(Cittadino e Provincia) – Perugia, 22 marzo 2014 - “ Nel corso del Consiglio provinciale del 20 marzo 2014, è stata discussa una nostra interrogazione sulla situazione delle Logge dei Tiratoi, con la quale ho chiesto alla Giunta provinciale lumi e informazioni circa possibili pratiche arrivate in Provincia sul progetto di “ sistemazione “ con vetrate che mi ha visto, dal primo momento, fortemente contrario nel merito e nel metodo – afferma in una nota il gruppo provinciale del PRC – L’Assessorato competente ha risposto che nessuna pratica è giunta in Provincia rispetto alla sostanza del progetto, nei suoi aspetti architettonico ed estetico, esprimendo anche, a titolo personale, pubblicamente, sintonia per le mie posizioni fortemente critiche sul progetto . Un pronunciamento c’è stato solo rispetto a pareri idraulici, che nulla hanno a che vedere con l’anima del progetto . Nonostante questa sottolineatura, durante la discussione ho manifestato l’intenzione di approfondire gli atti relativi ai pareri idraulici, anche se è chiaro ormai che all’Ente nulla è pervenuto in merito ad altri aspetti e nulla è stato chiesto in ordine al carattere strutturale del progetto in discussione . Approfittando del tempo al quale avevo diritto, ho ribadito la necessità di spingere, tutti assieme, per un diverso progetto, recuperando l’idea originaria di Gae Alulenti per un collegamento con il quartiere di San Giovanni, lasciando il loggiato completamente aperto e fruibile davvero alla cittadinanza . Questo progetto potrebbe , se recuperato e sostituito a quello oggetto di dibattito nella Città di Gubbio e non solo, garantire positivi sviluppi per tutti , valorizzando una testimonianza storica che è e deve rimanere degli eugubini, per storia e per diritto , al di là di passaggi di proprietà che rappresentano , comunque, vicende del XX secolo. I monumenti rappresentano la memoria di una collettività, la sua storia, la sua identità e come tali vanno preservati : nessuna preclusione al privato, ma chi deve dettare le linee della tutela, della conservazione, della valorizzazione, sono e debbono restare le pubbliche istituzioni”.
Gc14116.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 22 marzo 2014 - “ Nel corso del Consiglio provinciale del 20 marzo 2014, è stata discussa una nostra interrogazione sulla situazione delle Logge dei Tiratoi, con la quale ho chiesto alla Giunta provinciale lumi e informazioni circa possibili pratiche arrivate in Provincia sul progetto di “ sistemazione “ con vetrate che mi ha visto, dal primo momento, fortemente contrario nel merito e nel metodo – afferma in una nota il gruppo provinciale del PRC – L’Assessorato competente ha risposto che nessuna pratica è giunta in Provincia rispetto alla sostanza del progetto, nei suoi aspetti architettonico ed estetico, esprimendo anche, a titolo personale, pubblicamente, sintonia per le mie posizioni fortemente critiche sul progetto . Un pronunciamento c’è stato solo rispetto a pareri idraulici, che nulla hanno a che vedere con l’anima del progetto . Nonostante questa sottolineatura, durante la discussione ho manifestato l’intenzione di approfondire gli atti relativi ai pareri idraulici, anche se è chiaro ormai che all’Ente nulla è pervenuto in merito ad altri aspetti e nulla è stato chiesto in ordine al carattere strutturale del progetto in discussione . Approfittando del tempo al quale avevo diritto, ho ribadito la necessità di spingere, tutti assieme, per un diverso progetto, recuperando l’idea originaria di Gae Alulenti per un collegamento con il quartiere di San Giovanni, lasciando il loggiato completamente aperto e fruibile davvero alla cittadinanza . Questo progetto potrebbe , se recuperato e sostituito a quello oggetto di dibattito nella Città di Gubbio e non solo, garantire positivi sviluppi per tutti , valorizzando una testimonianza storica che è e deve rimanere degli eugubini, per storia e per diritto , al di là di passaggi di proprietà che rappresentano , comunque, vicende del XX secolo. I monumenti rappresentano la memoria di una collettività, la sua storia, la sua identità e come tali vanno preservati : nessuna preclusione al privato, ma chi deve dettare le linee della tutela, della conservazione, della valorizzazione, sono e debbono restare le pubbliche istituzioni”.
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