(Cittadino e Provincia) – Spello, 10 maggio 2014 – Legare la moda al turismo sostenibile è possibile? È a questa domanda che esperti del settore, rappresentanti di istituzioni locali e nazionali hanno cercato di dare risposta questa mattina nella cornice di Villa Fidelia di Spello, nell'ambito di un convegno promosso dall'associazione Slow Tourism (che promuove il turismo sostenibile e responsabile in Italia e all'estero), presieduta da Luciano Lauteri dal titolo “Il settore della moda come strumento di sviluppo turistico dei territori”. Per la Provincia di Perugia era presente l'assessorato alla Cultura che ha affermato come “L'Ente abbia da subito sposato l'idea di questo evento che rientra ne “Lo Stato siamo noi”, un progetto sulla legalità - su cui la Provincia sta lavorando dal 2010 - intesa come impostazione di vita in tutte le scelte del quotidiano. Uno dei punti più importanti che fa parte di questo progetto è il rispetto dell'ambiente e la valorizzazione dei beni culturali che prevede la realizzazione di un settore della moda quale strumento di sviluppo turistico del territorio. Qui si lega la creazione della casa di moda “Vodivì” che vuole legare la moda, realizzata mediante l'utilizzo della fibra naturale della canapa, allo sviluppo del turismo sostenibile. I prodotti, nello specifico borse, vengono realizzati mediante l'utilizzo della fibra naturale della canapa mentre la stilista Beatrice Mezzetti, in questa sua prima collezione si è ispirata all'ambiente umbro e alle sue peculiarità, sia paesaggistiche che architettoniche. Il Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle A ttività Culturali e del Turismo è stata critica nei confronti della promozione turistica del sistema Paese. “L'Italia – è stato detto - non viene promosso nella sua totalità ma si va in ordine sparso. Si deve far rete, senza ciò il turismo diventa un elemento a spot che nell'immediato può avere successo ma nel lungo periodo non ripaga. Non siamo mai stati capaci di promuovere il turismo culturale come è stato fatto in altre parti del mondo. Ed ora ci ritroviamo con uno Stato con pochi fondi che non valorizza il patrimonio culturale e artistico.
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(Cittadino e Provincia) – Spello, 10 maggio 2014 – Legare la moda al turismo sostenibile è possibile? È a questa domanda che esperti del settore, rappresentanti di istituzioni locali e nazionali hanno cercato di dare risposta questa mattina nella cornice di Villa Fidelia di Spello, nell'ambito di un convegno promosso dall'associazione Slow Tourism (che promuove il turismo sostenibile e responsabile in Italia e all'estero), presieduta da Luciano Lauteri dal titolo “Il settore della moda come strumento di sviluppo turistico dei territori”. Per la Provincia di Perugia era presente l'assessorato alla Cultura che ha affermato come “L'Ente abbia da subito sposato l'idea di questo evento che rientra ne “Lo Stato siamo noi”, un progetto sulla legalità - su cui la Provincia sta lavorando dal 2010 - intesa come impostazione di vita in tutte le scelte del quotidiano. Uno dei punti più importanti che fa parte di questo progetto è il rispetto dell'ambiente e la valorizzazione dei beni culturali che prevede la realizzazione di un settore della moda quale strumento di sviluppo turistico del territorio. Qui si lega la creazione della casa di moda “Vodivì” che vuole legare la moda, realizzata mediante l'utilizzo della fibra naturale della canapa, allo sviluppo del turismo sostenibile. I prodotti, nello specifico borse, vengono realizzati mediante l'utilizzo della fibra naturale della canapa mentre la stilista Beatrice Mezzetti, in questa sua prima collezione si è ispirata all'ambiente umbro e alle sue peculiarità, sia paesaggistiche che architettoniche. Il Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle A ttività Culturali e del Turismo è stata critica nei confronti della promozione turistica del sistema Paese. “L'Italia – è stato detto - non viene promosso nella sua totalità ma si va in ordine sparso. Si deve far rete, senza ciò il turismo diventa un elemento a spot che nell'immediato può avere successo ma nel lungo periodo non ripaga. Non siamo mai stati capaci di promuovere il turismo culturale come è stato fatto in altre parti del mondo. Ed ora ci ritroviamo con uno Stato con pochi fondi che non valorizza il patrimonio culturale e artistico.
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