(Cittadino e Provincia) Perugina 14 febbraio ’14 - Il settore culturale in Italia rappresenta una risorsa per la ripresa economica e favorisce la crescita occupazionale creando opportunità per giovani e meno giovani. In questo ambito si sono mossi Giulio Bigliardi e Sara Cappelli dell'Università degli Studi di Siena, insieme all'architetto Sofia Menconero dando vita a una nuova proposta culturale, 3D Archeolab. Un progetto che ha come obiettivo la creazione di una banca dati online di modelli tridimensionali di una selezione di reperti del Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria e la loro riproduzione attraverso la tecnologia della stampa 3D. Le attività di 3D Archeolab nascono da un nuovo modo di concepire la gestione e la valorizzazione dei Beni Culturali, attraverso innovative forme di divulgazione e di accessibilità, applicando tecnologie open source e low-cost. Perugia diventerà in tal senso una città all'avanguardia: presso il Museo Archeologico verrà allestito un laboratorio informatico per la modellazione e la stampa 3D, allo scopo di offrire laboratori didattici alternativi per le scuole, percorsi tattili per non vedenti e dove verranno svolti corsi di formazione gratuiti per promuovere la diffusione di simili attività anche in altri musei. Vista l'importanza del progetto che valorizza anche le fasi storiche del territorio, i giovani ideatori di 3D Archeolab sono stati ricevuti nel palazzo della Provincia di Perugia dal vicepresidente Aviano Rossi che, entusiasta della presentazione, si è reso disponibile a dare il patrocinio dell'Ente. “Per realizzare tutto questo - ha spiegato Bigliardi - partecipiamo a 'Che Fare', un concorso nazionale che assegna un premio di 100.000 euro al miglior progetto in ambito culturale. Abbiamo superato la prima fase, in gara sono rimasti quaranta progetti e solo otto, grazie al numero di preferenze online, andranno in finale. Le otto proposte più votate dal pubblico, saranno poi sottoposte alla valutazione di una giuria di esperti che sceglierà il vincitore”. “Il progetto dedicato al museo perugino – ha dichiarato Rossi - è la dimostrazione che le risorse della città, insieme alla vivacità di idee dei giovani, possono costituire la base per un nuovo sviluppo economico costruito sulla cultura piuttosto che sul consumismo. Dovere delle istituzioni – ha concluso il vicepresidente - è di saper riconoscere le buone idee e di utilizzarle ad esempio, così come è dovere di ogni cittadino gratificarle esprimendo un consenso alle stesse”. E' possibile sostenere la candidatura di 3D Archeolab votando online il progetto numero 1 sul sito www.che-fare.com (link diretto: www.che-fare.com/progetti-approvati/3d-archeolab) entro il 13 marzo 2014. Per votare basta registrarsi sul sito, cliccare su 'vota' e poi confermare la scelta al link che si riceve nella propria casella di posta. Il progetto è realizzato dalla Fondazione Masaccio, in collaborazione con l'Istituto di Formazione e Ricerca della Federazione Italiana Club e Centri UNESCO, l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ONLUS, il Laboratorio didattico archeologico 'I Luoghi della Memoria', RapidLab3D ed Evonove.
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(Cittadino e Provincia) Perugina 14 febbraio ’14 - Il settore culturale in Italia rappresenta una risorsa per la ripresa economica e favorisce la crescita occupazionale creando opportunità per giovani e meno giovani. In questo ambito si sono mossi Giulio Bigliardi e Sara Cappelli dell'Università degli Studi di Siena, insieme all'architetto Sofia Menconero dando vita a una nuova proposta culturale, 3D Archeolab. Un progetto che ha come obiettivo la creazione di una banca dati online di modelli tridimensionali di una selezione di reperti del Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria e la loro riproduzione attraverso la tecnologia della stampa 3D. Le attività di 3D Archeolab nascono da un nuovo modo di concepire la gestione e la valorizzazione dei Beni Culturali, attraverso innovative forme di divulgazione e di accessibilità, applicando tecnologie open source e low-cost. Perugia diventerà in tal senso una città all'avanguardia: presso il Museo Archeologico verrà allestito un laboratorio informatico per la modellazione e la stampa 3D, allo scopo di offrire laboratori didattici alternativi per le scuole, percorsi tattili per non vedenti e dove verranno svolti corsi di formazione gratuiti per promuovere la diffusione di simili attività anche in altri musei. Vista l'importanza del progetto che valorizza anche le fasi storiche del territorio, i giovani ideatori di 3D Archeolab sono stati ricevuti nel palazzo della Provincia di Perugia dal vicepresidente Aviano Rossi che, entusiasta della presentazione, si è reso disponibile a dare il patrocinio dell'Ente. “Per realizzare tutto questo - ha spiegato Bigliardi - partecipiamo a 'Che Fare', un concorso nazionale che assegna un premio di 100.000 euro al miglior progetto in ambito culturale. Abbiamo superato la prima fase, in gara sono rimasti quaranta progetti e solo otto, grazie al numero di preferenze online, andranno in finale. Le otto proposte più votate dal pubblico, saranno poi sottoposte alla valutazione di una giuria di esperti che sceglierà il vincitore”. “Il progetto dedicato al museo perugino – ha dichiarato Rossi - è la dimostrazione che le risorse della città, insieme alla vivacità di idee dei giovani, possono costituire la base per un nuovo sviluppo economico costruito sulla cultura piuttosto che sul consumismo. Dovere delle istituzioni – ha concluso il vicepresidente - è di saper riconoscere le buone idee e di utilizzarle ad esempio, così come è dovere di ogni cittadino gratificarle esprimendo un consenso alle stesse”. E' possibile sostenere la candidatura di 3D Archeolab votando online il progetto numero 1 sul sito www.che-fare.com (link diretto: www.che-fare.com/progetti-approvati/3d-archeolab) entro il 13 marzo 2014. Per votare basta registrarsi sul sito, cliccare su 'vota' e poi confermare la scelta al link che si riceve nella propria casella di posta. Il progetto è realizzato dalla Fondazione Masaccio, in collaborazione con l'Istituto di Formazione e Ricerca della Federazione Italiana Club e Centri UNESCO, l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ONLUS, il Laboratorio didattico archeologico 'I Luoghi della Memoria', RapidLab3D ed Evonove.
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