"Prima" per il quadro dedicato a Marcella Monini che ha dato la vita per salvare i figli
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 5 aprile 2014 - “ Da anni l’opinione pubblica regionale e provinciale, in vari territori, da Gubbio al folignate passando per il bacino del ternano e della Media e Alta Umbria, è allarmata dalla crescente diffusione di casi di malattie neoplastiche e di altro tipo – E' scritto in una interrogazione presentata dal gruppo provinciale del PRC – Nonostante molte promesse e solenni impegni, le Istituzioni politiche e sanitarie non hanno ancora adottato azioni efficaci per un controllo reale e capillare della situazione effettiva, attraverso un’indagine epidemiologica estesa a tutto il territorio, con dati disaggregati per zona e per centri abitati, in maniera tale da rilevare possibili correlazioni tra alcune forme tumorali, malattie respiratorie ecc.. e abitudini di vita, produzioni industriali e agricole, qualità dell’aria e delle acque e via seguitando. Con specifico riferimento al problema delle malattie neoplastiche, si continua a far riferimento solo ed esclusivamente al Registro dei Tumori esistente, i cui dati, pur importanti, sono però elaborati e diffusi in forma aggregata, modalità che esclude una piena comprensione della diffusione delle malattie neoplastiche e della loro eziologia nel caso specifico. Un ‘indagine epidemiologica , lungi dal rappresentare un motivo di allarme sociale, rappresenterebbe al contrario una fonte di conoscenza quanto mai solida e ricca per comprendere la portata dei fenomeni in questione, individuando con precisione e chiarezza il suo manifestarsi e la sua diffusione zona per zona del vasto territorio provinciale, in maniera tale da predisporre le migliori azioni possibili in termini di prevenzione e non solo” . Per questo il gruppo del PRC – SE interroga la Giunta Provinciale per sapere : “Se non sia opportuno istituire un tavolo formato da Istituzioni e autorità sanitarie, per giungere ad una seria e scrupolosa indagine epidemiologica nei territori regionali e provinciali caratterizzati da maggiori criticità ambientali e da attività economiche fortemente impattanti, zona per zona, valorizzando l’apporto e l’attiva partecipazione dei medici di base, sentinelle imprescindibili del territorio e della difesa della salute pubblica”.
Gc14132.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 5 aprile 2014 - “ Da anni l’opinione pubblica regionale e provinciale, in vari territori, da Gubbio al folignate passando per il bacino del ternano e della Media e Alta Umbria, è allarmata dalla crescente diffusione di casi di malattie neoplastiche e di altro tipo – E' scritto in una interrogazione presentata dal gruppo provinciale del PRC – Nonostante molte promesse e solenni impegni, le Istituzioni politiche e sanitarie non hanno ancora adottato azioni efficaci per un controllo reale e capillare della situazione effettiva, attraverso un’indagine epidemiologica estesa a tutto il territorio, con dati disaggregati per zona e per centri abitati, in maniera tale da rilevare possibili correlazioni tra alcune forme tumorali, malattie respiratorie ecc.. e abitudini di vita, produzioni industriali e agricole, qualità dell’aria e delle acque e via seguitando. Con specifico riferimento al problema delle malattie neoplastiche, si continua a far riferimento solo ed esclusivamente al Registro dei Tumori esistente, i cui dati, pur importanti, sono però elaborati e diffusi in forma aggregata, modalità che esclude una piena comprensione della diffusione delle malattie neoplastiche e della loro eziologia nel caso specifico. Un ‘indagine epidemiologica , lungi dal rappresentare un motivo di allarme sociale, rappresenterebbe al contrario una fonte di conoscenza quanto mai solida e ricca per comprendere la portata dei fenomeni in questione, individuando con precisione e chiarezza il suo manifestarsi e la sua diffusione zona per zona del vasto territorio provinciale, in maniera tale da predisporre le migliori azioni possibili in termini di prevenzione e non solo” . Per questo il gruppo del PRC – SE interroga la Giunta Provinciale per sapere : “Se non sia opportuno istituire un tavolo formato da Istituzioni e autorità sanitarie, per giungere ad una seria e scrupolosa indagine epidemiologica nei territori regionali e provinciali caratterizzati da maggiori criticità ambientali e da attività economiche fortemente impattanti, zona per zona, valorizzando l’apporto e l’attiva partecipazione dei medici di base, sentinelle imprescindibili del territorio e della difesa della salute pubblica”.
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