(Cittadino e Provincia) – Perugia, 15 gennaio 2014 - “La III Commissione Consiliare permanente della Provincia di Perugia da me presieduta ha compiuto , alla presenza del Vicepresidente dell’ente Aviano Rossi, una prima ricognizione sulle risultanze dell’ “ Avviso pubblico per l'erogazione di servizi alle imprese e ai lavoratori - Anno 2013, Co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) nell'ambito del Programma Operativo Regionale (POR) Umbria, FSE Obiettivo Competitivitá Regionale e Occupazione 2007-2013 - Asse I Adattabilità e Asse II Occupabilità “ – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - L’ Avviso pubblico in questione è stato costruito con modalità partecipative efficaci ed incisive, prestando attenzione ai bisogni dei territori e delle categorie, in antitesi alla logica dei “ denari a pioggia “ che ha purtroppo imperato per tanto tempo nelle politiche economiche italiane, Nel corso della disamina, compiuta con un corredo documentale completo e dettagliato, si è evidenziato un dato particolarmente importante : a seguito del primo “ click day “ e al successivo esame delle domande presentate dalle varie unità produttive partecipanti all’Avviso, si sono approvati progetti per 135 imprese del territorio provinciale , con 86 incentivi per la stabilizzazione di lavoratori precari, 38 incentivi per l’assunzione di disoccupati, 109 azioni di accompagnamento ai processi di sviluppo, 69 voucher individuali per formazione specialistica, 187 azioni di formazione aziendale, 106 tirocini formativi per disoccupati . Si sono avvalse di tutti questi strumenti 135 imprese , delle quali 18 nell’Alta Valle del Tevere, 7 nell’area dell’Alto Chiascio, 11 nella Media Valle del Tevere, 53 nel Perugino, 2 nello Spoletino, 8 nell’area del Trasimeno, 11 nella Valle Umbra Nord, 23 in quella Sud, 2 con caratteristiche tali da definirle “Multiterritoriali” . L’Avviso emanato dalla Provincia è stato concepito secondo criteri assolutamente d’avanguardia, tanto da configurarlo come unico a livello nazionale, ed ha inteso valorizzare tutte le forme di incentivo alla stabilizzazione del precariato disponibili negli strumenti europei . Una caratterizzazione, questa, indubbiamente forte dal punto di vista della scelta politica, in un panorama nel quale per anni , a livello nazionale, si è premuto esclusivamente il pedale della liberalizzazione selvaggia dei rapporti di lavoro , con la moltiplicazione dei profili contrattuali . L’innovazione, l’esaltazione delle eccellenze, la crescita della logica della “ rete “, del fare squadra fra imprese e filiere produttive, sono stati per la Provincia cardini fondamentali nella definizione dell’Avviso in questione . Ancora una volta si è poi riconfermata la grande capacità della Provincia di Perugia di lavorare sul capitolo “ fondi europei “, utilizzando quasi tutto l’ammontare disponibile, anche questo dato che colloca il nostro Ente tra i primi posti in Italia” . L’impegno dovrà essere ora quello di chiedere al Governo e all’Europa un impegno per intensificare l’azione in questo campo “ sensibile “, aumentando le risorse disponibili in maniera tale da accrescere anche la platea dei potenziali fruitori di simili misure, in un ‘epoca nella quale i fondi europei rappresentano una delle poche leve disponibili per lo sviluppo della piccola e media impresa, strangolata dalle politiche bancarie e della stessa Unione europea sul fronte dei bilanci” .
Gc14017.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 15 gennaio 2014 - “La III Commissione Consiliare permanente della Provincia di Perugia da me presieduta ha compiuto , alla presenza del Vicepresidente dell’ente Aviano Rossi, una prima ricognizione sulle risultanze dell’ “ Avviso pubblico per l'erogazione di servizi alle imprese e ai lavoratori - Anno 2013, Co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) nell'ambito del Programma Operativo Regionale (POR) Umbria, FSE Obiettivo Competitivitá Regionale e Occupazione 2007-2013 - Asse I Adattabilità e Asse II Occupabilità “ – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - L’ Avviso pubblico in questione è stato costruito con modalità partecipative efficaci ed incisive, prestando attenzione ai bisogni dei territori e delle categorie, in antitesi alla logica dei “ denari a pioggia “ che ha purtroppo imperato per tanto tempo nelle politiche economiche italiane, Nel corso della disamina, compiuta con un corredo documentale completo e dettagliato, si è evidenziato un dato particolarmente importante : a seguito del primo “ click day “ e al successivo esame delle domande presentate dalle varie unità produttive partecipanti all’Avviso, si sono approvati progetti per 135 imprese del territorio provinciale , con 86 incentivi per la stabilizzazione di lavoratori precari, 38 incentivi per l’assunzione di disoccupati, 109 azioni di accompagnamento ai processi di sviluppo, 69 voucher individuali per formazione specialistica, 187 azioni di formazione aziendale, 106 tirocini formativi per disoccupati . Si sono avvalse di tutti questi strumenti 135 imprese , delle quali 18 nell’Alta Valle del Tevere, 7 nell’area dell’Alto Chiascio, 11 nella Media Valle del Tevere, 53 nel Perugino, 2 nello Spoletino, 8 nell’area del Trasimeno, 11 nella Valle Umbra Nord, 23 in quella Sud, 2 con caratteristiche tali da definirle “Multiterritoriali” . L’Avviso emanato dalla Provincia è stato concepito secondo criteri assolutamente d’avanguardia, tanto da configurarlo come unico a livello nazionale, ed ha inteso valorizzare tutte le forme di incentivo alla stabilizzazione del precariato disponibili negli strumenti europei . Una caratterizzazione, questa, indubbiamente forte dal punto di vista della scelta politica, in un panorama nel quale per anni , a livello nazionale, si è premuto esclusivamente il pedale della liberalizzazione selvaggia dei rapporti di lavoro , con la moltiplicazione dei profili contrattuali . L’innovazione, l’esaltazione delle eccellenze, la crescita della logica della “ rete “, del fare squadra fra imprese e filiere produttive, sono stati per la Provincia cardini fondamentali nella definizione dell’Avviso in questione . Ancora una volta si è poi riconfermata la grande capacità della Provincia di Perugia di lavorare sul capitolo “ fondi europei “, utilizzando quasi tutto l’ammontare disponibile, anche questo dato che colloca il nostro Ente tra i primi posti in Italia” . L’impegno dovrà essere ora quello di chiedere al Governo e all’Europa un impegno per intensificare l’azione in questo campo “ sensibile “, aumentando le risorse disponibili in maniera tale da accrescere anche la platea dei potenziali fruitori di simili misure, in un ‘epoca nella quale i fondi europei rappresentano una delle poche leve disponibili per lo sviluppo della piccola e media impresa, strangolata dalle politiche bancarie e della stessa Unione europea sul fronte dei bilanci” .
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