(Cittadino e Provincia) – Perugia, 19 giugno 2014 – La riforma delle Province porta via un altro servizio ai cittadini: l’abolizione della figura del difensore civico, eletto nel maggio 2012. Ad annunciarlo, stamattina in conferenza stampa di illustrazione dell’attività svolta da questa figura, impersonata dall’avvocato Marcello Pecorari il presidente dell’Ente Marco Vinicio Guasticchi. “Il difensore civico è stato fermamente voluto da questa amministrazione e al tempo stesso fortemente pubblicizzato – ha detto il presidente – e il bilancio dell’attività svolta è risultato molto positivo e garanzia della trasparenza e imparzialità della pubblica amministrazione. Non nego – ha proseguito – che sarà un’esperienza che non può essere ripetuta, visto il destino di questo ente”. Ricordiamo che stamattina, alla sala Pagliacci della Provincia erano presenti anche la responsabile dell’Urp del Comune di Città di Castello, Paola Celicchi in quanto lo stesso avvocato esercitava il medesimo ruolo anche nel Comune tifernate, grazie a una convenzione stipulata con l’amministrazione provinciale (poiché la Legge finanziaria del 2010 ha previsto la soppressione nei Comuni di tale figura per ridurre i costi, ma Città di Castello vantava questo servizio dal 1989, quindi con una forte connotazione da parte dei cittadini), Emanuela Mori, in veste di responsabile segreteria e rapporti con i cittadini, ed Emma Lombi per lo studio e consulenza in materia di accesso agli atti. “Al termine di questa positiva esperienza – ha detto Pecorari – è opportuno rilevare come l’attuale mancanza di certezza sul futuro dell’Ufficio del difensore Civico territoriale potrebbe essere superata con l’allineamento della figura del difensore civico a quello della Provincia nella sua nuova realtà di ente di area vasta e di supporto alle istituzioni comunali, così che, da parte dei nuovi consiglieri provinciali, possa essere nominato un difensore civico che, senza necessità di apposite convenzioni con i comuni del comprensorio, si assuma la funzione di difensore civico di area vasta al quale tutti i cittadini del comprensorio provinciale possano liberamente rivolgersi preso uno qualsiasi dei comuni del comprensorio o presso la struttura provinciale. Questa figura – prosegue Pecorari – assume un ruolo sociale di grande valore e rilevanza in quanto spesso destinatario di istanze da parte di un’utenza debole, che non ha altre possibilità di ascolto e di orientamento. In tale ottica, la grave crisi economica rende il ruolo del difensore civico ancora più importante e attuale, poiché ha aumentato in modo esponenziale le richieste di aiuto o anche semplicemente di ascolto da parte di soggetti in evidente difficoltà”.
Oi14229.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 19 giugno 2014 – La riforma delle Province porta via un altro servizio ai cittadini: l’abolizione della figura del difensore civico, eletto nel maggio 2012. Ad annunciarlo, stamattina in conferenza stampa di illustrazione dell’attività svolta da questa figura, impersonata dall’avvocato Marcello Pecorari il presidente dell’Ente Marco Vinicio Guasticchi. “Il difensore civico è stato fermamente voluto da questa amministrazione e al tempo stesso fortemente pubblicizzato – ha detto il presidente – e il bilancio dell’attività svolta è risultato molto positivo e garanzia della trasparenza e imparzialità della pubblica amministrazione. Non nego – ha proseguito – che sarà un’esperienza che non può essere ripetuta, visto il destino di questo ente”. Ricordiamo che stamattina, alla sala Pagliacci della Provincia erano presenti anche la responsabile dell’Urp del Comune di Città di Castello, Paola Celicchi in quanto lo stesso avvocato esercitava il medesimo ruolo anche nel Comune tifernate, grazie a una convenzione stipulata con l’amministrazione provinciale (poiché la Legge finanziaria del 2010 ha previsto la soppressione nei Comuni di tale figura per ridurre i costi, ma Città di Castello vantava questo servizio dal 1989, quindi con una forte connotazione da parte dei cittadini), Emanuela Mori, in veste di responsabile segreteria e rapporti con i cittadini, ed Emma Lombi per lo studio e consulenza in materia di accesso agli atti. “Al termine di questa positiva esperienza – ha detto Pecorari – è opportuno rilevare come l’attuale mancanza di certezza sul futuro dell’Ufficio del difensore Civico territoriale potrebbe essere superata con l’allineamento della figura del difensore civico a quello della Provincia nella sua nuova realtà di ente di area vasta e di supporto alle istituzioni comunali, così che, da parte dei nuovi consiglieri provinciali, possa essere nominato un difensore civico che, senza necessità di apposite convenzioni con i comuni del comprensorio, si assuma la funzione di difensore civico di area vasta al quale tutti i cittadini del comprensorio provinciale possano liberamente rivolgersi preso uno qualsiasi dei comuni del comprensorio o presso la struttura provinciale. Questa figura – prosegue Pecorari – assume un ruolo sociale di grande valore e rilevanza in quanto spesso destinatario di istanze da parte di un’utenza debole, che non ha altre possibilità di ascolto e di orientamento. In tale ottica, la grave crisi economica rende il ruolo del difensore civico ancora più importante e attuale, poiché ha aumentato in modo esponenziale le richieste di aiuto o anche semplicemente di ascolto da parte di soggetti in evidente difficoltà”.
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