(Cittadino e Provincia) Perugia 17 maggio ’14 - Si è tenuta in Provincia la sesta giornata del Mal di Testa: emicrania cronica: nuove frontiere del trattamento. A salutare la platea è stato un rappresentante della Provincia di Perugia che ha spiegato l’importanza di trattare questo tema che interessa molta parte della popolazione. “Continua il nostro impegno verso l’associazionismo dei pazienti e la società scientifica. Il continuo confronto tra pazienti e medici è un grandissimo aiuto per riuscire a sapere quali sono le nuove possibilità di cura della cefalea. Quest’ultima è una malattia che tende a diventare cronica nei pazienti che nel tempo si assuefanno al dolore alzando la propria soglia di sopportazione. La conoscenza del problema è il primo scalino da salire per andare verso la cura specifica del problema. Tramite queste giornate di approfondimento e la rete creata dallo sportello “Salute informa” stiamo cercando di attivare una serie di sinergie utili per riuscire a gestire al meglio queste malattie croniche che spesso diventano invalidanti, facendo perdere al lavoratore intere giornate”. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) il 12% della popolazione mondiale adulta soffre di emicrania, malattia che colpisce soprattutto fra i 25 e i 55 anni. Il mal di testa è causa di maggiore invalidità rispetto ad altre gravi malattie neurologiche quali l'epilessia, la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson. E' al 19esimo posto della classifica delle malattie che comportano il maggior numero di anni vissuti in una condizione di dolore. “Sento spesso parlare – ha affermato Rossi - di Casa della Salute come ridefinizione organizzativa e logistica dei servizi sanitari territoriali, ma non sempre avverto nuove strategie nell'affrontare i problemi socio-sanitari emergenti. Con lo sportello Salute In-Forma, con le associazioni di volontariato, le società scientifiche, con questi seminari, stiamo mettendo in relazione professionisti, volontari, pazienti e loro familiari per concretizzare sul campo una vera casa della salute, dove l'educazione sanitaria diventa un modo molto efficace di dare risposte ai bisogni della comunità”. “Questa patologia – ha detto Sarchielli Neurologo, Responsabile Centro Cefalee, Ospedale S. Maria della Misericordia, Perugia - è di grande impatto sociale, ed incide in maniera sostanziale nella vita lavorativa e sociale di chi ne è affetto. Si stima che questa malattia sia al quinto posto tra quelle invalidanti per le donne e al 10 per gli uomini. Sono circa 3000 all’anno le visite che vengono effettuate dal centro cefalee. Per tenere sotto controllo questa patologia, serve una diagnosi che permetta di capire quali sono i fattori scatenanti (diagnosi non sempre semplice) per riuscire a controllarla, anche con una giusta qualità della vita”. Angela Piperni ha invece affermato che la Lega Italiana Cefalalgici, aperta in Umbria da un anno, conta già 100 iscritti. “Questi incontri sono volti a fornire informazioni sulle cefalee e a far conoscere l’associazione come tramite importante tra malati, strutture sanitarie e politica. Questo connubio può aiutate i pazienti a superare meglio i problemi che derivano dalla malattia”.
ast14049.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 17 maggio ’14 - Si è tenuta in Provincia la sesta giornata del Mal di Testa: emicrania cronica: nuove frontiere del trattamento. A salutare la platea è stato un rappresentante della Provincia di Perugia che ha spiegato l’importanza di trattare questo tema che interessa molta parte della popolazione. “Continua il nostro impegno verso l’associazionismo dei pazienti e la società scientifica. Il continuo confronto tra pazienti e medici è un grandissimo aiuto per riuscire a sapere quali sono le nuove possibilità di cura della cefalea. Quest’ultima è una malattia che tende a diventare cronica nei pazienti che nel tempo si assuefanno al dolore alzando la propria soglia di sopportazione. La conoscenza del problema è il primo scalino da salire per andare verso la cura specifica del problema. Tramite queste giornate di approfondimento e la rete creata dallo sportello “Salute informa” stiamo cercando di attivare una serie di sinergie utili per riuscire a gestire al meglio queste malattie croniche che spesso diventano invalidanti, facendo perdere al lavoratore intere giornate”. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) il 12% della popolazione mondiale adulta soffre di emicrania, malattia che colpisce soprattutto fra i 25 e i 55 anni. Il mal di testa è causa di maggiore invalidità rispetto ad altre gravi malattie neurologiche quali l'epilessia, la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson. E' al 19esimo posto della classifica delle malattie che comportano il maggior numero di anni vissuti in una condizione di dolore. “Sento spesso parlare – ha affermato Rossi - di Casa della Salute come ridefinizione organizzativa e logistica dei servizi sanitari territoriali, ma non sempre avverto nuove strategie nell'affrontare i problemi socio-sanitari emergenti. Con lo sportello Salute In-Forma, con le associazioni di volontariato, le società scientifiche, con questi seminari, stiamo mettendo in relazione professionisti, volontari, pazienti e loro familiari per concretizzare sul campo una vera casa della salute, dove l'educazione sanitaria diventa un modo molto efficace di dare risposte ai bisogni della comunità”. “Questa patologia – ha detto Sarchielli Neurologo, Responsabile Centro Cefalee, Ospedale S. Maria della Misericordia, Perugia - è di grande impatto sociale, ed incide in maniera sostanziale nella vita lavorativa e sociale di chi ne è affetto. Si stima che questa malattia sia al quinto posto tra quelle invalidanti per le donne e al 10 per gli uomini. Sono circa 3000 all’anno le visite che vengono effettuate dal centro cefalee. Per tenere sotto controllo questa patologia, serve una diagnosi che permetta di capire quali sono i fattori scatenanti (diagnosi non sempre semplice) per riuscire a controllarla, anche con una giusta qualità della vita”. Angela Piperni ha invece affermato che la Lega Italiana Cefalalgici, aperta in Umbria da un anno, conta già 100 iscritti. “Questi incontri sono volti a fornire informazioni sulle cefalee e a far conoscere l’associazione come tramite importante tra malati, strutture sanitarie e politica. Questo connubio può aiutate i pazienti a superare meglio i problemi che derivano dalla malattia”.
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