Campagna di sensibilizzazione della Provincia di Perugia su daini e caprioli
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 9 aprile 2014 – Non toccare i cuccioli di capriolo o daino che si trovano soli e accovacciati, al riparo dell'erba alta, all'interno di campi, radure o boschi. A muovere l’appello è la Provincia di Perugia perché in coincidenza con l’arrivo della bella stagione si ripresenta puntuale il problema di questi cuccioli in quanto le femmine di tali animali, allo scopo di proteggerli, non stanno loro molto vicino, per non attrarre predatori, ma li allattano più volte durante il giorno rimanendo separati per il resto del tempo. La distanza fra la madre e il piccolo aumenta al crescere dell'età tanto che molti ritengono erroneamente che i piccoli siano stati abbandonati completamente. La Provincia di Perugia rivolge, quindi, un richiamo a tutti coloro che si trovano a svolgere le loro attività, anche ricreative, nei boschi o nelle campagne, affinché si astengano dal raccogliere o addirittura solo toccare ed accarezzare questi cuccioli. Il semplice contatto, infatti, imprime l'odore dell'uomo e la madre non li riconoscerà più. Quello che può sembrare un gesto generoso, in realtà si rivela pericoloso fino a compromettere la sopravvivenza del cucciolo senza più protezione. Anche nel caso in cui fossero raccolti è complicato svezzare da parte dell'uomo questi ungulati particolarmente delicati e sono poche le strutture adeguate a tali attività. Si condanna l'animale a un periodo di cattività e a un forte stress psicofisico, abituandolo alla presenza dell'uomo e quindi alla non autosufficienza. Un appello anche agli agricoltori di fare una ricognizione a piedi, per verificare la presenza di cuccioli prima di utilizzare le macchine per la sarchiatura o la sfalciatura dei prati. Essi andrebbero allontanati evitando il contatto. Questa semplice precauzione può salvare la vita di questi cuccioli che non necessitano di coccole umane ma della presenza discreta della madre, mentre da parte dell'uomo sono necessari solo attenzione e rispetto.
Se ci fosse qualche dubbio, prima di qualsiasi contatto con l'animale, è bene rivolgersi alla Polizia Provinciale 075.32111, al Servizio Gestione Faunistica e Protezione Ambientale della Provincia di Perugia 075.36811, al Corpo Forestale dello Stato 1515 e allo Sportello a 4 Zampe della Provincia di Perugia 800013474.
Com14017.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 9 aprile 2014 – Non toccare i cuccioli di capriolo o daino che si trovano soli e accovacciati, al riparo dell'erba alta, all'interno di campi, radure o boschi. A muovere l’appello è la Provincia di Perugia perché in coincidenza con l’arrivo della bella stagione si ripresenta puntuale il problema di questi cuccioli in quanto le femmine di tali animali, allo scopo di proteggerli, non stanno loro molto vicino, per non attrarre predatori, ma li allattano più volte durante il giorno rimanendo separati per il resto del tempo. La distanza fra la madre e il piccolo aumenta al crescere dell'età tanto che molti ritengono erroneamente che i piccoli siano stati abbandonati completamente. La Provincia di Perugia rivolge, quindi, un richiamo a tutti coloro che si trovano a svolgere le loro attività, anche ricreative, nei boschi o nelle campagne, affinché si astengano dal raccogliere o addirittura solo toccare ed accarezzare questi cuccioli. Il semplice contatto, infatti, imprime l'odore dell'uomo e la madre non li riconoscerà più. Quello che può sembrare un gesto generoso, in realtà si rivela pericoloso fino a compromettere la sopravvivenza del cucciolo senza più protezione. Anche nel caso in cui fossero raccolti è complicato svezzare da parte dell'uomo questi ungulati particolarmente delicati e sono poche le strutture adeguate a tali attività. Si condanna l'animale a un periodo di cattività e a un forte stress psicofisico, abituandolo alla presenza dell'uomo e quindi alla non autosufficienza. Un appello anche agli agricoltori di fare una ricognizione a piedi, per verificare la presenza di cuccioli prima di utilizzare le macchine per la sarchiatura o la sfalciatura dei prati. Essi andrebbero allontanati evitando il contatto. Questa semplice precauzione può salvare la vita di questi cuccioli che non necessitano di coccole umane ma della presenza discreta della madre, mentre da parte dell'uomo sono necessari solo attenzione e rispetto.
Se ci fosse qualche dubbio, prima di qualsiasi contatto con l'animale, è bene rivolgersi alla Polizia Provinciale 075.32111, al Servizio Gestione Faunistica e Protezione Ambientale della Provincia di Perugia 075.36811, al Corpo Forestale dello Stato 1515 e allo Sportello a 4 Zampe della Provincia di Perugia 800013474.
Com14017.RB