"Puntiamo a risolvere entro breve tutte le problematiche legate all'edilizia scolastica"
(Cittadino e Provincia) Perugia 15 settembre ’14 - “Un piano massiccio di investimenti che prevede ogni sei mesi nuovi finanziamenti statali che saranno messi a disposizione dei territori affinché nel giro di pochi anni tutte le scuole del Paese possano essere sicure, belle e funzionali”. Il sottosegretario all'istruzione università e ricerca Roberto Reggi ha illustrato tempistica, modalità di finanziamento e azioni del Governo sul fronte del Piano che investe le scuole di ogni ordine e grado italiane. Lo ha fatto durante l'incontro tenutosi nella sala del Consiglio provinciale promosso dal presidente dell'Upi e della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi; invito al quale i rappresentanti dei Comuni umbri hanno risposto in maniera massiccia. Un'occasione preziosa per conoscere in modo puntuale gli orientamenti del Governo che, come più volte indicato con forza dal premier Matteo Renzi punta con decisione al mondo della scuola come volano di crescita economica, sociale, culturale e morale del nostro Paese. In qualità di relatori oltre al sottosegretario Reggi e al presidente Guasticchi, sono intervenuti il neo prefetto di Perugia Antonella De Miro, la vicepresidente della Regione Umbria Carla Casciari e il vicedirettore generale dell'Ufficio scolastico regionale Domenico Petruzzo. Nel fare gli onori di casa Guasticchi ha aperto gli interventi. “Ringrazio il sottosegretario Roberto Reggi per l'onore che ha tributato all'Umbria scegliendola come luogo per salutare l'avvio del nuovo anno scolastico – ha esordito il Presidente - . Lo ringrazio a titolo personale perché nonostante i gravosi impegni di Governo ha mantenuto la promessa, assunta durante il nostro incontro di luglio a Roma, di venire a Perugia in settembre. Ma lo ringrazio soprattutto come presidente dell'Upi Umbria perché è il riconoscimento alle Province del ruolo strategico che hanno nell'ambito dell'edilizia scolastica in relazione alla vivibilità degli spazi e della irrinunciabile sicurezza. Sicurezza che per quanto riguarda la Provincia di Perugia – ha aggiunto Guasticchi - ci ha visto e vede in prima linea sia per rimuovere ogni possibile rischio strutturale e ambientale, che sul fronte del contrasto allo spaccio di droga e al bullismo attraverso la nostra Polizia provinciale. Infatti già da tempo, In linea con quanto dichiarato in questi giorni del Ministro dell'Interno Alfano, i nostri agenti pattugliano le aree adiacenti gli istituti scolastici con i preciso intento di fungere da deterrente ad ogni azione criminosa e pronti ad intervenire in caso di necessità. Le Province continueranno a svolgere il loro compito di progettazione e programmazione in sintonia con le rispettive Regioni. A questo proposito – ha concluso Guasticchi - ringrazio la Regione Umbria che svolge il ruolo di pianificazione di questo delicato e importante settore della società in sintonia con le esigenze dei territori, ringrazio i Sindaci con i quali il settore Edilizia scolastica della Provincia lavora in stretta sinergia e la Prefettura con la quale i rapporti, oltre che di buon vicinato visto che condividiamo lo stesso palazzo storico, sono sempre tesi a creare la massima vivibilità e crescita sociale, culturale e morale che resta il caposaldo di ogni azione legata alle nuove generazioni”. Il sottosegretario Reggi è entrato nel merito del percorso che impegnerà nei prossimi due mesi le istituzioni ad ogni livello. “Procederemo alla consultazione di tutte le componenti del mondo della scuola – ha specificato il rappresentante del Governo nazionale – studenti, personale docente e non docente, sindaci, uffici scolastici regionali, sindacati e referenti che a vario titolo sono coinvolti. L'obiettivo è realizzare un nuovo patto per la scuola. Papa Francesco ci dice che per educare un bambino ci vuole un villaggio. Noi pensiamo che per fare una buona scuola ci vuole un intero Paese. A consultazione avvenuta il Governo accoglierà i suggerimenti migliorativi in modo da partire con il nuovo assetto con l'avvio dell'anno scolastico 2015-'16 partendo dal fatto che una buona programmazione ha bisogno di certezze in termini di risorse umane ed economiche. Già da ora abbiamo sbloccato il patto di stabilità per quei Comuni che avevano risorse in cassa e per altri attivato economie di scala. Nell'immediato futuro i Comuni entro il 30 novembre dovranno presentare alle Regioni progetti esecutivi o definitivi di edilizia scolastica, ovvero immediatamente cantierabili. Le Regioni li invieranno al Ministero che entro metà febbraio provvederà all'assegnazione dei finanziamenti. Gli appalti dovranno essere consegnati entro il 30 aprile in modo che la prossima estate gli interventi si possano eseguire. Sono a disposizione un miliardo di euro che vanno ad aggiungersi al miliardo e 94 milioni già messi a disposizione. Per i Comuni ritardatari sarà attivata un'ulteriore linea di finanziamento a metà 2015. C'è da fare un lavoro enorme tenendo conto che quasi la metà degli edifici scolastici è stata realizzata negli anni 60-80 i peggiori sotto il profilo delle tecniche costruttive, ma siamo determinati a risolvere nel breve e medio termine ogni problematica”. L'Umbria che da tempo si è dotata dell'anagrafe degli edifici scolastici, come hanno evidenziato Casciari e Petruzzo, può dirsi avvantaggiata rispetto ad altre regioni. Infatti gli eventuali ribassi derivanti dalle gare d'appalto saranno redistribuiti proprio a quelle regioni che hanno attivato l'anagrafe dello stato del plessi scolastici.
