(Cittadino e Provincia) – Perugia, 16 gennaio 2014 - “La notizia dei 600.000 euro elargiti dalla Regione Umbria per la realizzazione della fiction “ Don Matteo “, le cui riprese si effettuano nella Città di Spoleto, è qualcosa di estremamente insultante per tutta la comunità eugubina , ma anche per la comunità regionale nel suo complesso – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Lo è per gli eugubini, poiché in 13 anni di riprese nella Città di pietra, 13 anni che hanno consentito a “ Don Matteo “ di conquistare ascolti tra i più alti mai registrati nella storia della televisione, la Regione Umbria e le altre Istituzioni non si sono neppure sognate di stanziare la più piccola cifra per la serie televisiva e, di riflesso, per Gubbio ; lo è per la collettività regionale, perché sapere che, in tempi di crisi, 600.000 euro ( di cui 400.000 attinti, per quanto se ne sa, dal Piano di Sviluppo Rurale ) vengono impiegati per foraggiare una fiction, a discapito di emergenze e urgenze ben più rilevanti e anzi drammatiche, fa accapponare letteralmente la pelle . Dove sono i soloni sempre pronti a pontificare e storcere il naso quando alla Città di Gubbio capita, magari, di quando in quando, di ricevere un contributo di poche decine di migliaia di euro per qualche iniziativa meritoria e di alto spessore, degna di ben altri budget? Dove sono tutti quei personaggi che, da posizioni istituzionali, tuonano contro “sprechi “ e “ spese pazze“ quando il flusso dei denari prende, una volta su mille, la direzione di territori tradizionalmente messi ai margini, che per ottenere qualcosa debbono alzare sistematicamente la voce e sbattere i pugni sul tavolo, mentre altri territori si vedono piovere dal cielo anche quanto non viene da essi espressamente richiesto ? Dal 1998 al 2012, mai la Città di Gubbio è stata sotto i riflettori regionali per gli eventi legati alla presenza di “ Don Matteo “, presenza che ha consentito a tanti operatori di arricchire il loro bagaglio professionale e alla Città tutta di avere una risonanza e positive ricadute altrimenti inimmaginabili . Mai abbiamo assistito ad un battage propagandistico e ad un mecenatismo istituzionale anche solo abbozzato, a beneficio di Gubbio e della sua comunità. Anzi, con malcelata invidia (Gubbio è una Città meravigliosa, merito dei nostri avi che l’hanno concepita, costruita e difesa come tale! ), in tanti hanno covato livori e risentimenti, sperando nella prima occasione buona per scippare a Gubbio la serie televisiva, aiutati magari dall’incapacità amministrativa di certuni . Ognuno, è chiaro, si deve assumere le proprie responsabilità ! In primo luogo, chi sta al vertice della Regione e , nonostante l’azione continua, tenace, imperterrita di vari rappresentanti del territorio, che in questi anni ha prodotto frutti pur positivi in vari campi ( edilizia scolastica, sociale, servizi, trasporti …), continua a fare “ figli e figliastri “ nella propria azione di governo, distribuendo risorse e opportunità in maniera ineguale, squilibrata, facendo spesso piovere sul bagnato . Mi auguro che vi siano tempo e volontà per sanare tale situazione, per giungere a scelte di maggiore equilibrio, nel rispetto di tutti i territori : gli Eugubini sono popolo paziente e abituato al sacrificio, ma non sono i montanari con l’anello al naso che alcuni, cresciuti nel chiuso di mura etrusche impenetrabili, credono di poter prendere in giro con disinvoltura ! Più volte nella storia hanno dimostrato di saper combattere e anche di vincere , spesso anche battendo Città coalizzate fra loro . Senza rinovellare e rinnovare il passato che fu (sempre e comunque utile per capire il presente ! ) , credo sia venuto il momento di ricucire uno strappo che, altrimenti, porterebbe ad esiti non certo fausti per la politica regionale”.
