(Cittadino e Provincia) Perugina 15 febbraio ’14 - I dati sono significativi: 7 milioni di italiani hanno problemi di emicrania e ben 5 milioni sono donne. Parlare di questo annoso problema è lo scopo dell’evento, organizzato dalla Provincia di Perugia, insieme alla Lega Italiana Cefalgici e dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee e promosso dall'Associazione Sviluppo, Welfare ed Innovazione per l'Umbria. Ad intervenire sull’argomento sono stati: Aviano Rossi vicepresidente della Provincia di Perugina e Presidente dell’associazione SWI per l’Umbria, Angela Piperni farmacista e rappresentante per l’Umbria della Lega Italiana Cefalalgici e Paola Sarchielli neurologa e responsabile del centro cefalee dell’Ospedale Santa Maria della Misericordi di Perugia.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) il 12% della popolazione mondiale adulta soffre di emicrania, malattia che colpisce soprattutto fra i 25 e i 55 anni. Il mal di testa è causa di maggiore invalidità rispetto ad altre gravi malattie neurologiche quali l'epilessia, la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson. E' al 19esimo posto della classifica delle malattie che comportano il maggior numero di anni vissuti in una condizione di dolore. “Sento spesso parlare – ha affermato Rossi - di Casa della Salute come ridefinizione organizzativa e logistica dei servizi sanitari territoriali, ma non sempre avverto nuove strategie nell'affrontare i problemi socio-sanitari emergenti. Con lo sportello Salute In-Forma, con le associazioni di volontariato, le società scientifiche, con questi seminari, stiamo mettendo in relazione professionisti, volontari, pazienti e loro familiari per concretizzare sul campo una vera casa della salute, dove l'educazione sanitaria diventa un modo molto efficace di dare risposte ai bisogni della comunità”. “Questa patologia – ha detto Sarchielli - è di grande impatto sociale, ed incide in maniera sostanziale nella vita lavorativa e sociale di chi ne è affetto. Si stima che questa malattia sia al quinto posto tra quelle invalidanti per le donne e al 10 per gli uomini. Sono circa 3000 all’anno le visite che vengono effettuate dal centro cefalee. Per tenere sotto controllo questa patologia, serve una diagnosi che permetta di capire quali sono i fattori scatenanti (diagnosi non sempre semplice) per riuscire a controllarla, anche con una giusta qualità della vita”. Angela Piperni ha invece affermato che la Lega Italiana Cefalalgici, aperta in Umbria da un anno, conta già 100 iscritti. “Questi incontri sono volti a fornire informazioni sulle cefalee e a far conoscere l’associazione come tramite importante tra malati, strutture sanitarie e politica. Questo connubio può aiutate i pazienti a superare meglio i problemi che derivano dalla malattia”.
Ast14009.DB
(Cittadino e Provincia) Perugina 15 febbraio ’14 - I dati sono significativi: 7 milioni di italiani hanno problemi di emicrania e ben 5 milioni sono donne. Parlare di questo annoso problema è lo scopo dell’evento, organizzato dalla Provincia di Perugia, insieme alla Lega Italiana Cefalgici e dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee e promosso dall'Associazione Sviluppo, Welfare ed Innovazione per l'Umbria. Ad intervenire sull’argomento sono stati: Aviano Rossi vicepresidente della Provincia di Perugina e Presidente dell’associazione SWI per l’Umbria, Angela Piperni farmacista e rappresentante per l’Umbria della Lega Italiana Cefalalgici e Paola Sarchielli neurologa e responsabile del centro cefalee dell’Ospedale Santa Maria della Misericordi di Perugia.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) il 12% della popolazione mondiale adulta soffre di emicrania, malattia che colpisce soprattutto fra i 25 e i 55 anni. Il mal di testa è causa di maggiore invalidità rispetto ad altre gravi malattie neurologiche quali l'epilessia, la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson. E' al 19esimo posto della classifica delle malattie che comportano il maggior numero di anni vissuti in una condizione di dolore. “Sento spesso parlare – ha affermato Rossi - di Casa della Salute come ridefinizione organizzativa e logistica dei servizi sanitari territoriali, ma non sempre avverto nuove strategie nell'affrontare i problemi socio-sanitari emergenti. Con lo sportello Salute In-Forma, con le associazioni di volontariato, le società scientifiche, con questi seminari, stiamo mettendo in relazione professionisti, volontari, pazienti e loro familiari per concretizzare sul campo una vera casa della salute, dove l'educazione sanitaria diventa un modo molto efficace di dare risposte ai bisogni della comunità”. “Questa patologia – ha detto Sarchielli - è di grande impatto sociale, ed incide in maniera sostanziale nella vita lavorativa e sociale di chi ne è affetto. Si stima che questa malattia sia al quinto posto tra quelle invalidanti per le donne e al 10 per gli uomini. Sono circa 3000 all’anno le visite che vengono effettuate dal centro cefalee. Per tenere sotto controllo questa patologia, serve una diagnosi che permetta di capire quali sono i fattori scatenanti (diagnosi non sempre semplice) per riuscire a controllarla, anche con una giusta qualità della vita”. Angela Piperni ha invece affermato che la Lega Italiana Cefalalgici, aperta in Umbria da un anno, conta già 100 iscritti. “Questi incontri sono volti a fornire informazioni sulle cefalee e a far conoscere l’associazione come tramite importante tra malati, strutture sanitarie e politica. Questo connubio può aiutate i pazienti a superare meglio i problemi che derivano dalla malattia”.
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