Richieste di chiarimenti e informazioni tecniche sono giunte da diversi amministratori locali presenti all’incontro che hanno approfittato della presenza del sottosegretario per conoscere più a fondo le intenzioni ministeriali. Particolarmente interessati a sapere se i propri progetti di edilizia scolastica siano compresi od esclusi dal patto di stabilità si sono dimostrati i sindaci di Torgiano (Nasini), Passignano (Rossi) e Citerna (Falaschi), mentre quello di Umbertide (Locchi) ha sollevato il problema relativo alle manutenzioni ed il primo cittadino di Deruta (Verbena) relativo alle compartecipazioni finanziarie. Dal sindaco di Vallo di Nera (Benedetti) infine è stato sollevato il problema relativo ai disagi notoriamente avvertiti dalle zone montane. Argomento questo sviluppato poi dall’assessore provinciale alla pubblica istruzione Donatella Porzi la quale ha fatto notare come “questo territorio abbia adempiuto con grandi sacrifici a tutti gli obblighi relativi agli accorpamenti e che pertanto avrebbe meritato qualcosa in più”.
Oi1483.RoMa/ET
(Cittadino e Provincia) Perugia 15 settembre ’14 - “Un piano massiccio di investimenti che prevede ogni sei mesi nuovi finanziamenti statali che saranno messi a disposizione dei territori affinché nel giro di pochi anni tutte le scuole del Paese possano essere sicure, belle e funzionali”. Il sottosegretario all'istruzione università e ricerca Roberto Reggi ha illustrato tempistica, modalità di finanziamento e azioni del Governo sul fronte del Piano che investe le scuole di ogni ordine e grado italiane. Lo ha fatto durante l'incontro tenutosi nella sala del Consiglio provinciale promosso dal presidente dell'Upi e della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi; invito al quale i rappresentanti dei Comuni umbri hanno risposto in maniera massiccia. Un'occasione preziosa per conoscere in modo puntuale gli orientamenti del Governo che, come più volte indicato con forza dal premier Matteo Renzi punta con decisione al mondo della scuola come volano di crescita economica, sociale, culturale e morale del nostro Paese. In qualità di relatori oltre al sottosegretario Reggi e al presidente Guasticchi, sono intervenuti il neo prefetto di Perugia Antonella De Miro, la vicepresidente della Regione Umbria Carla Casciari e il vicedirettore generale dell'Ufficio scolastico regionale Domenico Petruzzo. Nel fare gli onori di casa Guasticchi ha aperto gli interventi. “Ringrazio il sottosegretario Roberto Reggi per l'onore che ha tributato all'Umbria scegliendola come luogo per salutare l'avvio del nuovo anno scolastico – ha esordito il Presidente - . Lo ringrazio a titolo personale perché nonostante i gravosi impegni di Governo ha mantenuto la promessa, assunta durante il nostro incontro di luglio a Roma, di venire a Perugia in settembre. Ma lo ringrazio soprattutto come presidente dell'Upi Umbria perché è il riconoscimento alle Province del ruolo strategico che hanno nell'ambito dell'edilizia scolastica in relazione alla vivibilità degli spazi e della irrinunciabile sicurezza. Sicurezza che per quanto riguarda la Provincia di Perugia – ha aggiunto Guasticchi - ci ha visto e vede in prima linea sia per rimuovere ogni possibile rischio strutturale e ambientale, che sul fronte del contrasto allo spaccio di droga e al bullismo attraverso la nostra Polizia provinciale. Infatti già da tempo, In linea con quanto dichiarato in questi giorni del Ministro dell'Interno Alfano, i nostri agenti pattugliano le aree adiacenti gli istituti scolastici con i preciso intento di fungere da deterrente ad ogni azione criminosa e pronti ad intervenire in caso di necessità. Le Province continueranno a svolgere il loro compito di progettazione e programmazione in sintonia con le rispettive Regioni. A questo proposito – ha concluso Guasticchi - ringrazio la Regione Umbria che svolge il ruolo di pianificazione di questo delicato e importante settore della società in sintonia con le esigenze dei territori, ringrazio i Sindaci con i quali il settore Edilizia scolastica della Provincia lavora in stretta sinergia e la Prefettura con la quale i rapporti, oltre che di buon vicinato visto che condividiamo lo stesso palazzo storico, sono sempre tesi a creare la massima vivibilità e crescita sociale, culturale e morale che resta il caposaldo di ogni azione legata alle nuove generazioni”. Il sottosegretario Reggi è entrato nel merito del percorso che impegnerà nei prossimi due mesi le istituzioni ad ogni livello. “Procederemo alla consultazione di tutte le componenti del mondo della scuola – ha specificato il rappresentante del Governo nazionale – studenti, personale docente e non docente, sindaci, uffici scolastici regionali, sindacati e referenti che a vario titolo sono coinvolti. L'obiettivo è realizzare un nuovo patto per la scuola. Papa Francesco ci dice che per educare un bambino ci vuole un villaggio. Noi pensiamo che per fare una buona scuola ci vuole un intero Paese. A consultazione avvenuta il Governo accoglierà i suggerimenti migliorativi in modo da partire con il nuovo assetto con l'avvio dell'anno scolastico 2015-'16 partendo dal fatto che una buona programmazione ha bisogno di certezze in termini di risorse umane ed economiche. Già da ora abbiamo sbloccato il patto di stabilità per quei Comuni che avevano risorse in cassa e per altri attivato economie di scala. Nell'immediato futuro i Comuni entro il 30 novembre dovranno presentare alle Regioni progetti esecutivi o definitivi di edilizia scolastica, ovvero immediatamente cantierabili. Le Regioni li invieranno al Ministero che entro metà febbraio provvederà all'assegnazione dei finanziamenti. Gli appalti dovranno essere consegnati entro il 30 aprile in modo che la prossima estate gli interventi si possano eseguire. Sono a disposizione un miliardo di euro che vanno ad aggiungersi al miliardo e 94 milioni già messi a disposizione. Per i Comuni ritardatari sarà attivata un'ulteriore linea di finanziamento a metà 2015. C'è da fare un lavoro enorme tenendo conto che quasi la metà degli edifici scolastici è stata realizzata negli anni 60-80 i peggiori sotto il profilo delle tecniche costruttive, ma siamo determinati a risolvere nel breve e medio termine ogni problematica”. L'Umbria che da tempo si è dotata dell'anagrafe degli edifici scolastici, come hanno evidenziato Casciari e Petruzzo, può dirsi avvantaggiata rispetto ad altre regioni. Infatti gli eventuali ribassi derivanti dalle gare d'appalto saranno redistribuiti proprio a quelle regioni che hanno attivato l'anagrafe dello stato del plessi scolastici.
Richieste di chiarimenti e informazioni tecniche sono giunte da diversi amministratori locali presenti all’incontro che hanno approfittato della presenza del sottosegretario per conoscere più a fondo le intenzioni ministeriali. Particolarmente interessati a sapere se i propri progetti di edilizia scolastica siano compresi od esclusi dal patto di stabilità si sono dimostrati i sindaci di Torgiano (Nasini), Passignano (Rossi) e Citerna (Falaschi), mentre quello di Umbertide (Locchi) ha sollevato il problema relativo alle manutenzioni ed il primo cittadino di Deruta (Verbena) relativo alle compartecipazioni finanziarie. Dal sindaco di Vallo di Nera (Benedetti) infine è stato sollevato il problema relativo ai disagi notoriamente avvertiti dalle zone montane. Argomento questo sviluppato poi dall’assessore provinciale alla pubblica istruzione Donatella Porzi la quale ha fatto notare come “questo territorio abbia adempiuto con grandi sacrifici a tutti gli obblighi relativi agli accorpamenti e che pertanto avrebbe meritato qualcosa in più”.
Oi1483.RoMa/ET