(Cittadino e Provincia) Città di Castello, 27 agosto ’14 - “Il Festival delle Nazioni di Città di Castello tocca quest'anno uno dei punti nevralgici della faticosa e difficile coesistenza di antiche civiltà fondative all'interno degli attuali processi di integrazione politica europea. L'Armenia è una terra alla quale l'Europa deve moltissimo nei termini delle sue radici e questo è il dato culturale che solo e più di altri conta, che solo e più di altri può tenere accesa la via del dialogo fra Nazioni oggi separate da appartenenze a diverse unità sovranazionali. Le basi sulle quali poggia il dialogo di oggi sono lontanissime ma certissime. La musica e la spiritualità che essa conserva e incrementa non temono la lontananza del passato e, invece, si esaltano nella progettazione del futuro. Per questo, ogni tipo di contingenza storica, per quanto dolorosa e infausta, riceve dalla programmazione di incontri culturali ad altissimo livello, come quello tifernate, la spinta necessaria a costruire sulle difficoltà di oggi la certezza del futuro”. E’ quanto dichiarato dal Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, in occasione della 47esima edizione del Festival delle Nazioni di Città di Castello, che quest’anno rende omaggio all’Armenia. “Città di Castello – precisa Guasticchi - si dimostra una volta di più all'altezza di un compito così importante e decisivo ospitando la profonda matrice spirituale delle genti dell'Armenia, facendo dell'appuntamento che oggi si inaugura il crocevia di un rapporto indelebile e ricco di premesse nell'interesse di tutte le Nazioni coinvolte e da coinvolgere nell'opera di pacificazione”. “La presenza dei musicisti armeni al Festival tifernate non è una parentesi dentro le drammatiche vicende che agitano l'Europa e i Paesi con essa confinanti. E', semmai, una fortissima testimonianza, che risuona di accenti accorati e sublimi, sciolta da ogni condizionamento, viva nella sua assolutezza attraverso i millenni, duratura nella promessa di unità fra i popoli delle Nazioni. In un angolo della piccola Umbria, il mondo ha la pretesa, la possibilità e la certezza culturale di potersi ritrovare per fondare nuove intese e favorire autentiche speranze di progresso e di pace”. “Il Presidente del Festival delle Nazioni, Giuliano Giubilei , il consiglio di amministrazione e lo staff artistico ed organizzativo della manifestazione tifernate – conclude Guasticchi - ancora una volta, pur fra mille ristrettezze economico-finanziarie, hanno allestito un programma di grande valore culturale che travalica i confini nazionali”.
Cl14112.PORT/GG
(Cittadino e Provincia) Città di Castello, 27 agosto ’14 - “Il Festival delle Nazioni di Città di Castello tocca quest'anno uno dei punti nevralgici della faticosa e difficile coesistenza di antiche civiltà fondative all'interno degli attuali processi di integrazione politica europea. L'Armenia è una terra alla quale l'Europa deve moltissimo nei termini delle sue radici e questo è il dato culturale che solo e più di altri conta, che solo e più di altri può tenere accesa la via del dialogo fra Nazioni oggi separate da appartenenze a diverse unità sovranazionali. Le basi sulle quali poggia il dialogo di oggi sono lontanissime ma certissime. La musica e la spiritualità che essa conserva e incrementa non temono la lontananza del passato e, invece, si esaltano nella progettazione del futuro. Per questo, ogni tipo di contingenza storica, per quanto dolorosa e infausta, riceve dalla programmazione di incontri culturali ad altissimo livello, come quello tifernate, la spinta necessaria a costruire sulle difficoltà di oggi la certezza del futuro”. E’ quanto dichiarato dal Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, in occasione della 47esima edizione del Festival delle Nazioni di Città di Castello, che quest’anno rende omaggio all’Armenia. “Città di Castello – precisa Guasticchi - si dimostra una volta di più all'altezza di un compito così importante e decisivo ospitando la profonda matrice spirituale delle genti dell'Armenia, facendo dell'appuntamento che oggi si inaugura il crocevia di un rapporto indelebile e ricco di premesse nell'interesse di tutte le Nazioni coinvolte e da coinvolgere nell'opera di pacificazione”. “La presenza dei musicisti armeni al Festival tifernate non è una parentesi dentro le drammatiche vicende che agitano l'Europa e i Paesi con essa confinanti. E', semmai, una fortissima testimonianza, che risuona di accenti accorati e sublimi, sciolta da ogni condizionamento, viva nella sua assolutezza attraverso i millenni, duratura nella promessa di unità fra i popoli delle Nazioni. In un angolo della piccola Umbria, il mondo ha la pretesa, la possibilità e la certezza culturale di potersi ritrovare per fondare nuove intese e favorire autentiche speranze di progresso e di pace”. “Il Presidente del Festival delle Nazioni, Giuliano Giubilei , il consiglio di amministrazione e lo staff artistico ed organizzativo della manifestazione tifernate – conclude Guasticchi - ancora una volta, pur fra mille ristrettezze economico-finanziarie, hanno allestito un programma di grande valore culturale che travalica i confini nazionali”.
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