(Cittadino e Provincia) – Perugia, 18 aprile 21014 – Nel territorio del comune di Todi dovrà sorgere un nuovo depuratore e l’attuale amministrazione locale ha individuato l’area cosiddetta della “Cascinella” quale luogo deputato ad ospitarlo, ma in Provincia di Perugia un consigliere di minoranza ha presentato una interrogazione urgente per approfondire la questione, e l’ultima seduta consiliare è stata l’occasione per fare chiarezza sulla vicenda. Il nodo della questione verteva sul fatto che “l’area individuata – si legge nel documento – si trova all’interno del perimetro di vigilanza di un’area classificata A1 dal PRG del Comune di Todi e pertanto non edificabile a causa dell’instabilità idrogeologica del terreno”. A rispondere in Consiglio provinciale l’assessorato competente che ha spiegato come “le DCR n. 721/88 e 902/89 “Criteri generali di indirizzo e coordinamento per la redazione di progetti di consolidamento abitati e per il rilascio delle autorizzazioni di cui all’art.2 della legge 64/74”stabiliscono che in tale area risultano ammissibili, dopo il collaudo dei lavori di consolidamento solo le opere di recupero del patrimonio edilizio esistente”, tuttavia queste delibere sopracitate prevedono un principio di deroga a queste disposizioni per alcune opere pubbliche relative a servizi, tra cui sono annoverati gli acquedotti. A questo punto “resta ferma la necessità – hanno detto dall’assessorato – di richiedere la compatibilità delle opere in progetto, nella fase di autorizzazione del progetto esecutivo con i lavori previsti e/o eseguiti per il consolidamento della frana”. “La Provincia è contraria, per voce dei suoi tecnici, alla realizzazione del depuratore nella zona di Cascinella – è stato detto in sede di replica dal consigliere di FI – Pdl -. mi auguro, pertanto, che con questo documento si interrompa l'iter”.
Oi14153.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 18 aprile 21014 – Nel territorio del comune di Todi dovrà sorgere un nuovo depuratore e l’attuale amministrazione locale ha individuato l’area cosiddetta della “Cascinella” quale luogo deputato ad ospitarlo, ma in Provincia di Perugia un consigliere di minoranza ha presentato una interrogazione urgente per approfondire la questione, e l’ultima seduta consiliare è stata l’occasione per fare chiarezza sulla vicenda. Il nodo della questione verteva sul fatto che “l’area individuata – si legge nel documento – si trova all’interno del perimetro di vigilanza di un’area classificata A1 dal PRG del Comune di Todi e pertanto non edificabile a causa dell’instabilità idrogeologica del terreno”. A rispondere in Consiglio provinciale l’assessorato competente che ha spiegato come “le DCR n. 721/88 e 902/89 “Criteri generali di indirizzo e coordinamento per la redazione di progetti di consolidamento abitati e per il rilascio delle autorizzazioni di cui all’art.2 della legge 64/74”stabiliscono che in tale area risultano ammissibili, dopo il collaudo dei lavori di consolidamento solo le opere di recupero del patrimonio edilizio esistente”, tuttavia queste delibere sopracitate prevedono un principio di deroga a queste disposizioni per alcune opere pubbliche relative a servizi, tra cui sono annoverati gli acquedotti. A questo punto “resta ferma la necessità – hanno detto dall’assessorato – di richiedere la compatibilità delle opere in progetto, nella fase di autorizzazione del progetto esecutivo con i lavori previsti e/o eseguiti per il consolidamento della frana”. “La Provincia è contraria, per voce dei suoi tecnici, alla realizzazione del depuratore nella zona di Cascinella – è stato detto in sede di replica dal consigliere di FI – Pdl -. mi auguro, pertanto, che con questo documento si interrompa l'iter”.
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