Disco verde all'offerta "ecologicamente" più vantaggiosa Provincia di Perugia in prima fila
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 10 novembre ’14 – Rispetto dell'ambiente, risparmio energetico, ciclo di vita del prodotto, sostenibilità: in un futuro neanche troppo lontano potrebbero, anzi dovrebbero, essere questi i criteri con cui le pubbliche amministrazioni acquistano beni e servizi. In sintesi il criterio attualmente in vigore del prezzo più basso dovrebbe progressivamente cedere il passo a quello dell'offerta economicamente, ed “ecologicamente”, più vantaggiosa. Lo ha stabilito l'Europa che lo scorso marzo ha approvato delle nuove direttive e standard orientati allo sviluppo sostenibile che dovranno regolare gli acquisti delle pubbliche amministrazioni e che, entro due anni, dovrebbero essere recepite dai singoli paesi. Lo sanno bene i 14 soggetti europei, tra cui per l'Italia la Provincia di Perugia (secondo partner), la Comunità Montana Alto Basento (Basilicata) e Apea Siena, che stanno lavorando al progetto europeo “Grasp” (Green procurement And Smart city support in the energy sector) che si sono ritrovati in meeting a Perugia per fare il punto su quanto già elaborato e su quanto c'è ancora da realizzare da qui alla fine del progetto (giugno '15). Si tratta di un progetto comunitario, co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per circa due milioni di euro e da fondi nazionali, che mira a favorire la cooperazione tra amministrazioni pubbliche ed imprese attraverso lo sviluppo di un sistema telematico transnazionale per l’approvvigionamento di beni e servizi ecosostenibili. Il progetto, della durata di 27 mesi, è realizzato da 14 partner appartenenti a 8 Paesi dell'Area Mediterranea (Grecia, Italia, Spagna, Malta, Cipro, Francia, Albania e Bosnia Herzegovina). Esso è in linea con gli obiettivi europei di riduzione del gas serra entro il 2020 e con le nuove direttive europee sugli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni. A poco più di sei mesi dalla chiusura del progetto sono due gli obiettivi messi a punto, già operativi. In primo luogo un doppio database (per le p.a. e per le pm.i.) in cui i soggetti interessati possono registrarsi e inserire i propri dati e le proprie caratteristiche tecniche. Inoltre si è dato vita ad un network (Tmn, Transnational Mediterranean Network) informale in cui società pubbliche e private possono già scambiarsi esperienze, know how e best practices, in una parola possono dialogare. Nei prossimi mesi i partner del progetto saranno impegnati nel perfezionamento di questi strumenti al fine di rendere sempre più “green” gli acquisti delle pubbliche amministrazioni.
ECO14032.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 10 novembre ’14 – Rispetto dell'ambiente, risparmio energetico, ciclo di vita del prodotto, sostenibilità: in un futuro neanche troppo lontano potrebbero, anzi dovrebbero, essere questi i criteri con cui le pubbliche amministrazioni acquistano beni e servizi. In sintesi il criterio attualmente in vigore del prezzo più basso dovrebbe progressivamente cedere il passo a quello dell'offerta economicamente, ed “ecologicamente”, più vantaggiosa. Lo ha stabilito l'Europa che lo scorso marzo ha approvato delle nuove direttive e standard orientati allo sviluppo sostenibile che dovranno regolare gli acquisti delle pubbliche amministrazioni e che, entro due anni, dovrebbero essere recepite dai singoli paesi. Lo sanno bene i 14 soggetti europei, tra cui per l'Italia la Provincia di Perugia (secondo partner), la Comunità Montana Alto Basento (Basilicata) e Apea Siena, che stanno lavorando al progetto europeo “Grasp” (Green procurement And Smart city support in the energy sector) che si sono ritrovati in meeting a Perugia per fare il punto su quanto già elaborato e su quanto c'è ancora da realizzare da qui alla fine del progetto (giugno '15). Si tratta di un progetto comunitario, co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per circa due milioni di euro e da fondi nazionali, che mira a favorire la cooperazione tra amministrazioni pubbliche ed imprese attraverso lo sviluppo di un sistema telematico transnazionale per l’approvvigionamento di beni e servizi ecosostenibili. Il progetto, della durata di 27 mesi, è realizzato da 14 partner appartenenti a 8 Paesi dell'Area Mediterranea (Grecia, Italia, Spagna, Malta, Cipro, Francia, Albania e Bosnia Herzegovina). Esso è in linea con gli obiettivi europei di riduzione del gas serra entro il 2020 e con le nuove direttive europee sugli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni. A poco più di sei mesi dalla chiusura del progetto sono due gli obiettivi messi a punto, già operativi. In primo luogo un doppio database (per le p.a. e per le pm.i.) in cui i soggetti interessati possono registrarsi e inserire i propri dati e le proprie caratteristiche tecniche. Inoltre si è dato vita ad un network (Tmn, Transnational Mediterranean Network) informale in cui società pubbliche e private possono già scambiarsi esperienze, know how e best practices, in una parola possono dialogare. Nei prossimi mesi i partner del progetto saranno impegnati nel perfezionamento di questi strumenti al fine di rendere sempre più “green” gli acquisti delle pubbliche amministrazioni.
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