Paciano, 16 marzo ’16 - A quasi due anni dalla sua apertura, “TrasiMemo. Banca della memoria del Trasimeno” riflette sul suo operato con un incontro pubblico che mette insieme istituzioni, ricerca e imprenditoria. Gli artigiani e gli amministratori di Paciano accoglieranno sabato 19 marzo alle ore 18 a Palazzo Baldeschi il professor Daniele Parbuono, docente di antropologia culturale presso la Chongqing University of Arts and Sciences (Cina) e presso l’Università degli Studi di Perugia, il professore Maurizio Oliviero, docente di diritto comparato dell’Università degli Studi di Perugia e l’imprenditore umbro Brunello Cucinelli al quale sono affidate le conclusioni dell’incontro. Il progetto della “Banca” si è concentrato fin dall’inizio sui saperi artigianali nella zona del lago Trasimeno. Grazie alla campagna di ricerca etnografica condotta in collaborazione con la Scuola di specializzazione in Beni demoetnoantropologici dell’Università degli Studi di Perugina, oggi diretta dal prof. Giovanni Pizza, e volta a raccogliere le memorie di coloro i quali, in qualità di artigiani, artisti, bricoleur, restauratori e raccoglitori, hanno vissuto e vivono il Trasimeno, è stato realizzata una parte expografica permanente strettamente connessa alla più articolata dimensione virtuale (www.trasimemo.it). Tutti quei testimoni diretti, che potrebbero essere definiti “artigiani contributori” e che sono stati la base imprescindibile del progetto, hanno trovato il proprio spazio a Palazzo Baldeschi, ognuno secondo le proprie specificità: chi ha lasciato una traccia di memoria, chi un dono, chi passa ancora per i mercatini, chi collabora con la didattica, chi progetta novità e chi aspetta una nuova campagna di ricerca. Nei 23 mesi dalla sua apertura molte persone si sono avvicinate a quello che era stato definito un progetto di “imprenditoria utopica”; tutti volontari che partecipano attivamente con le proprie competenze. Oggi la “Banca della Memoria del Trasimeno” è uno spazio culturale aperto al contemporaneo, a nuove sperimentazioni, alla trasmissione dei saperi, all’incontro fra artigianato, arte, competenze locali e spazio globale che nel 2015 ha accolto 1700 visitatori. Non vengono trascurati i progetti per le scuole, i workshop per i turisti, i laboratori esperienziali. Prossimi all’apertura inoltre i campi scuola estivi per i ragazzi. Grande affetto è riservato alla sperimentazione su progetti culturali dedicati alla salute mentale, ma sono favoriti anche semplici incontri fra appassionati di saperi comuni che costituiscono piccole comunità patrimoniali impegnate a creare interessanti progetti per il rilancio del territorio. La sperimentazione di percorsi dedicati ai turisti e ai visitatori grandi e piccoli parte dal paesaggio. Il paesaggio del Trasimeno è uno spazio fortemente antropizzato. Le tracce delle scelte dell’essere umano si scorgono in ogni angolo dei centri storici da cui trapelano sedimentate “mappe dell’abitare”. “TrasiMemo”, coniugando memorie, competenze e multimedialità, racconta una parte importante della ricchezza di questi paesaggi culturali: paesaggi del cotto, del ferro, del tessile e del legno. L’incontro di sabato prossimo è finalizzato a raccogliere proposte e indicazioni da parte di artigiani, amministratori, studiosi e da parte dell’imprenditore Cucinelli al fine di individuare le nuove prospettive di questo ambizioso progetto.
Paciano16017.ET
Paciano, 16 marzo ’16 - A quasi due anni dalla sua apertura, “TrasiMemo. Banca della memoria del Trasimeno” riflette sul suo operato con un incontro pubblico che mette insieme istituzioni, ricerca e imprenditoria. Gli artigiani e gli amministratori di Paciano accoglieranno sabato 19 marzo alle ore 18 a Palazzo Baldeschi il professor Daniele Parbuono, docente di antropologia culturale presso la Chongqing University of Arts and Sciences (Cina) e presso l’Università degli Studi di Perugia, il professore Maurizio Oliviero, docente di diritto comparato dell’Università degli Studi di Perugia e l’imprenditore umbro Brunello Cucinelli al quale sono affidate le conclusioni dell’incontro. Il progetto della “Banca” si è concentrato fin dall’inizio sui saperi artigianali nella zona del lago Trasimeno. Grazie alla campagna di ricerca etnografica condotta in collaborazione con la Scuola di specializzazione in Beni demoetnoantropologici dell’Università degli Studi di Perugina, oggi diretta dal prof. Giovanni Pizza, e volta a raccogliere le memorie di coloro i quali, in qualità di artigiani, artisti, bricoleur, restauratori e raccoglitori, hanno vissuto e vivono il Trasimeno, è stato realizzata una parte expografica permanente strettamente connessa alla più articolata dimensione virtuale (www.trasimemo.it). Tutti quei testimoni diretti, che potrebbero essere definiti “artigiani contributori” e che sono stati la base imprescindibile del progetto, hanno trovato il proprio spazio a Palazzo Baldeschi, ognuno secondo le proprie specificità: chi ha lasciato una traccia di memoria, chi un dono, chi passa ancora per i mercatini, chi collabora con la didattica, chi progetta novità e chi aspetta una nuova campagna di ricerca. Nei 23 mesi dalla sua apertura molte persone si sono avvicinate a quello che era stato definito un progetto di “imprenditoria utopica”; tutti volontari che partecipano attivamente con le proprie competenze. Oggi la “Banca della Memoria del Trasimeno” è uno spazio culturale aperto al contemporaneo, a nuove sperimentazioni, alla trasmissione dei saperi, all’incontro fra artigianato, arte, competenze locali e spazio globale che nel 2015 ha accolto 1700 visitatori. Non vengono trascurati i progetti per le scuole, i workshop per i turisti, i laboratori esperienziali. Prossimi all’apertura inoltre i campi scuola estivi per i ragazzi. Grande affetto è riservato alla sperimentazione su progetti culturali dedicati alla salute mentale, ma sono favoriti anche semplici incontri fra appassionati di saperi comuni che costituiscono piccole comunità patrimoniali impegnate a creare interessanti progetti per il rilancio del territorio. La sperimentazione di percorsi dedicati ai turisti e ai visitatori grandi e piccoli parte dal paesaggio. Il paesaggio del Trasimeno è uno spazio fortemente antropizzato. Le tracce delle scelte dell’essere umano si scorgono in ogni angolo dei centri storici da cui trapelano sedimentate “mappe dell’abitare”. “TrasiMemo”, coniugando memorie, competenze e multimedialità, racconta una parte importante della ricchezza di questi paesaggi culturali: paesaggi del cotto, del ferro, del tessile e del legno. L’incontro di sabato prossimo è finalizzato a raccogliere proposte e indicazioni da parte di artigiani, amministratori, studiosi e da parte dell’imprenditore Cucinelli al fine di individuare le nuove prospettive di questo ambizioso progetto.
Paciano16017.ET