Presentato il vademecum "Diversa-mente scuola" rivolto alle famiglie di ragazzi disabili. Zampa: "Un punto fermo nelle politiche sociali"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 25 febbraio 2014 – In Consiglio provinciale di Perugia si è parlato dell’ alluvione del fiume Tevere che lo scorso 12 novembre 2012 ha colpito la frazione di Pian Di San Martino di Todi. Lo spunto è stato offerto da una interrogazione che porta la firma del consigliere Michele Martorelli (Fi – Pdl) nella quale si evidenzia che a seguito di quell’evento calamitoso “il Governo ha stanziato 450 mila euro destinandoli alla Provincia affinché intervenisse per lavori di somma urgenza. Al tempo stesso la Regione Umbria ha stanziato 725 mila euro per interventi, in questo caso, su segnalazione dell’Amministrazione Comunale”, si legge nel documento. Nel dettaglio si vuole sapere, tra le altre cose, “quali sono gli interventi individuati nel post alluvione per la messa in sicurezza dell’abitato di Pian di San Martino e che tipo di collaborazione è stata messa in atto con l’Amministrazione Comunale di Todi per l’individuazione delle priorità riguardo l’utilizzo delle risorse stanziate dalla Regione. A rispondere l’assessore provinciale alla Viabilità Domenico Caprini che ha sottolineato come “a seguito delle nostre segnalazioni la Regione ha fatto richiesta di calamità al Ministero che ha assegnato le risorse idriche e rischio idraulico per un valore di 450 mila euro alla Provincia di Perugia per la realizzazione dei primi interventi urgenti in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche. Gli interventi – prosegue l’assessore - consistono nella rimozione della vegetazione franata, nella risagomatura della sezione idraulica, in corrispondenza di ponti, e l’intervento a San Martino e Ponte Cuti per una lunghezza di 5 chilometri e 700, oltre ad altri tratti di rigurgito in due fossi demaniali confluenti. Nel quadro economico del progetto sono inoltre previste lavorazioni per 50 mila euro da effettuarsi in economia per il rinforzo dell’argine trasversale di natura privata, in corrispondenza del centro abitato. Sono state reperiti 50 mila euro affidati al consorzio per poter eseguire questi lavori. Tali interventi saranno realizzati dal consorzio bonifica Tevere Nera, perché i privati non possono chiaramente gestire risorse pubbliche. Il consigliere Martorelli in sede di replica ha commentato “che è questo atteggiamento della politica italiana che interviene solo a seguito di fenomeni gravi come le alluvioni. Da tempo si era a conoscenza della situazione di pericolosità di quel centro abitato. I cittadini del comitato hanno chiesto più volte un incontro, però che io sappia ad oggi non hanno ricevuto risposta. Le autorità si sono dimenticate di quella zona, quando si parla di bacini come quello del Tevere, non è coinvolta solo la Provincia, ma il Comune per tutto ciò che attiene il centro abitato, il consorzio di bonifica Tevere Nera, che è un ente inutile che andrebbe soppresso. Esiste Umbria Acque, l’autorità di bacino, quindi tante sono le autorità che sono chiamate a confrontarsi su queste tematiche, ma nessuna che decide”.
Oi14080.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 25 febbraio 2014 – In Consiglio provinciale di Perugia si è parlato dell’ alluvione del fiume Tevere che lo scorso 12 novembre 2012 ha colpito la frazione di Pian Di San Martino di Todi. Lo spunto è stato offerto da una interrogazione che porta la firma del consigliere Michele Martorelli (Fi – Pdl) nella quale si evidenzia che a seguito di quell’evento calamitoso “il Governo ha stanziato 450 mila euro destinandoli alla Provincia affinché intervenisse per lavori di somma urgenza. Al tempo stesso la Regione Umbria ha stanziato 725 mila euro per interventi, in questo caso, su segnalazione dell’Amministrazione Comunale”, si legge nel documento. Nel dettaglio si vuole sapere, tra le altre cose, “quali sono gli interventi individuati nel post alluvione per la messa in sicurezza dell’abitato di Pian di San Martino e che tipo di collaborazione è stata messa in atto con l’Amministrazione Comunale di Todi per l’individuazione delle priorità riguardo l’utilizzo delle risorse stanziate dalla Regione. A rispondere l’assessore provinciale alla Viabilità Domenico Caprini che ha sottolineato come “a seguito delle nostre segnalazioni la Regione ha fatto richiesta di calamità al Ministero che ha assegnato le risorse idriche e rischio idraulico per un valore di 450 mila euro alla Provincia di Perugia per la realizzazione dei primi interventi urgenti in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche. Gli interventi – prosegue l’assessore - consistono nella rimozione della vegetazione franata, nella risagomatura della sezione idraulica, in corrispondenza di ponti, e l’intervento a San Martino e Ponte Cuti per una lunghezza di 5 chilometri e 700, oltre ad altri tratti di rigurgito in due fossi demaniali confluenti. Nel quadro economico del progetto sono inoltre previste lavorazioni per 50 mila euro da effettuarsi in economia per il rinforzo dell’argine trasversale di natura privata, in corrispondenza del centro abitato. Sono state reperiti 50 mila euro affidati al consorzio per poter eseguire questi lavori. Tali interventi saranno realizzati dal consorzio bonifica Tevere Nera, perché i privati non possono chiaramente gestire risorse pubbliche. Il consigliere Martorelli in sede di replica ha commentato “che è questo atteggiamento della politica italiana che interviene solo a seguito di fenomeni gravi come le alluvioni. Da tempo si era a conoscenza della situazione di pericolosità di quel centro abitato. I cittadini del comitato hanno chiesto più volte un incontro, però che io sappia ad oggi non hanno ricevuto risposta. Le autorità si sono dimenticate di quella zona, quando si parla di bacini come quello del Tevere, non è coinvolta solo la Provincia, ma il Comune per tutto ciò che attiene il centro abitato, il consorzio di bonifica Tevere Nera, che è un ente inutile che andrebbe soppresso. Esiste Umbria Acque, l’autorità di bacino, quindi tante sono le autorità che sono chiamate a confrontarsi su queste tematiche, ma nessuna che decide”.
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