Perugia, 11 maggio ’16 - Si svolgerà giovedì 12 maggio ore 16,30, presso la sala Consiliare della Provincia di Perugia, l’unico evento della città di Perugia in memoria della catastrofe nucleare di Chernobyl avvenuta esattamente trent’anni fa. All’evento, organizzato per “Maggio dei libri” da ali&no editrice in collaborazione con la Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG, partecipano la giornalista e scrittrice Ritanna Armeni, che presenterà il romanzo di Patrizia Fortunati “Marmellata di prugne”, l’architetto esperto in sostenibilità ambientale Francesco Masciarelli e Fabrizio Pacifici, socio fondatore Aiutiamoli a Vivere ONG, con il coordinamento della giornalista Vanna Ugolini e le letture teatrali di Giannermete Romani.
A conclusione della serata verrà proiettato un video reportage su Chernobyl, realizzato da Nicole Di Giulio e Antonella Spinelli, già allieve della Scuola di Giornalismo RTV di Perugia, e il racconto fotografico di di Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri.
La storia di Lyudmila, bambina di Chernobyl arrivata in Umbria per le vacanze terapeutiche e oggi madre coraggio in Bielorussia, raccontata nel romanzo della scrittrice ternana, è diventata simbolo di rinascita e sta commuovendo l’Italia: “Marmellata di prugne”, ispirato a una storia vera, è alla sua ottava ristampa e, con oltre 2000 copie vendute in 3 anni, è divenuto ormai un caso editoriale con oltre 60 presentazioni organizzate su tutto il territorio nazionale, tra cui l’ultima ad aprile di quest’anno nel Principato di Monaco con Luisella Berrino, storica conduttrice di Radio Monte Carlo.
Quella della vacanza terapeutica è stata ed è ancora una strada comune a molti bambini di Chernobyl, un milione addirittura secondo stime recenti, che affrontano lunghi viaggi dalla Bielorussia per essere accolti in famiglie motivate. Di questi, quasi 500mila sono arrivati in Italia dove almeno un milione di famiglie sono state coinvolte, come quella dell'autrice di questo romanzo e alcune della Provincia di Perugia.
Molti i Comitati e le Associazioni di volontariato, collegati soprattutto alla Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG (rete internazionale impegnata in progetti umanitari), che in tutta Italia hanno promosso questo libro come testimonianza reale, e quanto mai attuale, di accoglienza verso chi versa in condizioni disagiate e che, fuggendo da catastrofi ambientali, nucleari o belliche, cerca nel calore delle famiglie che per brevi o lunghi periodi li ospita quell’affetto e quel calore spesso dimenticati.
«Il romanzo – racconta Patrizia Fortunati - è ispirato a una storia vera vissuta da me e dalla mia famiglia a Terni. Lyudmila esiste davvero. Anzi esistono cento, mille Lyudmile. Cento, mille donne nate nel luogo, nella famiglia, nel momento sbagliato, che hanno fatto mille e più sbagli, che hanno amato l’uomo sbagliato e che sono cadute un’infinità di volte. Ma che si sono rialzate un’infinità di volte più una. Questo romanzo è per loro. Per le donne. Perché siano sempre capaci di guardare oltre l’orizzonte».
La scrittrice ha raccolto l’eredità morale dei suoi genitori e nel 2015, nella sua nuova famiglia, ha ospitato la figlia maggiore di Lyudmila.
Cs16020.Red
Perugia, 11 maggio ’16 - Si svolgerà giovedì 12 maggio ore 16,30, presso la sala Consiliare della Provincia di Perugia, l’unico evento della città di Perugia in memoria della catastrofe nucleare di Chernobyl avvenuta esattamente trent’anni fa. All’evento, organizzato per “Maggio dei libri” da ali&no editrice in collaborazione con la Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG, partecipano la giornalista e scrittrice Ritanna Armeni, che presenterà il romanzo di Patrizia Fortunati “Marmellata di prugne”, l’architetto esperto in sostenibilità ambientale Francesco Masciarelli e Fabrizio Pacifici, socio fondatore Aiutiamoli a Vivere ONG, con il coordinamento della giornalista Vanna Ugolini e le letture teatrali di Giannermete Romani.
A conclusione della serata verrà proiettato un video reportage su Chernobyl, realizzato da Nicole Di Giulio e Antonella Spinelli, già allieve della Scuola di Giornalismo RTV di Perugia, e il racconto fotografico di di Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri.
La storia di Lyudmila, bambina di Chernobyl arrivata in Umbria per le vacanze terapeutiche e oggi madre coraggio in Bielorussia, raccontata nel romanzo della scrittrice ternana, è diventata simbolo di rinascita e sta commuovendo l’Italia: “Marmellata di prugne”, ispirato a una storia vera, è alla sua ottava ristampa e, con oltre 2000 copie vendute in 3 anni, è divenuto ormai un caso editoriale con oltre 60 presentazioni organizzate su tutto il territorio nazionale, tra cui l’ultima ad aprile di quest’anno nel Principato di Monaco con Luisella Berrino, storica conduttrice di Radio Monte Carlo.
Quella della vacanza terapeutica è stata ed è ancora una strada comune a molti bambini di Chernobyl, un milione addirittura secondo stime recenti, che affrontano lunghi viaggi dalla Bielorussia per essere accolti in famiglie motivate. Di questi, quasi 500mila sono arrivati in Italia dove almeno un milione di famiglie sono state coinvolte, come quella dell'autrice di questo romanzo e alcune della Provincia di Perugia.
Molti i Comitati e le Associazioni di volontariato, collegati soprattutto alla Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG (rete internazionale impegnata in progetti umanitari), che in tutta Italia hanno promosso questo libro come testimonianza reale, e quanto mai attuale, di accoglienza verso chi versa in condizioni disagiate e che, fuggendo da catastrofi ambientali, nucleari o belliche, cerca nel calore delle famiglie che per brevi o lunghi periodi li ospita quell’affetto e quel calore spesso dimenticati.
«Il romanzo – racconta Patrizia Fortunati - è ispirato a una storia vera vissuta da me e dalla mia famiglia a Terni. Lyudmila esiste davvero. Anzi esistono cento, mille Lyudmile. Cento, mille donne nate nel luogo, nella famiglia, nel momento sbagliato, che hanno fatto mille e più sbagli, che hanno amato l’uomo sbagliato e che sono cadute un’infinità di volte. Ma che si sono rialzate un’infinità di volte più una. Questo romanzo è per loro. Per le donne. Perché siano sempre capaci di guardare oltre l’orizzonte».
La scrittrice ha raccolto l’eredità morale dei suoi genitori e nel 2015, nella sua nuova famiglia, ha ospitato la figlia maggiore di Lyudmila.
Cs16020.Red