(Cittadino e Provincia) – Perugia, 28 febbraio 2014 – Giovedì 27 febbraio 2014 si è riunita la prima commissione consiliare permanente, convocata dal presidente Massimiliano Capitani (PD) per discutere l’ordine del giorno urgente sul programma nazionale di prevenzione rifiuti, adottato dal Ministero dell’Ambiente con proprio decreto del 7 ottobre 2013 e che vede, tra gli obiettivi essenziali: la riduzione della quantità di rifiuti prodotta e la riduzione dei danni su ambiente e salute tramite il contenimento delle sostanze nocive in essi presenti. Capitani ha proposto la redazione di un documento che impegni la Provincia ad adoperarsi con iniziative proprie, coordinate con quelle di Regione e Comuni, finalizzate all’integrazione delle pianificazioni territoriali con le indicazioni contenute nel piano nazionale adottato. Presenti, per conto della Regione Umbria, la dottoressa Maria Ruggero e l’ingegnere Pierluca Proietti, che hanno illustrato i contenuti del piano di prevenzione rifiuti e le azioni che la Regione intende intraprendere a riguardo. In particolare la dottoressa Ruggero ha ricordato come il programma regionale di prevenzione rifiuti sia partito già a dicembre 2012, con l’intento coinvolgere, oltre alle istituzioni, anche imprenditori ed associazioni di volontariato. Ha poi ricordato come il Ministero intenda formare un tavolo tra tutte le Regioni, finalizzato all’individuazione di parametri comuni per la misurazione di obiettivi e risultati. L’ingegnere Proietti ha ricordato come nella nostra regione il livello di raccolta differenziata abbia già raggiunto il 50%, vicino all’obiettivo del 65%, ed ha anche sottolineato che, forse anche a causa della congiuntura economica sfavorevole, la produzione pro capite di rifiuti è di un 7-8% più bassa rispetto a quanto previsto. Dopodiché ha spiegato alla commissione che la misura di chiusura del ciclo integrato, presente nel piano di prevenzione rifiuti, consiste nell’esclusione dal ciclo dei rifiuti di quelli utilizzabili come fonte di produzione di calore - definiti combustibile solido secondario (CSS) - così da destinarli al mercato del combustibile solido.
Nella discussione che è seguita, il capogruppo PRC, Luca Baldelli, dopo aver affermato che la strada del contenimento a monte è quella da intraprendere per una seria politica di gestione dei rifiuti, ha individuato uno spostamento della maggioranza verso posizioni di centrodestra (come quella relativa alla produzione di CSS) e, pertanto, ha chiaramente affermato che il suo gruppo si opporrà al documento presentato dal presidente Capitani qualora, nella sua redazione definitiva, presenti ancora passaggi relativi all’uso dei CSS. Anche il capogruppo IdV, Franco Granocchia, si è dichiarato sfavorevole alla chiusura del ciclo integrato, poiché potenzialmente nociva, affermando che vanno invece trovate soluzioni che riducano i costi dello smaltimento dei rifiuti, a favore delle famiglie. Enrico Bastioli, Socialisti Riformisti, ha criticato la mancanza di progettualità della politica regionale che fa sì che in alcuni territori umbri la raccolta differenziata risulti incompleta. Ha poi auspicato una collaborazione concreta tra istituzioni, imprese e associazioni volta ad accelerare il superamento delle discariche e la riduzione dei costi. Si è quindi dichiarato favorevole al documento. Claudio Fallarino (PD) ha affermato la necessità di uno screening serio e preciso sulla quantità di rifiuti prodotta in Umbria, sulle destinazioni dei rifiuti e sul costo di messa a discarica, ancora poco chiaro anche se di grande peso sulla tassa sui rifiuti. Sempre per il PD, Laura Zampa ha richiamato l’importanza, in un piano coordianto tra Regione ed altre istituzioni, del coinvolgimento delle imprese interessate all’utilizzo dei CSS, sempre però in un’ottica di prevenzione e superamento delle discariche e degli inceneritori. Il capogruppo di Forza Italia, Piero Sorcini, dopo aver premesso che, mancando l’assessore regionale Silvano Rometti, referente politico cui spetta la gestione del programma rifiuti, mancava il presupposto per una discussione esaustiva e risolutiva, ha chiesto ai tecnici con quali mezzi si intenda incoraggiare la raccolta differenziata e per quale motivo siano preferite agli incentivi misure coercitive, come la minaccia di multe più salate. L’ingegnere Proietti ha risposto affermando che, causa ristrettezze economiche regionali e nazionali, i contribuiti previsti per chi portava rifiuti nelle isole ecologiche sono stati interrotti ma ha poi sottolineato che, aumentando il livello di raccolta differenziata e gli investimenti, entro pochi anni i cittadini vedranno ridotte le proprie bollette.
