(Cittadino e Provincia) Montone, 5 febbraio ‘19 – Si conferma una stagione da sogno quella del teatro San Fedele di Montone. Dopo due consecutivi sold out, sabato 9 febbraio, l’associazione montonese “Residenze Instabile” punta a fare il terzo.
In scena, alle 21, lo spettacolo “La Mite”, un raro lavoro di pura poesia, raffinatezza espressiva ed eleganza drammaturgica, tratto dal racconto di Fëdor Dostoevskij. Una produzione della compagnia “Teatro Presente” con Clelia Cicero e Daniele Cavone Felicioni, adattamento e regia di César Brie.
Sul palco un dialogo di azioni e parole. Un grande riadattamento del testo del 1876 dove lei, la Mite, disegna un'inquietudine che ha già la complessità della questione di genere, tanto più potentemente insidiosa e attuale in quanto ancora priva di sovrastrutture ideologiche.
La stagione del San Fedele, curata per il nono anno consecutivo dall’associazione “Residenze Instabili”, è promossa dal Comune di Montone.
Montone19007.IC
(Cittadino e Provincia) Montone, 5 febbraio ‘19 – Si conferma una stagione da sogno quella del teatro San Fedele di Montone. Dopo due consecutivi sold out, sabato 9 febbraio, l’associazione montonese “Residenze Instabile” punta a fare il terzo.
In scena, alle 21, lo spettacolo “La Mite”, un raro lavoro di pura poesia, raffinatezza espressiva ed eleganza drammaturgica, tratto dal racconto di Fëdor Dostoevskij. Una produzione della compagnia “Teatro Presente” con Clelia Cicero e Daniele Cavone Felicioni, adattamento e regia di César Brie.
Sul palco un dialogo di azioni e parole. Un grande riadattamento del testo del 1876 dove lei, la Mite, disegna un'inquietudine che ha già la complessità della questione di genere, tanto più potentemente insidiosa e attuale in quanto ancora priva di sovrastrutture ideologiche.
La stagione del San Fedele, curata per il nono anno consecutivo dall’associazione “Residenze Instabili”, è promossa dal Comune di Montone.
Montone19007.IC