(Cittadino e Provincia) Magione 25 marzo '15 – Una vita dedicata ad “ago e filo” «perché – come spiega il sarto Onelio Cacioppolini che ha chiuso la sua bottega dopo oltre cinquanta anni di attività nel centro storico di Magione – è quello che ho desiderato da fare fin da piccolo». Parenti, amici e anche l’amministrazione comunale di Magione hanno voluto salutare la chiusura della bottega artigianale che ha rappresentano un punto di passaggio per tutti coloro che amavano il “fatto a mano”. Il primo appuntamento “a sorpresa” è stato organizzato da amici e colleghi alcuni giorni fa presso il bar Klambo mentre ieri mattina l’Amministrazione comunale lo ha omaggiato con una pergamena in cui si sottolineava “l’importanza di aver mantenuto in questa città la tradizione dell’alta sartorialità artigianale”. «Non ricordo dove vidi un sarto che cuciva – racconta Onelio – ma ero molto piccolo e ricordo che rimasi così colpito da decidere che quello sarebbe stato il mio lavoro. Così terminati gli studi entrai a bottega da un sarto di Magione e poi mi spostai a Perugia nella sartoria Barelli finché sono riuscito, negli anni Sessanta, ad aprire una mia sartoria proprio a Magione». Qui, spostandosi di pochi metri tra una sede e l’altra, arrivando in quella definitiva in via XX Settembre, ha realizzato il suo sogno che è stato non solo quello di cucire giacche perfette che, ancora oggi, vengono richieste da molti giovani di Roma e Milano, ma ha saputo costruire rapporti solidi di amicizia con i suoi concittadini grazie ad una generosità d’animo che si manifesta anche nella disponibilità ad attaccare un bottone al volo, magari proprio nel bar dove trascorre i momenti liberi, in caso di necessità. «Ho avuto la possibilità – prosegue Cacioppolini – di aver potuto fare quello che amavo e questo credo sia la più grande fortuna. Ho passato nella mia bottega tante ore. Spesso mia moglie tornava dal lavoro e mi trovava ancora lì, a volte si fermava per aiutarmi fino a tardi, ma tutto questo non è mai stato un peso». Alla cerimonia in Comune erano presenti l’ex sindaco Massimo Alunni Proietti e l’assessore alle attività produttive Cristina Tufo.
Magione15021.red
(Cittadino e Provincia) Magione 25 marzo '15 – Una vita dedicata ad “ago e filo” «perché – come spiega il sarto Onelio Cacioppolini che ha chiuso la sua bottega dopo oltre cinquanta anni di attività nel centro storico di Magione – è quello che ho desiderato da fare fin da piccolo». Parenti, amici e anche l’amministrazione comunale di Magione hanno voluto salutare la chiusura della bottega artigianale che ha rappresentano un punto di passaggio per tutti coloro che amavano il “fatto a mano”. Il primo appuntamento “a sorpresa” è stato organizzato da amici e colleghi alcuni giorni fa presso il bar Klambo mentre ieri mattina l’Amministrazione comunale lo ha omaggiato con una pergamena in cui si sottolineava “l’importanza di aver mantenuto in questa città la tradizione dell’alta sartorialità artigianale”. «Non ricordo dove vidi un sarto che cuciva – racconta Onelio – ma ero molto piccolo e ricordo che rimasi così colpito da decidere che quello sarebbe stato il mio lavoro. Così terminati gli studi entrai a bottega da un sarto di Magione e poi mi spostai a Perugia nella sartoria Barelli finché sono riuscito, negli anni Sessanta, ad aprire una mia sartoria proprio a Magione». Qui, spostandosi di pochi metri tra una sede e l’altra, arrivando in quella definitiva in via XX Settembre, ha realizzato il suo sogno che è stato non solo quello di cucire giacche perfette che, ancora oggi, vengono richieste da molti giovani di Roma e Milano, ma ha saputo costruire rapporti solidi di amicizia con i suoi concittadini grazie ad una generosità d’animo che si manifesta anche nella disponibilità ad attaccare un bottone al volo, magari proprio nel bar dove trascorre i momenti liberi, in caso di necessità. «Ho avuto la possibilità – prosegue Cacioppolini – di aver potuto fare quello che amavo e questo credo sia la più grande fortuna. Ho passato nella mia bottega tante ore. Spesso mia moglie tornava dal lavoro e mi trovava ancora lì, a volte si fermava per aiutarmi fino a tardi, ma tutto questo non è mai stato un peso». Alla cerimonia in Comune erano presenti l’ex sindaco Massimo Alunni Proietti e l’assessore alle attività produttive Cristina Tufo.
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