Presente alla cerimonia di consegna medaglie d'onore al Palazzo Vescovile di Assisi
(Cittadino e Provincia) – Assisi, 25 gennaio ’19 – Il Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta ha partecipato questa mattina (venerdì) alla cerimonia di consegna delle medaglie d’onore da parte del Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia (“riconoscimento per i cittadini, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra…”) tenuta in un luogo simbolo della Giornata della Memoria, nella sala della Spogliazione del vescovado di Assisi, dove ha sede da qualche anno il Museo della Memoria, curato da Marina Rosati.
Oltre alle più alte cariche civili, religiose e amministrative, era presente anche Gioia Bartali, nipote di Gino Bartali ricordato oltre che per la sua attività di ciclista anche per aver salvato centinaia di ebrei.
“Abbiamo ancora negli occhi le immagini dei tantissimi giovani studenti che si sono recati ad Auschwitz in questi giorni – è il pensiero del presidente Bacchetta -, nell'imminenza del Giorno della Memoria. Il senso di trepidazione, di smarrimento, di incredulità e di dolore era così vivo e potente che quasi non riusciva ad esprimersi sui volti di quei ragazzi e di quelle ragazze.
Più trascorrono gli anni dalla Shoah, meno si riesce a credere ai propri occhi, anche se gli occhi dei nostri figli e dei nostri nipoti sono molto abituati a immagini di orrore e di raccapriccio per le guerre e le repressioni che insanguinano il mondo contemporaneo in ogni parte del pianeta.
Lontano dai campi di internamento, nei paesi e nelle città della nostra pacifica Umbria corre oggi lo stesso senso di stupore e di dolore in occasione della visita al Museo della Memoria di Assisi.
Durante la cerimonia di oggi sono state consegnate, da parte del Prefetto di Perugia, le "medaglie d'onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra".
Niente del dolore arrecato all'umanità dalla furia nazista sarà mai più nascosto agli occhi delle giovani generazioni e un Museo come quello di Assisi è particolarmente stimolante e utile per tutta la comunità provinciale in quanto lì sono depositate le tracce del martirio e nello stesso tempo le ancore che hanno permesso la salvezza e la possibilità di uscire dal tunnel del genocidio.
Le medaglie consegnate ai sopravvissuti saranno un loro patrimonio personale di riscatto e di rinascita e, insieme, arricchiranno di un valore simbolico ineguagliabile le stesse stanze del Museo allestito in Assisi, saranno esse stesse memoria da conservare e tramandare anche ai figli di chi oggi, figlio, celebra qui il dolore e la speranza”.
Oi19003.RB
(Cittadino e Provincia) – Assisi, 25 gennaio ’19 – Il Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta ha partecipato questa mattina (venerdì) alla cerimonia di consegna delle medaglie d’onore da parte del Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia (“riconoscimento per i cittadini, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra…”) tenuta in un luogo simbolo della Giornata della Memoria, nella sala della Spogliazione del vescovado di Assisi, dove ha sede da qualche anno il Museo della Memoria, curato da Marina Rosati.
Oltre alle più alte cariche civili, religiose e amministrative, era presente anche Gioia Bartali, nipote di Gino Bartali ricordato oltre che per la sua attività di ciclista anche per aver salvato centinaia di ebrei.
“Abbiamo ancora negli occhi le immagini dei tantissimi giovani studenti che si sono recati ad Auschwitz in questi giorni – è il pensiero del presidente Bacchetta -, nell'imminenza del Giorno della Memoria. Il senso di trepidazione, di smarrimento, di incredulità e di dolore era così vivo e potente che quasi non riusciva ad esprimersi sui volti di quei ragazzi e di quelle ragazze.
Più trascorrono gli anni dalla Shoah, meno si riesce a credere ai propri occhi, anche se gli occhi dei nostri figli e dei nostri nipoti sono molto abituati a immagini di orrore e di raccapriccio per le guerre e le repressioni che insanguinano il mondo contemporaneo in ogni parte del pianeta.
Lontano dai campi di internamento, nei paesi e nelle città della nostra pacifica Umbria corre oggi lo stesso senso di stupore e di dolore in occasione della visita al Museo della Memoria di Assisi.
Durante la cerimonia di oggi sono state consegnate, da parte del Prefetto di Perugia, le "medaglie d'onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra".
Niente del dolore arrecato all'umanità dalla furia nazista sarà mai più nascosto agli occhi delle giovani generazioni e un Museo come quello di Assisi è particolarmente stimolante e utile per tutta la comunità provinciale in quanto lì sono depositate le tracce del martirio e nello stesso tempo le ancore che hanno permesso la salvezza e la possibilità di uscire dal tunnel del genocidio.
Le medaglie consegnate ai sopravvissuti saranno un loro patrimonio personale di riscatto e di rinascita e, insieme, arricchiranno di un valore simbolico ineguagliabile le stesse stanze del Museo allestito in Assisi, saranno esse stesse memoria da conservare e tramandare anche ai figli di chi oggi, figlio, celebra qui il dolore e la speranza”.
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