Gc14083.CC/MI
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 28 febbraio 2014 – Giovedì 27 febbraio 2014 si è riunita la prima commissione consiliare permanente, convocata dal presidente Massimiliano Capitani (PD) per discutere l’ordine del giorno urgente sul programma nazionale di prevenzione rifiuti, adottato dal Ministero dell’Ambiente con proprio decreto del 7 ottobre 2013 e che vede, tra gli obiettivi essenziali: la riduzione della quantità di rifiuti prodotta e la riduzione dei danni su ambiente e salute tramite il contenimento delle sostanze nocive in essi presenti. Capitani ha proposto la redazione di un documento che impegni la Provincia ad adoperarsi con iniziative proprie, coordinate con quelle di Regione e Comuni, finalizzate all’integrazione delle pianificazioni territoriali con le indicazioni contenute nel piano nazionale adottato. Presenti, per conto della Regione Umbria, la dottoressa Maria Ruggero e l’ingegnere Pierluca Proietti, che hanno illustrato i contenuti del piano di prevenzione rifiuti e le azioni che la Regione intende intraprendere a riguardo. In particolare la dottoressa Ruggero ha ricordato come il programma regionale di prevenzione rifiuti sia partito già a dicembre 2012, con l’intento coinvolgere, oltre alle istituzioni, anche imprenditori ed associazioni di volontariato. Ha poi ricordato come il Ministero intenda formare un tavolo tra tutte le Regioni, finalizzato all’individuazione di parametri comuni per la misurazione di obiettivi e risultati. L’ingegnere Proietti ha ricordato come nella nostra regione il livello di raccolta differenziata abbia già raggiunto il 50%, vicino all’obiettivo del 65%, ed ha anche sottolineato che, forse anche a causa della congiuntura economica sfavorevole, la produzione pro capite di rifiuti è di un 7-8% più bassa rispetto a quanto previsto. Dopodiché ha spiegato alla commissione che la misura di chiusura del ciclo integrato, presente nel piano di prevenzione rifiuti, consiste nell’esclusione dal ciclo dei rifiuti di quelli utilizzabili come fonte di produzione di calore - definiti combustibile solido secondario (CSS) - così da destinarli al mercato del combustibile solido.
Nella discussione che è seguita, il capogruppo PRC, Luca Baldelli, dopo aver affermato che la strada del contenimento a monte è quella da intraprendere per una seria politica di gestione dei rifiuti, ha individuato uno spostamento della maggioranza verso posizioni di centrodestra (come quella relativa alla produzione di CSS) e, pertanto, ha chiaramente affermato che il suo gruppo si opporrà al documento presentato dal presidente Capitani qualora, nella sua redazione definitiva, presenti ancora passaggi relativi all’uso dei CSS. Anche il capogruppo IdV, Franco Granocchia, si è dichiarato sfavorevole alla chiusura del ciclo integrato, poiché potenzialmente nociva, affermando che vanno invece trovate soluzioni che riducano i costi dello smaltimento dei rifiuti, a favore delle famiglie. Enrico Bastioli, Socialisti Riformisti, ha criticato la mancanza di progettualità della politica regionale che fa sì che in alcuni territori umbri la raccolta differenziata risulti incompleta. Ha poi auspicato una collaborazione concreta tra istituzioni, imprese e associazioni volta ad accelerare il superamento delle discariche e la riduzione dei costi. Si è quindi dichiarato favorevole al documento. Claudio Fallarino (PD) ha affermato la necessità di uno screening serio e preciso sulla quantità di rifiuti prodotta in Umbria, sulle destinazioni dei rifiuti e sul costo di messa a discarica, ancora poco chiaro anche se di grande peso sulla tassa sui rifiuti. Sempre per il PD, Laura Zampa ha richiamato l’importanza, in un piano coordianto tra Regione ed altre istituzioni, del coinvolgimento delle imprese interessate all’utilizzo dei CSS, sempre però in un’ottica di prevenzione e superamento delle discariche e degli inceneritori. Il capogruppo di Forza Italia, Piero Sorcini, dopo aver premesso che, mancando l’assessore regionale Silvano Rometti, referente politico cui spetta la gestione del programma rifiuti, mancava il presupposto per una discussione esaustiva e risolutiva, ha chiesto ai tecnici con quali mezzi si intenda incoraggiare la raccolta differenziata e per quale motivo siano preferite agli incentivi misure coercitive, come la minaccia di multe più salate. L’ingegnere Proietti ha risposto affermando che, causa ristrettezze economiche regionali e nazionali, i contribuiti previsti per chi portava rifiuti nelle isole ecologiche sono stati interrotti ma ha poi sottolineato che, aumentando il livello di raccolta differenziata e gli investimenti, entro pochi anni i cittadini vedranno ridotte le proprie bollette.
Gc14083.CC/MI