Rossi: "Fondi Europei unici interventi che hanno consentito a molti giovani di acquisire conoscenze e competenze necessarie a trovare un lavoro"
(Cittadino e Provincia) Perugia 10 giugno '14 - Si è tenuto oggi, in Regione il resoconto del Comitato di Sorveglianza POR FSE 2007-2013. A partecipare , tra gli altri, per la Provincia di Perugia e stato il Vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, che ha colto l’occasione da una parte di evidenziare i risultati dei servizi per l’impiego, e dall’altra per manifestare qualche perplessità relativamente all’incertezza sul futuro dei servizi stessi. “Ben 20.800 persone – ha spiegato Rossi - si sono infatti iscritte ai Centri per l’Impiego, nel 2013, in quanto disoccupati. Il 35,2% di questi hanno meno di 30 anni e questo, se da una parte giustifica gli interventi relativi alla “garanzia giovani”, dall’altro rischia di farci trascurare il 64,8% di 'disoccupazione adulta'. Complessivamente sono 91.678 gli iscritti alle liste di chi cerca un lavoro al 31/12/2013 dei quali oltre 30.560 si rivolgono una o più volte all’anno ai nostri servizi (dati 2013). L’incertezza sul futuro di questi servizi e sul personale negli stessi impiegato, prevalentemente precario, potrebbe avere ripercussioni lavorative economiche e sociali. Il dato – ha aggiunto Rossi - non migliorerà certo con l’ossessiva flessibilizzazione del lavoro, per effetto delle reiterate politiche governative, che a fronte dei circa 160.000 avviamenti lavorativi che si registrano ogni anno in Provincia, solo il 9,5% sono a tempo indeterminato. Rossi ha poi fatto il focus sugli interventi di formazione professionale, garantiti dal Fondo Sociale Europeo. Sono gli unici interventi che, proprio perché supportati da risorse europee, hanno consentito a molti giovani e di acquisire le conoscenze e competenze necessarie a trovare un lavoro, ad avviare una attività lavorativa, a consentire alle imprese la flessibilità in ingresso, a riqualificare le relative attività produttive e quindi a creare le condizioni per una sostenibilità economica nel post-crisi. Determinante da questo punto di vista la campagna di comunicazione rivolta ai giovani, prevalentemente attraverso la rete internet, che nel 2013 ha portato oltre 1 milioni di accessi al portale di Provincia LIFE (Lavoro, Impresa, Formazione, Europa), nonché l’interattività garantita dai social network. Nuove strategie come la campagna 'in ballo c’è il tuo futuro', con la collaborazione di Francesco Mariottini, hanno portato i nostri servizi nelle scuole, con oltre 1.600 studenti coinvolti. Aumentare la partecipazione alle procedure selettive per accedere agli interventi disponibili, - ha concluso Rossi - ha così consentito di elevare lo standard qualitativo dei partecipanti migliorando gli esiti, sia in termini occupazionali che di start-up imprenditoriali”.
I dati emersi spiegano che in Umbria il tasso di occupazione tiene attestandosi sul 61,1% dato maggiore di quello medio nel centro Italia 59,9. Anche il tasso di disoccupazione 10,6%, è migliore di quello del centro Italia 11% considerando che il dato medio Italiano è del 12%. Le caratteristiche dei destinatari del FSE sono state donne 50,6%, per quasi il 70% dei casi occupate tra i 25 e i 54 anni, con titolo di studi di istruzione secondaria superiore. Dal 2007 al 2013, sono stati impegnati 183.981.030 euro.
Form14019.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 10 giugno '14 - Si è tenuto oggi, in Regione il resoconto del Comitato di Sorveglianza POR FSE 2007-2013. A partecipare , tra gli altri, per la Provincia di Perugia e stato il Vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, che ha colto l’occasione da una parte di evidenziare i risultati dei servizi per l’impiego, e dall’altra per manifestare qualche perplessità relativamente all’incertezza sul futuro dei servizi stessi. “Ben 20.800 persone – ha spiegato Rossi - si sono infatti iscritte ai Centri per l’Impiego, nel 2013, in quanto disoccupati. Il 35,2% di questi hanno meno di 30 anni e questo, se da una parte giustifica gli interventi relativi alla “garanzia giovani”, dall’altro rischia di farci trascurare il 64,8% di 'disoccupazione adulta'. Complessivamente sono 91.678 gli iscritti alle liste di chi cerca un lavoro al 31/12/2013 dei quali oltre 30.560 si rivolgono una o più volte all’anno ai nostri servizi (dati 2013). L’incertezza sul futuro di questi servizi e sul personale negli stessi impiegato, prevalentemente precario, potrebbe avere ripercussioni lavorative economiche e sociali. Il dato – ha aggiunto Rossi - non migliorerà certo con l’ossessiva flessibilizzazione del lavoro, per effetto delle reiterate politiche governative, che a fronte dei circa 160.000 avviamenti lavorativi che si registrano ogni anno in Provincia, solo il 9,5% sono a tempo indeterminato. Rossi ha poi fatto il focus sugli interventi di formazione professionale, garantiti dal Fondo Sociale Europeo. Sono gli unici interventi che, proprio perché supportati da risorse europee, hanno consentito a molti giovani e di acquisire le conoscenze e competenze necessarie a trovare un lavoro, ad avviare una attività lavorativa, a consentire alle imprese la flessibilità in ingresso, a riqualificare le relative attività produttive e quindi a creare le condizioni per una sostenibilità economica nel post-crisi. Determinante da questo punto di vista la campagna di comunicazione rivolta ai giovani, prevalentemente attraverso la rete internet, che nel 2013 ha portato oltre 1 milioni di accessi al portale di Provincia LIFE (Lavoro, Impresa, Formazione, Europa), nonché l’interattività garantita dai social network. Nuove strategie come la campagna 'in ballo c’è il tuo futuro', con la collaborazione di Francesco Mariottini, hanno portato i nostri servizi nelle scuole, con oltre 1.600 studenti coinvolti. Aumentare la partecipazione alle procedure selettive per accedere agli interventi disponibili, - ha concluso Rossi - ha così consentito di elevare lo standard qualitativo dei partecipanti migliorando gli esiti, sia in termini occupazionali che di start-up imprenditoriali”.
I dati emersi spiegano che in Umbria il tasso di occupazione tiene attestandosi sul 61,1% dato maggiore di quello medio nel centro Italia 59,9. Anche il tasso di disoccupazione 10,6%, è migliore di quello del centro Italia 11% considerando che il dato medio Italiano è del 12%. Le caratteristiche dei destinatari del FSE sono state donne 50,6%, per quasi il 70% dei casi occupate tra i 25 e i 54 anni, con titolo di studi di istruzione secondaria superiore. Dal 2007 al 2013, sono stati impegnati 183.981.030 euro.
Form14019.DB