parte per l’accantonamento del fondo destinato alle guardie provinciali”.
“Il 10 gennaio – riferisce ancora il consigliere provinciale - avevo indetto una Commissione in relazione alla sentenza della Corte di appello di Perugia (rinviata in un primo momento dalla dirigente per effettuare approfondimenti e poi accordata): ancora oggi sto aspettando la sua comunicazione, ma la consigliera Michelini vuole portare comunque in Consiglio tale Regolamento senza il dovuto passaggio in commissione per chiarimenti. Pertanto – conclude Rigucci - considerate le disposizioni di legge, la sentenza Corte d’appello di Perugia, visto la volontà di non indire un bando concorsuale esterno per il comando e vice comandante o comunque con requisiti di idoneita’ accettabili, è mio dovere presentare esposto al prefetto, alla magistratura nei confronti di tutti quei soggetti che con la approvazione del regolamento intendono prevalicare e violare le leggi, sentenze e diritti costituzionalmente riconosciuti”.
GC20001.RED
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 28 gennaio ‘20 – Con una missiva indirizzata a Presidente, direttore generale e segretario generale della Provincia di Perugia il consigliere provinciale di opposizione Marcello Rigucci interviene sulla vicenda del nuovo Regolamento di Polizia provinciale in attesa di approvazione da parte del Consiglio.
“Il nuovo regolamento, che vuol essere approvato dalla maggioranza di Sinistra a guida Pd, - scrive Rigucci - vede sia la figura di comandante, che quella di vice comandante con funzioni di coordinatore, coperte da personale pescato all’interno della Provincia, senza concorso esterno e la men che minima selezione. Il testo che la Consigliera delegata Letizia Michelini vuol fare adottare, a differenza di quanto da lei sostenuto in articoli di stampa, è illegittimo ed illegale, perchè in netto contrasto con la sentenza della Corte di appello di Perugia nr. 209/2019, che vista la legge quadro n 65/86 ha dichiarato che l’art. 5 e 7 (quello che prevede la qualifica di agente di p.s. per il personale di vigilanza) non sono applicabili per le guardie delle Province. Tale circostanza, sostenuta in giudizio dall’avvocatura della Provincia e riconosciuta dai giudici di merito pertanto, non può essere poi ignorata in sede di stesura di regolamento. Ormai è pacifico e non oggetto di interpretazione, come vorrebbe far intendere la stessa Michelini, che le guardie provinciali non abbiano la qualifica di agenti di pubblica sicurezza come invece hanno i vigili urbani. Il Regolamento che si vuole approvare contiene inoltre altre disposizioni ‘impositive e vessatorie’ nei confronti del personale che prevalicano le leggi nazionali ed i ccnl”. “Laddove la vigilanza è carente – fa poi notare Rigucci nella stessa lettera - è assurdo impiegare il personale della Polizia provinciale, in attività volte a distrarli dai loro effettivi compiti istituzionali. Ci si domanda nel 2019 quanti servizi verbalizzati siano stati emessi in campo ambientale dalle guardie provinciali, discariche abusive, sversamento di liquami o altro, quante contravvenzioni per mancanza di assicurazione rca sono state eseguite, considerato che i cittadini pagano la percentuale massima sulla imposta provinciale sulla rca e soltanto nel mese di dicembre ho segnalato ben 2 richieste di intervento in campo ambientale. La mancata messa a ruolo delle contravvenzioni – aggiunge - ha prodotto un danno erariale alla Provincia di 630.000,00 euro, soldi sottratti alla manutenzione stradale, per l’insegnamento alla sicurezza stradale nelle scuole e per una quota parte per l’accantonamento del fondo destinato alle guardie provinciali”.
“Il 10 gennaio – riferisce ancora il consigliere provinciale - avevo indetto una Commissione in relazione alla sentenza della Corte di appello di Perugia (rinviata in un primo momento dalla dirigente per effettuare approfondimenti e poi accordata): ancora oggi sto aspettando la sua comunicazione, ma la consigliera Michelini vuole portare comunque in Consiglio tale Regolamento senza il dovuto passaggio in commissione per chiarimenti. Pertanto – conclude Rigucci - considerate le disposizioni di legge, la sentenza Corte d’appello di Perugia, visto la volontà di non indire un bando concorsuale esterno per il comando e vice comandante o comunque con requisiti di idoneita’ accettabili, è mio dovere presentare esposto al prefetto, alla magistratura nei confronti di tutti quei soggetti che con la approvazione del regolamento intendono prevalicare e violare le leggi, sentenze e diritti costituzionalmente riconosciuti”.
GC20001.RED