Disponibile anche il catalogo
(Cittadino e Provincia) Perugia 18 aprile '14 – E' stato presentato il catalogo della mostra “Noi, il sogno nel sogno” di Emanuele e Samuele Ventanni che resterà aperta fino al 4 maggio nel Centro Espositivo “Rocca Paolina” di Perugia. La mostra è a cura del critico d’arte Alessandra Angelucci, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Perugia, dal Consiglio Regionale dell’Umbria e dalla Fondazione “Perugiassisi 2019”, la mostra si propone come secondo appuntamento di un percorso artistico parallelo che vede uniti un padre e un figlio nell’intento comunicativo di raccontare ciò che più li lega nella vita, così come nella professione: il sogno di continuare ad esprimersi per mezzo dei loro linguaggi visivi e dedicarsi, in maniera continua ed appassionata, alla loro ricerca espressiva. Innumerevoli i successi che hanno caratterizzato i percorsi professionali degli artisti di Umbertide, tra cui l’importante Biennale d’Arte di Minsk - in Bielorussia - che nel 2009 ha visto Emanuele Ventanni vincitore della Sezione Pittura e Samuele del Premio della Critica. Il catalogo propone le opere degli artisti rilegati in una pubblicazione di livello che rende merito alla bellezza degli oggetti e dei quadri proposti dai due autori. Alessandra Angelucci, spiega: “nel caso di Emanuele - il padre - la figurazione costruisce un’estetica che spinge il fruitore alla contemplazione della forma, oltrepassando l’edonismo sensuale; con Samuele, invece, - il figlio - lo spazio architettonico dell’opera si apre ad una sperimentazione d’avanguardia, in cui tutto è concepito per mezzo di una modulazione cromatica e tecnica in cui la luce evoca ritmi ogni volta diversi. La vita li ha uniti per sempre, sin dalla nascita. L’amore per l’arte ha reso possibile tutto il resto, consolidando il loro legame e sfamando quella sete che coincide con quell’incontentabile desiderio di conoscenza e di amore verso il creato, e che trova il suo appagamento solo quando Arte e Natura si fondono insieme. Un legame, quello di Emanuele e Samuele Ventanni, che si sostanzia dell’uso del pronome noi - testimone della forza del loro agire insieme - e del passaggio di un sogno paterno nelle mani di un figlio, il quale percorre, con un sentire rinnovato e più orientato alla contemporaneità, le tracce di chi lo ha messo al mondo: il sogno nel sogno. Il dettaglio della figurazione e la poetica dello spazialismo dialogheranno in uno scenario suggestivo e prestigioso come quello della Rocca Paolina e metteranno in luce l’evidente fil rouge che ha unito ed unisce ancora padre e figlio nei loro specifici percorsi artistici: la ricerca del bello, in cui tutto si fa eleganza, cura delle linee e delle superfici, respiro di luce, in un gioco di vivaci estroflessioni. Lo ricordano le opere “Non avea che i gioielli sonori” e “Malinconico pensiero”, nel caso di Emanuele Vantanni, “Bianco a tutto tondo” e “Rosa Kundalini”, nel caso di Samuele”.
Cl14049.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 18 aprile '14 – E' stato presentato il catalogo della mostra “Noi, il sogno nel sogno” di Emanuele e Samuele Ventanni che resterà aperta fino al 4 maggio nel Centro Espositivo “Rocca Paolina” di Perugia. La mostra è a cura del critico d’arte Alessandra Angelucci, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Perugia, dal Consiglio Regionale dell’Umbria e dalla Fondazione “Perugiassisi 2019”, la mostra si propone come secondo appuntamento di un percorso artistico parallelo che vede uniti un padre e un figlio nell’intento comunicativo di raccontare ciò che più li lega nella vita, così come nella professione: il sogno di continuare ad esprimersi per mezzo dei loro linguaggi visivi e dedicarsi, in maniera continua ed appassionata, alla loro ricerca espressiva. Innumerevoli i successi che hanno caratterizzato i percorsi professionali degli artisti di Umbertide, tra cui l’importante Biennale d’Arte di Minsk - in Bielorussia - che nel 2009 ha visto Emanuele Ventanni vincitore della Sezione Pittura e Samuele del Premio della Critica. Il catalogo propone le opere degli artisti rilegati in una pubblicazione di livello che rende merito alla bellezza degli oggetti e dei quadri proposti dai due autori. Alessandra Angelucci, spiega: “nel caso di Emanuele - il padre - la figurazione costruisce un’estetica che spinge il fruitore alla contemplazione della forma, oltrepassando l’edonismo sensuale; con Samuele, invece, - il figlio - lo spazio architettonico dell’opera si apre ad una sperimentazione d’avanguardia, in cui tutto è concepito per mezzo di una modulazione cromatica e tecnica in cui la luce evoca ritmi ogni volta diversi. La vita li ha uniti per sempre, sin dalla nascita. L’amore per l’arte ha reso possibile tutto il resto, consolidando il loro legame e sfamando quella sete che coincide con quell’incontentabile desiderio di conoscenza e di amore verso il creato, e che trova il suo appagamento solo quando Arte e Natura si fondono insieme. Un legame, quello di Emanuele e Samuele Ventanni, che si sostanzia dell’uso del pronome noi - testimone della forza del loro agire insieme - e del passaggio di un sogno paterno nelle mani di un figlio, il quale percorre, con un sentire rinnovato e più orientato alla contemporaneità, le tracce di chi lo ha messo al mondo: il sogno nel sogno. Il dettaglio della figurazione e la poetica dello spazialismo dialogheranno in uno scenario suggestivo e prestigioso come quello della Rocca Paolina e metteranno in luce l’evidente fil rouge che ha unito ed unisce ancora padre e figlio nei loro specifici percorsi artistici: la ricerca del bello, in cui tutto si fa eleganza, cura delle linee e delle superfici, respiro di luce, in un gioco di vivaci estroflessioni. Lo ricordano le opere “Non avea che i gioielli sonori” e “Malinconico pensiero”, nel caso di Emanuele Vantanni, “Bianco a tutto tondo” e “Rosa Kundalini”, nel caso di Samuele”.
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