(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 febbraio 2014 - “Caro Sindaco Boccali, i ripensamenti sono decisamente tardivi, doveva fare come me nel 2007 e votare contro il progetto per la costruzione de collegio Adisu”. L’affermazione polemica è del Capogruppo di Fi/Pdl in Provincia Piero Sorcini, all’epoca Consigliere Comunale del Capoluogo. “Io votai contro – Continua Sorcini – allora per ragioni urbanistiche ed ambientali. Oggi lo rifarei in maniera più convinta perchè a quelle di 6 anni fa se ne sono aggiunte, altre 3 egualmente pesanti :
1) Il recupero di San Bevignate, che nel 2007 non era ancora terminato, ha messo in luce alcune caratteristiche storiche peculiari di valore mondiale, che non possono essere oscurate da una colata di cemento. Il valore storico della chiesa, ma direi di tutti i beni antichi di grande pregio, devono essere preservati. Perugia si è candidata a Capitale Europea della cultura e una vicenda del genere, se non risolta, non è una buona propaganda in vista del verdetto finale.
2) L’iniziativa dell’Università rischia di non essere adeguatamente apprezzata perchè nel perugino, attualmente, ci sono 5000 appartamenti invenduti o non affittati. Una situazione che ha provocato una mutazione del mercato immobiliare di Perugia determinando prezzi di affitto degli immobili privati per studenti minori di quelli del pubblico, abbassando la necessità e l’urgenza di interventi in questo campo.
3) Se comunque L’Università ritiene necessario aumentare la propria offerta di alloggi per favorire un maggiore flusso di studenti su Perugia ci sono altri siti che potrebbero essere presi in considerazione come quello della nuova Monteluce, di alcune parti del Parco di Santa Margherita e dei locali vuoti dell’ex sede comunale e provinciale di Via Fiorenzo di Lorenzo o addirittura dell’ex carcere femminile.
Ma oltre a questioni politiche la vicenda, purtroppo, ha anche un risvolto di carattere amministrativo. E’ la conseguenza diretta della negativa politica comunale di questi ultimi 15 anni, che ha scelto l’edilizia di quantità, penalizzando quella di qualità, al solo scopo di incassare più oneri possibili dalla legge Bucalossi. Il bilancio del comune si è principalmente retto, fino adesso, su questo, soprattutto dopo la disavventura del famoso buco. Senza i soldi della Bucalossi Perugia avrebbe avuto seri problemi finanziari. E oracon la crisi del settore, tutto si fa più difficile e qualsiasi progetto di costruzione è il benvenuto, San Bevignate compreso.
Gc14076.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 febbraio 2014 - “Caro Sindaco Boccali, i ripensamenti sono decisamente tardivi, doveva fare come me nel 2007 e votare contro il progetto per la costruzione de collegio Adisu”. L’affermazione polemica è del Capogruppo di Fi/Pdl in Provincia Piero Sorcini, all’epoca Consigliere Comunale del Capoluogo. “Io votai contro – Continua Sorcini – allora per ragioni urbanistiche ed ambientali. Oggi lo rifarei in maniera più convinta perchè a quelle di 6 anni fa se ne sono aggiunte, altre 3 egualmente pesanti :
1) Il recupero di San Bevignate, che nel 2007 non era ancora terminato, ha messo in luce alcune caratteristiche storiche peculiari di valore mondiale, che non possono essere oscurate da una colata di cemento. Il valore storico della chiesa, ma direi di tutti i beni antichi di grande pregio, devono essere preservati. Perugia si è candidata a Capitale Europea della cultura e una vicenda del genere, se non risolta, non è una buona propaganda in vista del verdetto finale.
2) L’iniziativa dell’Università rischia di non essere adeguatamente apprezzata perchè nel perugino, attualmente, ci sono 5000 appartamenti invenduti o non affittati. Una situazione che ha provocato una mutazione del mercato immobiliare di Perugia determinando prezzi di affitto degli immobili privati per studenti minori di quelli del pubblico, abbassando la necessità e l’urgenza di interventi in questo campo.
3) Se comunque L’Università ritiene necessario aumentare la propria offerta di alloggi per favorire un maggiore flusso di studenti su Perugia ci sono altri siti che potrebbero essere presi in considerazione come quello della nuova Monteluce, di alcune parti del Parco di Santa Margherita e dei locali vuoti dell’ex sede comunale e provinciale di Via Fiorenzo di Lorenzo o addirittura dell’ex carcere femminile.
Ma oltre a questioni politiche la vicenda, purtroppo, ha anche un risvolto di carattere amministrativo. E’ la conseguenza diretta della negativa politica comunale di questi ultimi 15 anni, che ha scelto l’edilizia di quantità, penalizzando quella di qualità, al solo scopo di incassare più oneri possibili dalla legge Bucalossi. Il bilancio del comune si è principalmente retto, fino adesso, su questo, soprattutto dopo la disavventura del famoso buco. Senza i soldi della Bucalossi Perugia avrebbe avuto seri problemi finanziari. E oracon la crisi del settore, tutto si fa più difficile e qualsiasi progetto di costruzione è il benvenuto, San Bevignate compreso.
Gc14076.red