(Cittadino e Provincia) Perugia 9 luglio ’18 – E’ stata prorogata fino al 7 ottobre 2018 la mostra “Back to Deruta. Sacred and Profane Beauty’ ospitata presso la Sala Magnini del Museo Regionale. I motivi del prolungamento della mostra sono stati esposti oggi in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Sindaco di Deruta Michele Toniaccini, Giulio Busti curatore della mostra e Iolanda Cunto di Sistema Museo. Quest’ultima ha ricordato come dal primo giorno di apertura ad oggi, il trend è stato sempre in crescita, riconfermando che tutte le domeniche alle 10,30, sarà possibile usufruire di una visita gratuita guidata; inoltre il museo resterà aperto anche il martedì. “Dai dati emerge un ulteriore apprezzamento verso questa mostra – ha concluso Cunto - perché molti visitatori poi acquistano il catalogo”. La mostra comprende una raccolta di ventiquattro antiche maioliche di elevatissimo pregio prodotte dalle officine derutesi fra la seconda metà del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento. “E’ una mostra con pezzi di altissimo rilievo artistico e storico – ribadisce Busti – che non sarebbe stato possibile realizzare se non grazie ai collezionisti privati che hanno dato i prestito i propri gioielli al Museo della Ceramica per questo periodo. Pensate solo a quanto sarebbe costato spostare queste opere da una città all’altra, voglio ricordare che le maioliche di Deruta sono presenti in oltre 100 musei del mondo”. “Con questa mostra e tante altre iniziative che mettiamo in piedi insieme al Museo della Ceramica, – ha detto Toniaccini - Deruta sta riprendendo il suo importante ruolo in Europa. Molte città della ceramica di stati europei e non, ci stanno cercando per gemellaggi e collaborazioni”. La proroga della mostra si configura come un altro importante tassello nell’ambito delle azioni di valorizzazione e recupero del patrimonio culturale derutese. Le opere in mostra sono state selezionate da Camille Leprince e Justin Raccanello con la consulenza di Elisa Paola Sani, già collaboratrice del Victoria & Albert Museum, il cui studio critico è raccolto nel catalogo in lingua italiana con un saggio introduttivo di Giulio Busti e Franco Cocchi, cui si deve anche l'attuale allestimento della mostra nella sala Magnini del Museo Regionale della Ceramica. Partendo dai documenti di cultura materiale, esposti accanto alle opere, la mostra fa conoscere al pubblico la plurisecolare tradizione ceramica derutese, tradizione incentivata dall’amena posizione geografica di Deruta che, attraversata dal fiume Tevere e circondata da paesaggi collinari, ha potuto da sempre contare su ottima argilla finissima e abbondante legname per le fornaci.
deruta180733.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 9 luglio ’18 – E’ stata prorogata fino al 7 ottobre 2018 la mostra “Back to Deruta. Sacred and Profane Beauty’ ospitata presso la Sala Magnini del Museo Regionale. I motivi del prolungamento della mostra sono stati esposti oggi in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Sindaco di Deruta Michele Toniaccini, Giulio Busti curatore della mostra e Iolanda Cunto di Sistema Museo. Quest’ultima ha ricordato come dal primo giorno di apertura ad oggi, il trend è stato sempre in crescita, riconfermando che tutte le domeniche alle 10,30, sarà possibile usufruire di una visita gratuita guidata; inoltre il museo resterà aperto anche il martedì. “Dai dati emerge un ulteriore apprezzamento verso questa mostra – ha concluso Cunto - perché molti visitatori poi acquistano il catalogo”. La mostra comprende una raccolta di ventiquattro antiche maioliche di elevatissimo pregio prodotte dalle officine derutesi fra la seconda metà del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento. “E’ una mostra con pezzi di altissimo rilievo artistico e storico – ribadisce Busti – che non sarebbe stato possibile realizzare se non grazie ai collezionisti privati che hanno dato i prestito i propri gioielli al Museo della Ceramica per questo periodo. Pensate solo a quanto sarebbe costato spostare queste opere da una città all’altra, voglio ricordare che le maioliche di Deruta sono presenti in oltre 100 musei del mondo”. “Con questa mostra e tante altre iniziative che mettiamo in piedi insieme al Museo della Ceramica, – ha detto Toniaccini - Deruta sta riprendendo il suo importante ruolo in Europa. Molte città della ceramica di stati europei e non, ci stanno cercando per gemellaggi e collaborazioni”. La proroga della mostra si configura come un altro importante tassello nell’ambito delle azioni di valorizzazione e recupero del patrimonio culturale derutese. Le opere in mostra sono state selezionate da Camille Leprince e Justin Raccanello con la consulenza di Elisa Paola Sani, già collaboratrice del Victoria & Albert Museum, il cui studio critico è raccolto nel catalogo in lingua italiana con un saggio introduttivo di Giulio Busti e Franco Cocchi, cui si deve anche l'attuale allestimento della mostra nella sala Magnini del Museo Regionale della Ceramica. Partendo dai documenti di cultura materiale, esposti accanto alle opere, la mostra fa conoscere al pubblico la plurisecolare tradizione ceramica derutese, tradizione incentivata dall’amena posizione geografica di Deruta che, attraversata dal fiume Tevere e circondata da paesaggi collinari, ha potuto da sempre contare su ottima argilla finissima e abbondante legname per le fornaci.
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