Gc14013.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 16 gennaio 2014 - “La notizia dei 600.000 euro elargiti dalla Regione Umbria per la realizzazione della fiction “ Don Matteo “, le cui riprese si effettuano nella Città di Spoleto, è qualcosa di estremamente insultante per tutta la comunità eugubina , ma anche per la comunità regionale nel suo complesso – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Lo è per gli eugubini, poiché in 13 anni di riprese nella Città di pietra, 13 anni che hanno consentito a “ Don Matteo “ di conquistare ascolti tra i più alti mai registrati nella storia della televisione, la Regione Umbria e le altre Istituzioni non si sono neppure sognate di stanziare la più piccola cifra per la serie televisiva e, di riflesso, per Gubbio ; lo è per la collettività regionale, perché sapere che, in tempi di crisi, 600.000 euro ( di cui 400.000 attinti, per quanto se ne sa, dal Piano di Sviluppo Rurale ) vengono impiegati per foraggiare una fiction, a discapito di emergenze e urgenze ben più rilevanti e anzi drammatiche, fa accapponare letteralmente la pelle . Dove sono i soloni sempre pronti a pontificare e storcere il naso quando alla Città di Gubbio capita, magari, di quando in quando, di ricevere un contributo di poche decine di migliaia di euro per qualche iniziativa meritoria e di alto spessore, degna di ben altri budget? Dove sono tutti quei personaggi che, da posizioni istituzionali, tuonano contro “sprechi “ e “ spese pazze“ quando il flusso dei denari prende, una volta su mille, la direzione di territori tradizionalmente messi ai margini, che per ottenere qualcosa debbono alzare sistematicamente la voce e sbattere i pugni sul tavolo, mentre altri territori si vedono piovere dal cielo anche quanto non viene da essi espressamente richiesto ? Dal 1998 al 2012, mai la Città di Gubbio è stata sotto i riflettori regionali per gli eventi legati alla presenza di “ Don Matteo “, presenza che ha consentito a tanti operatori di arricchire il loro bagaglio professionale e alla Città tutta di avere una risonanza e positive ricadute altrimenti inimmaginabili . Mai abbiamo assistito ad un battage propagandistico e ad un mecenatismo istituzionale anche solo abbozzato, a beneficio di Gubbio e della sua comunità. Anzi, con malcelata invidia (Gubbio è una Città meravigliosa, merito dei nostri avi che l’hanno concepita, costruita e difesa come tale! ), in tanti hanno covato livori e risentimenti, sperando nella prima occasione buona per scippare a Gubbio la serie televisiva, aiutati magari dall’incapacità amministrativa di certuni . Ognuno, è chiaro, si deve assumere le proprie responsabilità ! In primo luogo, chi sta al vertice della Regione e , nonostante l’azione continua, tenace, imperterrita di vari rappresentanti del territorio, che in questi anni ha prodotto frutti pur positivi in vari campi ( edilizia scolastica, sociale, servizi, trasporti …), continua a fare “ figli e figliastri “ nella propria azione di governo, distribuendo risorse e opportunità in maniera ineguale, squilibrata, facendo spesso piovere sul bagnato . Mi auguro che vi siano tempo e volontà per sanare tale situazione, per giungere a scelte di maggiore equilibrio, nel rispetto di tutti i territori : gli Eugubini sono popolo paziente e abituato al sacrificio, ma non sono i montanari con l’anello al naso che alcuni, cresciuti nel chiuso di mura etrusche impenetrabili, credono di poter prendere in giro con disinvoltura ! Più volte nella storia hanno dimostrato di saper combattere e anche di vincere , spesso anche battendo Città coalizzate fra loro . Senza rinovellare e rinnovare il passato che fu (sempre e comunque utile per capire il presente ! ) , credo sia venuto il momento di ricucire uno strappo che, altrimenti, porterebbe ad esiti non certo fausti per la politica regionale”.
Gc14013.red